Skip to content

fincantieri msc idrogeno

Fincantieri accelera sull’idrogeno con Msc e non solo

Il gruppo Msc ha confermato l'ordine di due navi a idrogeno per il suo brand di lusso Explora Journeys con Fincantieri. Nel frattempo, il 6 settembre è iniziata la costruzione della nave alimentata a Gnl Explora III che entrerà in servizio nell'estate del 2026. Ecco come si muove Fincantieri

Fincantieri spinge sull’acceleratore verso l’obiettivo zero emissioni: il gruppo costruirà per Msc altre due navi da crociera a idrogeno.

La Divisione Crociere del Gruppo MSC ha confermato l’ordine di due navi a idrogeno per il suo brand di lusso Explora Journeys con Fincantieri, già annunciato nel luglio 2022. L’azienda certifica così il suo impegno a raggiungere zero emissioni di carbonio entro il 2050, grazie alla ricerca di tecnologie ambientali nuove e avanzate per le navi di lusso.

L’accordo va a completare un investimento totale di 3,5 miliardi di euro in sei navi Explora Journeys. I contratti sono condizionati al conseguimento del finanziamento all’armatore come da prassi di mercato. Le unità Explora V ed Explora VI potranno disporre di nuove soluzioni di efficienza energetica e potranno utilizzare carburanti alternativi come il gas bio sintetico e il metanolo.

La costruzione di queste due navi da crociera a idrogeno rappresenta il passaggio concreto dalle parole ai fatti per armatore e cantiere navale sulla propulsione a idrogeno. A luglio 2021 proprio la Divisione Crociere del Gruppo Msc (che fa capo alla famiglia Aponte), Fincantieri e Snam avevano annunciato infatti un MoU (Memorandum of Understanding) per valutare congiuntamente la progettazione e la realizzazione della prima nave da crociera al mondo alimentata a idrogeno.

“Questo nuovo contratto con Msc è un segnale di crescente vitalità del settore crocieristico, in linea con quanto avevamo previsto. In termini strategici, il nostro futuro dipenderà dalla capacità di guidare l’evoluzione del settore verso tutte le tecnologie della transizione energetica e digitale con l’imprenditorialità necessaria a validare, industrializzare e commercializzare nuove soluzioni” ha commentato Pierroberto Folgiero, ad di Fincantieri.

Ma la collaborazione con Msc non è l’unica iniziativa di Fincantieri nel perseguimento dell’obiettivo di limitare le emissioni nel trasporto marittimo.

Tutti i dettagli.

COSA FARANNO MSC E FINCANTIERI

Secondo la nota diffusa dal gruppo navale di Trieste, la Divisione Crociere lavorerà con Fincantieri per valutare la possibilità di dotare entrambe le navi della più recente tecnologia per le batterie, oltre a una serie di potenziali tecnologie, tra cui la cattura del carbonio e sistemi più avanzati di gestione dei rifiuti. Le due acquisizioni confermate della flotta Explora Journeys saranno consegnate nel 2027 e nel 2028.

Le due nuove navi perseguiranno l’utilizzo di idrogeno liquido con celle a combustibile per le operazioni alberghiere durante la sosta nei porti, per eliminare le emissioni di carbonio a motori spenti. Le navi saranno inoltre dotate di una nuova generazione di motori a gas naturale liquefatto che affronteranno ulteriormente il problema dello slittamento del metano con l’uso di sistemi di contenimento.

LA STRATEGIA DI MSC

“Insieme a Fincantieri, con Explora V e VI cercheremo di sviluppare e implementare nuove soluzioni, tra cui l’adozione di grandi celle a combustibile alimentate a idrogeno e la cattura dell’anidride carbonica, della pirolisi per la gestione dei rifiuti e di altre nuove tecnologie per l’efficienza energetica, che potrebbero rappresentare un importante passo avanti nel nostro impegno di azzerare le emissioni di gas serra entro il 2050” ha dichiarato Pierfrancesco Vago, Executive Chairman – Cruise Division, MSC Group.

IL TAGLIO DELLA LAMIERA DI EXPLORA III E LA COSTRUZIONE DI EXPLORA IV

Nel frattempo, il 6 settembre, con una cerimonia di taglio della lamiera, è iniziata la costruzione della nave alimentata a Gnl Explora III  che entrerà in servizio nell’estate del 2026. La costruzione di Explora IV, alimentata a Gnl, inizierà nel gennaio 2024 e sarà completata all’inizio del 2027.

