skip to Main Content

De Meo

Le capriole di De Meo (Renault) sulle auto elettriche

Dopo aver attaccato la Commissione per l'approccio alla mobilità sostenibile, adesso Luca de Meo dice di voler portare Renault al 100% elettrico entro il 2030. Ecco pensieri e parole dell'ad della casa francese.

“Stiamo cercando di fare in modo che il marchio Renault possa essere 100 per cento elettrico entro il 2030”. Parole di Luca de Meo, amministratore delegato della casa automobilistica francese Renault, pronunciate durante un evento di Quattroruote a Milano. “Abbiamo un piano B”, puntualizza, “con la Dacia e altre vetture a livello internazionale, su cui manterremo dell’ibrido. Ma le regole sono fissate e in Europa saremo pronti a osservarle”.

LE PAROLE (PIÙ DURE) DI LUCA DE MEO A LOCOROTONDO

Le stesse regole – fa riferimento al divieto di vendita per i veicoli a benzina e gasolio nell’Unione europea dal 2035 – che lo stesso de Meo aveva criticato solo un paio di mesi fa. Ad agosto, nel più informale contesto di Locorotondo, in Puglia, aveva criticato la Commissione europea per la sua definizione di mobilità sostenibile, limitata all’elettrico mentre invece – secondo de Meo – dovrebbe prestare maggiori attenzioni alle tecnologie ibride e agli e-fuel: anche detti elettrocombustibili, sono carburanti sintetici a emissioni neutre in grado di circolare nei motori tradizionali.

A detta dell’ad di Renault, competere con la Cina sulle auto elettriche “è come giocare in undici contro quindici”: “i prezzi [di vendita, ndr] sono più bassi perché ancora si utilizza il carbone, non ci sono limiti di inquinamento e il costo del lavoro è più basso”.

L’INCHIESTA DELLA COMMISSIONE SULLE AUTO ELETTRICHE CINESI

I dati della Commissione dicono che le auto elettriche cinesi sono in media del 20 per cento più economiche di quelle europee. A settembre la presidente Ursula von der Leyen ha annunciato un’inchiesta anti-sovvenzioni sulle auto elettriche provenienti dalla Cina che potrebbe portare, qualora emergessero le prove di violazioni delle norme sugli aiuti di stato, all’imposizione di dazi.

COSA PENSA DE MEO

Nonostante la maggiore moderazione, Luca de Meo rimane contrario alla data-limite del 2035 per il motore endotermico (come Renault aveva spinto per un posticipo al 2040) e favorevole al principio di neutralità tecnologica, cioè nell’apertura a tutte le tecnologie disponibili per la decarbonizzazione: “ma un questo caso l’Europa ci porta a una sola tecnologia”, dice, cioè all’elettrico a batteria.

“Rimango convinto”, ha dichiarato de Meo a Quattroruote, “che il regolatore ci debba dire dove vuole andare, ma non come arrivarci”: in altre parole, sì agli obiettivi sulle emissioni, no agli obblighi sulle tecnologie per la decarbonizzazione. “I tempi saranno molto molto stretti, ma una volta che le regole sono fatte il mio lavoro non è contestarle, ma mettere l’azienda in condizione di rispettarle”.

I RISULTATI DI RENAULT

Nel terzo trimestre del 2023 i ricavi di Renault sono cresciuti del 7,6 per cento, per 10,5 miliardi di euro, grazie alle vendite di modelli di fascia alta, più costosi; allo stesso tempo, le svalutazioni delle valute in Turchia e in Argentina hanno influito negativamente sui livelli della crescita.

A livello globale, il volume delle vendite di Renault è aumentato del 6,1 per cento, un tasso di crescita più basso del 13 per cento registrato nel primo semestre dell’anno.

L’azienda sta passando un periodo di grande ristrutturazione del suo business che prevede anche lo scorporo di Ampere, la divisione dedicata ai veicoli elettrici, e la sua quotazione come un’entità a sé stante.

Back To Top