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Mgcs

Mgcs, ecco come Francia e Germania riaccendono i motori del carro armato del futuro

Dopo più di tre anni di blocco, il programma franco-tedesco viene rilanciato: i ministri della Difesa di Germania e Francia si sono incontrati a Berlino per discutere delle “ulteriori fasi” del Sistema principale di combattimento terrestre (Mgcs).

Parigi e Berlino hanno rimesso in carreggiata il loro progetto per il carro armato europeo del futuro.

Il 10 luglio i ministri della Difesa di Germania e Francia, Boris Pistorius e Sebastien Lecornu, si sono incontrati a Berlino per discutere delle “ulteriori fasi” del Sistema principale di combattimento terrestre (Mgcs). Noto come Main Ground Combat System, l’Mgcs è un progetto di Knds, consorzio franco-tedesco formato dai gruppi per la difesa Krauss-Maffei Wegmann (Kmw, Germania) e Nexter Defence Systems (Francia).

La cooperazione franco-tedesca nel campo della difesa ha faticato a concretizzarsi sui due grandi progetti Fcas e Mgcs, lanciati entrambi nel 2017. Il primo è il programma Fcas (Future Air Combat System) a guida francese. Anche il progetto Fcas ha subito un lungo stallo a causa di disaccordi tra Dassault Aviation e Airbus sulla suddivisione dei lavori. Frizioni superate  solo lo scorso dicembre dopo un’intensa pressione politica.

L’altro è appunto il programma per il nuovo carro armato europeo noto come Mgcs a guida tedesca, che dovrebbe entrare in servizio intorno al 2035, rimasto impantanato nelle rivalità tra i franco-tedeschi Knds – jv che combina il tedesco KMW e Nexter – e la tedesca Rheinmetall. I produttori non hanno ancora raggiunto un accordo sulla distribuzione dei compiti.

Ma ora Francia e Germania sembrano intenzionate a dare nuovo impulso ai lavori. Celebrando l’intesa di ieri, Lecornu e Pistorius si sono dati nuovo appuntamento alla fine di settembre, questa volta in Francia, per avanzare sui contorni di questo nuovo veicolo blindato che dovrebbe vedere la luce tra il 2035 e il 2040, riporta Les Echos.

A CHE PUNTO È IL PROGRAMMA MGCS

Lanciato nel 2017, le aziende coinvolte nel progetto Mgcs non hanno finora trovato un accordo sulla distribuzione dei compiti.

A febbraio, il ministro della difesa francese aveva dichiarato che l’Mgcs è un programma prioritario e che l’obiettivo del 2035 (o 2040) restava invariato.  “Avremo bisogno di un carro armato frontale, secondo il calendario, e di un aereo del futuro. Qualunque cosa accada, avremo bisogno di un aereo e di un carro armato”, aveva assicurato Sébatien Lecornu.

Il ministro francese aveva inoltre precisato che uno “status point” sarà inviato al Parlamento “nel 2025”. Lo scorso novembre i produttori, Knds e Rheinmetall hanno finalmente raggiunto un accordo sulla ripartizione 50/50 dei compiti.

SVEZIA E ITALIA OSSERVATORI DEL PROGRAMMA

Fin da subito, sia l’Italia sia la Polonia hanno ripetutamente chiesto di aderire al programma Mgcs, ma Parigi e Berlino hanno voluto mantenere il progetto esclusivamente bilaterale fino allo sviluppo di un prototipo.

Ma la cooperazione franco-tedesca si è incrinata e il progetto è rimasto bloccato nella fase di studio dell’architettura, regolarmente prorogata per diversi mesi. Nel frattempo, Svezia e Italia si aggiunti come osservatore nel programma Mgcs, prima Stoccolma nel 2021, poi Roma l’anno scorso.

L’IMPULSO DAI MINISTRI DELLA DIFESA FRANCESE E TEDESCO

Ma ora Francia e Germania sono pronte a premere l’acceleratore sul carro armato europeo del futuro.

Ieri il ministro della Difesa Boris Pistorius ha ricevuto a Berlino il suo omologo francese Sébastien Lecornu proprio per discutere su come procedere con il programma Mgcs.

“L’amicizia tra Germania e Francia è unica”, ha affermato il ministro Pistorius in occasione della visita di Sébastien Lecornu. “Lo stretto coordinamento, anche su questioni critiche, è all’ordine del giorno”, sostiene Pistorius. Anche i rappresentanti dell’industria di entrambi i paesi hanno preso parte alla discussione sul Mgcs, riferisce la nota ministeriale tedesca.

“Vogliamo farlo. E non lo facciamo solo per motivi industriali. Dobbiamo definire un futuro per questo segmento di equipaggiamento militare”, ha dichiarato il ministro francese Lecornu durante la conferenza stampa congiunta. I due hanno concordato un nuovo incontro a fine settembre su questo progetto che dovrebbe riuscire, secondo il ministro, tra il 2035 e il 2040. Infine, Pistorius ha anticipato che entrambe le parti intendono incontrarsi nuovamente alla fine di settembre in Francia e fare tutto il possibile affinché per allora gli ispettori dei rispettivi eserciti abbiano preparato un documento di base su cui discutere i prossimi passi.

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