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Lyft Uber

Tutte le nuove norme di New York su Uber e Lyft

New York ha deciso di approvare una legge che regola le attività di Uber e Lyft: tetto alle licenze e salari minimi. Articolo di Giusy Caretto  Crescita selvaggia e stipendi troppo bassi. E’ per questo che New York ha deciso di approvare una legge che regola le attività di Uber e Lyft: è la prima…

Crescita selvaggia e stipendi troppo bassi. E’ per questo che New York ha deciso di approvare una legge che regola le attività di Uber e Lyft: è la prima nel suo genere ed oltre a fissare un tetto alle licenze da concedere alle app che offrono passaggi, la città americana ha pensato anche di stabilire un piano per regolarizzare il salario degli autisti.

Esultano, ovviamente, i tassisti, che in questi mesi non solo hanno dovuto contrastare la concorrenza digitale, ma hanno anche avuto a che fare con il costo del lavoro che crollava pur di conquistare i clienti.

UN PIANO SALARIALE

Un guidatore Uber può guadagnare, lavorando tantissime ore, solo il salario minimo. A volte anche meno, come evidenzia un articolo di Quartz: i guidatori di Uber sono considerati lavoratori autonomi, e non dipendenti, e non sono protetti dalle leggi sui salari minimi federali, statali e locali.

Tutto questo sta per cambiare: la TLC (Taxi and Limousine Commission), è chiamata a “stabilire un metodo per determinare il pagamento minimo da effettuare” a un conducente Uber o Lyft.

TETTO ALLE LICENZE

E c’è molto di più. New York ha anche deciso di imporre un tetto alle app per auto con conducenti, bloccando per un anno l’emissione di nuove licenze a Uber, Lyft e concorrenti.

Si tratta di un duro colpo per Uber: New York è uno dei mercati più importanti per la società.

SI ATTENDE LA FIRMA DEL SINDACO

Ad approvare le nuove norme è stato il Consiglio Comunale, ma ora si attende la firma dal sindaco perché il tutto diventi legge.

IL CROLLO DEI COSTI

Ad essere felici per le nuove norme sono, ovviamente, i tassisti dal momento che l’arrivo di Uber sul mercato e di app simili ha infatti danneggiato pesantemente la loro attività, riducendo drasticamente gli stipendi e il valore delle licenze dei taxi. Se nel 2013, come scrive Euronews, la licenza valeva 1,3 milioni di dollari, il prezzo è ora crollato a 160.000 dollari.

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