La decisione della Commissione uscente – sulla quale non si prevedono correzioni da parte di quella entrante, visto il rinnovato peso politico dei Verdi – di imporre dazi alle auto elettriche cinesi è stata accolta con favore soprattutto dalla Francia e dalla Spagna, ma ha mandato in subbuglio l’intero mondo dell’auto tedesca (Volkswagen in primis) che, è noto, con Pechino ha tessuto nel corso delle ultime decadi un rapporto particolare.
IL VIAGGIO DEL CEO VW IN CINA
Nelle scorse ore l’amministratore delegato del gruppo Volkswagen, Oliver Blume, è volato in Cina proprio per affrontare con alcuni dei massimi esponenti del governo di Pechino la questione dei dazi europei imposti alle elettriche cinesi.
“Lo sviluppo economico globale è stato uno dei temi centrali. Il commercio libero ed equo tra mercati aperti è di fondamentale importanza in questa fase di grandi sfide”, ha detto il dirigente tedesco in una dichiarazione diffusa al termine degli incontri in agenda coi massimi livelli istituzionali. Non è la prima volta che il mondo industriale di Berlino prende le parti di Pechino temendo ritorsioni da parte cinese.
I DAZI AI CINESI SPAVENTANO VOLKSWAGEN & CO.
Secondo gli industriali tedeschi l’Ue dovrebbe dunque tirare un tratto di penna sulle restrizioni, questo nonostante già nel corso di quest’anno, proprio dalla Cina, siano in arrivo una serie di ammiraglie che non fanno mistero di voler sfidare sul medesimo terreno proprio Audi, Mercedes e Bmw, avendo però dalla loro prezzi oltremodo competitivi che per la Ue sarebbero proprio la prova degli aiuti di Stato con cui Pechino fa concorrenza sleale ai marchi del resto del mondo. Solo coi dazi imposti da Bruxelles i prezzi dei listini vengono riportati a valori di mercato in linea con quelli occidentali.
LA FIRMA DELL’ACCORDO TRA VW E XPENG
Il viaggio di Blume non è stato enfatizzato dai social Volkswagen, solitamente piuttosto attivi nel descrivere le novità della Casa di Wolfsburg. E non è stata la sola news arrivata dall’estremo Oriente: proprio mentre il Ceo di Volkswagen parlava di dazi coi massimi rappresentanti del governo cinese, il costruttore tedesco e Xpeng hanno sottoscritto l’accordo definitivo della loro collaborazione tecnologica per il mercato cinese.
COSA PREVEDE LA COLLABORAZIONE
La firma permetterà di portare avanti i progetti riguardanti lo sviluppo congiunto di una piattaforma, la China Electrical Architecture, per auto elettriche destinate al mercato cinese sulla quale saranno assemblate quattro auto elettriche a marchio Volkswagen a partire dal 2026.
Nei documenti è possibile leggere l’intenzione delle parti di aprire “la strada a una potenziale espansione delle attività di cooperazione” sulla stessa architettura. I piani di Volkswagen e Xpeng prevedono anzitutto il lancio di un paio di veicoli elettrici entro il prossimo biennio.
Quest’ultimo accordo definisce e rinnova una partnership già in essere: Volkswagen e Xpeng condividono già gli spazi di diverse “Project House” a Guangzhou e a Hefei nelle quali procedono a ritmo serrato i lavori sulla nuova piattaforma per vetture alla spina.
Il nuovo accordo permette di intuire i motivi dell’apprensione del Gruppo Volkswagen in caso di possibili ripercussioni cinesi in risposta ai dazi decisi da Bruxelles: la partnership sulla carta non sarà infatti interessata dalle limitazioni commerciali imposte dalla Ue, ma potrebbe diventare bersaglio di Pechino. Forse per questo il Ceo del Gruppo nel suo viaggio ha incontrato direttamente i membri del governo cinese.
LE ALTRE COLLABORAZIONI TRA BERLINO E PECHINO
Ma Volkswagen non è la sola Casa tedesca a continuare a fare affari coi cinesi in un momento in cui, commercialmente, i rapporti tra Bruxelles e Pechino vanno deteriorandosi.
Anche l’Audi negli ultimi mesi ha perfezionato l’accordo di collaborazione con la cinese Saic avviata la scorsa estate che prevede lo sviluppo congiunto di modelli elettrici di alta fascia per la loro joint venture sino-tedesca.
Le due aziende intendono avviare un programma di condivisione di attività e risorse per sviluppare diverse auto elettriche destinate all’Oriente: la prima è prevista già nel 2025. Inoltre, Audi e Saic hanno intenzione di lavorare insieme su una nuova piattaforma denominata Advanced Digitized Platform.