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Airbus Boeing

Macron e Biden lavorano a un accordo sul dossier Airbus-Boeing

Secondo Cnbc, Macron avrebbe esortato Biden a negoziare l'accordo Airbus-Boeing risolvendo la disputa decennale tra l'Ue e gli Usa sugli aiuti di Stato

 

È il momento di una tregua nella battaglia tra i colossi dei cieli, l’europeo Airbus e l’americano Boeing.

Il presidente francese, Emmanuel Macron, avrebbe proposto all’omologo statunitense, Joe Biden, di cercare un accordo per risolvere il lungo conflitto tra Boeing e Airbus. La disputa si trascina infatti da quasi due decenni.

La proposta sarebbe avvenuta durante la telefonata tra i due leader, avvenuta lo scorso 24 gennaio, secondo una persona informata dei fatti, che ne ha parlato con la Cnbc.

Biden avrebbe risposto di riparlarne, senza però promettere nulla al presidente francese.

Nei resoconti ufficiali sugli argomenti della telefonata, usciti dagli uffici di Biden e Macron, non è stata menzionata la disputa commerciale tra i due colossi aerei. Dal 2004, Boeing e Airbus si affrontano in una battaglia legale sui sussidi pubblici illeciti.

Tutti i dettagli.

LA PROPOSTA DI MACRON

La proposta di Macron segnala che la risoluzione della disputa commerciale rappresenta una priorità per la Francia e l’Unione europea. Parigi vuole cogliere l’occasione di far ripartire le relazioni tra le due sponde dell’Atlantico con la nuova amministrazione statunitense.

LA CONTROVERSIA COMMERCIALE TRA BOEING E AIRBUS

Dal 2004, Boeing e Airbus sono stati coinvolti in una battaglia legale su ciò che ciascuna parte vede come sussidi fiscali ingiusti forniti dagli Stati Uniti e dall’Unione Europea.

Entrambe le parti sostengono che l’altra abbia fornito aiuti di Stato alle due società aerospaziali in violazione degli accordi commerciali internazionali.

Inoltre, la pandemia di coronavirus ha duramente colpito il settore aereo, facendo aumentare l’impatto sui due produttori aerei delle centinaia di milioni di dollari in spese legali.

LA POSIZIONE DELL’ORGANIZZAZIONE MONDIALE DEL COMMERCIO

Da allora l’Organizzazione mondiale del commercio (Wto) si è espressa a favore di entrambe, in momenti diversi, concedendo a Stati Uniti e Unione europea di imporre dazi su un totale di 11,5 miliardi di dollari di beni.

Nell’ottobre 2019 il Wto ha autorizzato gli Stati Uniti a imporre dazi punitivi per 7,5 miliardi di dollari sulle esportazioni dall’Ue. Come “giusta ritorsione” per l’aiuto che l’Unione europea ha illegittimamente dato alla società aerospaziale europea Airbus nello sviluppo e lancio di alcuni suoi modelli (A380 e A350).

BRUXELLES SPINGE PER UNA SOLUZIONE

Di rimando lo scorso novembre anche l’Unione europea ha imposto tariffe sui prodotti americani dal valore di 4 miliardi di dollari. Ma Bruxelles spinge per una risoluzione della controversia Airbus-Boeing.

“Il nostro obiettivo è trovare soluzioni alle attuali dispute commerciali in corso, compresa quella Airbus/Boeing” ha dichiarato di ricente Sophie Dirven, portavoce della Commissione europea.

I PRODOTTI COLPITI DAI DAZI AMERICANI

Nel mirino dei dazi statunitensi sono finiti prodotti agroalimentari italiani e il vino francese, per esempio. Nella telefonata del 28 gennaio con la segretaria al Tesoro statunitense Janet Yellen, il ministro francese delle Finanze Bruno Le Maire avrebbe “insistito in particolare sulla natura molto penalizzante delle sanzioni per i viticoltori francesi”, secondo la nota ufficiale di Parigi.

Lo scorso dicembre infatti, il rappresentante commerciale degli Stati Uniti (Ustr) ha annunciato nuove tariffe su parti di aeromobili, vino, cognac e acquaviti provenienti da Francia e Germania. Questi si aggiungono a una lunga lista di prodotti dei paesi dell’Ue soggetti a dazi del 25% dal 2019.

Senza dimenticare che tra Francia e Usa la disputa commerciale a colpi di dazi riguarda anche la riscossione della web tax sulle società tecnologiche statunitensi.

LA POSIZIONE DEL GOVERNO USA

“Non c’è altro da fare che raggiungere un accordo” ha dichiarato Marjorie Chorlins, vicepresidente degli Affari europei alla Camera di Commercio statunitense. “L’ultima amministrazione ha provato a risolvere la questione, ma non ha raggiunto un accordo” ha aggiunto.

Secondo Cnbc, l’accordo per la diatriba Boeing-Airbus sarebbe sul tavolo del rappresentante commerciale degli Stati Uniti.

Per novità in questa direzione non resta dunque che aspettare la conferma per la candidata all’Ustr Katrine Tai, prevista per la settimana del 22 febbraio.

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