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Perché i vertici di Enav nominati dal centrodestra sono nel mirino del centrodestra

Tutti i subbugli nel centrodestra sui vertici di Enav nominati dal centrodestra. Fatti, nomi e polemiche

Centro destra contro centro destra. È questo il titolo che potrebbe avere lo scontro che sta andando in scena, in Puglia, sullo spostamento del centro di controllo (Acc) dell’Enav da Brindisi a Roma. La società per l’assistenza e il controllo aereo, controllata dal Ministero dell’Economia, da tempo sta ristrutturando la sua rete di torri di controllo di rotta.

ACCENTRARE I CONTROLLI DI ROTTA SU ROMA E MILANO: IL PIANO DEL 2022

L’accentramento dei controlli di rotta su Roma e Milano non è una novità degli ultimi mesi e non ha a che fare esclusivamente con l’ultimo governo. Il piano industriale dell’Enav 2022-2024 prevedeva il trasferimento dei Servizi di Assistenza Volo e Controllo del Traffico Aereo da Brindisi a Roma. Nel piano di Enav, Padova e Brindisi resteranno i due hub dedicati alla gestione, attraverso torri remote, di 26 aeroporti.

PASQUALINO MONTI: CHI È L’AD DI ENAV NOMINATO DAL CENTRODESTRA 

A capo di Enav c’è Pasqualino Monti, nominato amministratore delegato di ENAV il 28 aprile 2023 dal governo di centrodestra. Il capo azienda di Enav ricopre anche la carica di presidente dell’Autorità di Sistema portuale del Mare di Sicilia occidentale che include i porti di Palermo, Termini Imerese, Trapani e Porto Empedocle. Da questa posizione sostiene l’accentramento dell’autorità portuale. “Il titolo V della Costituzione va modificato: i porti non sono entità regionali, sono un bene del Paese e come tali devono essere trattati – ha detto tempo fa Monti – Serve un soggetto centrale che coordini il piano nazionale dell’intermodalità e decida quali interventi finanziare e approvare, evitando di buttare soldi in progetti inutili e spesso dannosi per il sistema Paese”. Monti è anche professore a contratto in “Supply Chain Management Mod. II” presso l’Università degli Studi di Napoli Parthenope e nel 2023 è stato nominato componente esterno del Consiglio di Amministrazione dell’Università di Palermo.

Per la presidenza di Enav il governo di centrodestra ha scelto Alessandra Bruni – avvocato dello Stato, esperta di diritto sportivo e consulente giuridico di Sace e Simest – che ha preso il posto di Francesca Isgrò.

LE PROTESTE DEI SINDACATI: L’8 APRILE SCIOPERO DI 24 ORE

Un piano che non piaceva e che non piace ai sindacati (Filt Cgil, Fit Cisl, Uil Traporti, Ugl Ta e Fast-Confsal Av). Tanto da indire uno sciopero locale di 24 ore esteso a tutto il personale Enav dell’Area Control Center (Acc) di Brindisi per il prossimo lunedì 8 aprile 2024.

Già due anni fa le sigle sindacali FILT CGIL e FIT CISL avevano denunciato il “perdurare della gravissima preoccupazione ed incertezza in cui sono costretti ad operare i lavoratori del Centro Controllo d’Area (ACC) di Brindisi”. L’accusa dei sindacati, all’epoca, era di non aver ascoltato le richieste delle sigle sindacali e della Regione Puglia. “Chiudere I’impianto ENAV di maggiore eccellenza del Mezzogiorno, anziché potenziarlo in un momento in cui, nel rispetto degli indirizzi nazionali ed europei, si dovrebbero programmare maggiori investimenti proprio al Sud, per contribuire a ridurre le storiche disuguaglianze (PNRR), palesa che la politica aziendale è estranea alla politica del Paese e anche a quella europea”.

ENAV: L’INTERPELLANZA DEI DEPUTATI DEL CENTRODESTRA CONTRO IL GOVERNO DI CENTRODESTRA

I sindacati hanno ricordato come, alla Camera, lo scorso 8 marzo è stata presentata un’interpellanza a firma Mauro D’Attis (FI), Andrea Caroppo (FI) e Vito Di Palma (FI) condivisa anche dai deputati di Fratelli d’Italia Saverio Congedo, Giovanni Maiorano e da Dario Iaia e Salvatore Di Mattina (Lega). Nel provvedimento viene sottolineata “l’insoddisfazione” di Forza Italia, Fratelli d’Italia e Lega nei confronti delle decisioni assunte nei confronti dell’ACC di Brindisi. Inoltre, l’interpellanza denuncia, di fatto, una dequalificazione dei servizi forniti nel centro di controllo di Brindisi, un forte ritardo nel progetto delle torri remote e possibili ricadute occupazionali.

I REPONSABILI POLITICI: SALVINI, GIORGETTI E FITTO

I responsabili politici sono i vertici dei ministeri da cui Enav dipende: Giancarlo Giorgetti, a capo del Mef e Matteo Salvini titolare dei Trasporti. Nel novero dei responsabili finisce anche il ministro per gli Affari europei, le politiche di coesione e il PNRR con delega al Sud, Raffaele Fitto, che, da ex presidente della Regione Puglia, ha proprio lì la sua roccaforte elettorale.

I FONDI EUROPEI E IL RICORSO ALLA CORTE DEI CONTI

Il piano di razionalizzazione degli Acc, pubblicato nel 2018, aveva spinto il ministro Fitto a chiedere all’allora governo di “fare pressioni sull’Enav perché rivedesse il Piano industriale”. Inoltre, l’Enav, secondo quanto riferito dai sindacati e riportato dall’interpellanza, ha ricevuto circa 35 milioni di euro, di cui 25,5 provenienti dall’Unione europea e altri 8,5 dal fondo di rotazione, con vincolo di destinazione di 5 anni per il territorio di Brindisi. Sul punto D’Attis, nel corso della sua interpellanza, ha dichiarato che vorrebbe interpellare la Corte dei conti.  “Non le escludo, come abbiamo già detto in altre interrogazioni, che non trascureremo di attivare il punto di vista più attinente alla valutazione della Corte dei conti rispetto all’utilizzazione di fondi europei – ha detto D’Attis -. Infatti, se tu utilizzi i fondi europei e, poi, l’investimento lo sposti da un’altra parte, mi devi dare le spiegazioni e, probabilmente, le devi dare a qualcun altro”.

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