COMBUSTIBILE “PULITO”

Come ricorda Fincantieri, l’LNG è il combustibile marino più pulito attualmente disponibile su larga scala ed elimina virtualmente le emissioni locali di inquinanti atmosferici come ossidi di zolfo (99%), ossidi di azoto (85%) e particelle (98%).

LA FLOTTA DI EXPLORA JOURNEYS

Inoltre, tutte le sei navi della Explora Journeys — aggiunge Fincantieri — saranno equipaggiate con le più recenti tecnologie ambientali e marine, e dotate dei più recenti sistemi di riduzione catalitica selettiva per consentire un abbattimento delle emissioni di ossido di azoto del 90%. Saranno dotate anche di connettività plug-in per l’alimentazione da terra per ridurre le emissioni nei porti ed equipaggiate di apparati di gestione del rumore subacqueo per proteggere la vita marina. Tutte le navi disporranno anche di una gamma completa di apparecchiature di bordo ad alta efficienza energetica per ottimizzare l’uso dei motori e ridurre ulteriormente le emissioni.

IL PROGETTO DI FINCANTIERI, MSC E SNAM PER NAVI A IDROGENO

La conferma odierna della commessa di un anno fa segue la firma del Memorandum of Understanding (MoU) da parte della Divisione Crociere del Gruppo Msc, Fincantieri e Snam per valutare congiuntamente la progettazione e la realizzazione della prima nave da crociera al mondo alimentata a idrogeno.

L’ACCORDO CON  ENEL GREEN POWER

Sempre in tema di idrogeno Fincantieri ha firmato un accordo anche con Enel Green Power che prevede la possibilità di collaborare per la fornitura di idrogeno verde (quello prodotto con energie rinnovabili) a unità navali, sottomarine e di superficie, e per utenze industriali ricomprese nell’ambito portuale, inclusa la progettazione e la costruzione delle infrastrutture, anche di accumulo. La centrale Enel “Eugenio Montale” di La Spezia potrà essere utilizzata come primo test delle attività oggetto dell’accordo.

PROSEGUE IL PROGETTO ZEUS NEL CANTIERI DI CASTELLAMARE DI STABIA

Inoltre, nel cantiere di Castellammare di Stabia si porta avanti il progetto Zeus, Zero Emission Ultimate Ship, cioè lo sviluppo della nave a zero emissioni. Si tratta di un’unità navale sperimentale alimentata tramite fuel cell unica al mondo che coinvolge anche i cantieri di Palermo e una serie di società del Gruppo come Fincantieri SI, Seastema, Cetena e Isotta Fraschini Motori, ma anche il CNR, le università di Genova, Palermo e Napoli, l’Ente Nazionale di Ricerca e promozione per la standardizzazione e il RINA.

FINCANTIERI PUNTA ANCHE AL COLD IRONING

Tuttavia, il colosso della cantieristica guidato da Pierroberto Folgiero non guarda solo a navi a propulsione a idrogeno.

Nel marzo 2021 Fincantieri ha siglato con Enel X una lettera di intenti che prevede l’avvio comune di iniziative green nella gestione di infrastrutture portuali. I due gruppi, che inizialmente concentreranno i loro sforzi sul territorio nazionale, procederanno nell’implementazione del cold ironing, la tecnologia per l’alimentazione elettrica da terra delle navi ormeggiate durante le soste.

Enel X e Fincantieri lavoreranno anche ad una gestione e ottimizzazione sostenibile degli scambi di energia nelle nuove infrastrutture. Oltre a sistemi di accumulo e di produzione di energia elettrica, anche tramite l’impiego di fonti rinnovabili, e l’applicazione di celle a combustibile.

E LE BATTERIE AL LITIO

Infine, obiettivo puntato anche sulle batterie al litio, con la joint venture tra la controllata Fincantieri SI e Faist Electronics per realizzare un sito per la produzione di batterie e la progettazione, l’assemblaggio, la commercializzazione e i servizi di post vendita relativi a moduli e gruppi batteria. Attività destinate ai mercati automotive, telecomunicazioni e industrial, oltre che nei settori marine ed energy storage terrestre, precisa la società guidata da Pierroberto Folgiero.

Torna su