Per la tratta nazionale francese al momento (e per i prossimi decenni) nulla.
— Ugo Arrigo (@ugoarrigo) March 8, 2019
Nel rapporto l'opera di accesso francese al tunnel transfrontaliero è giudicata non prioritaria (Tabella di pag. 48) e rinviata nel lungo termine.
— Ugo Arrigo (@ugoarrigo) March 8, 2019
Elle recommande un suivi spécifique des conditions de développement du projet global, a minima selon la périodicité de 5 ans qu’elle préconise par ailleurs, afin de vérifier régulièrement l’horizon probable de réalisation des accès français (pag. 57).
— Ugo Arrigo (@ugoarrigo) March 8, 2019
Il Rapporto del 1.2.2018 del Conseil d'Orientations des Infrastructures (COI), dal titolo Mobilités du quotidien, ha confermato la non inclusione della tratta nazionale francese della Torino-Lione tra i progetti infrastrutturali programmati sino al 2037.
— Ugo Arrigo (@ugoarrigo) March 8, 2019
In base al Report del COI il progetto di legge della Loi d'orientation des mobilités del 26.11.2018 ha programmato 8 progetti ferroviari tra cui la tratta internazionale della Torino-Lione ma non quella nazionale francese.https://t.co/nrI07LZ3xu).
— Ugo Arrigo (@ugoarrigo) March 8, 2019
Les échanges sont en cours avec l’Italie pour préciser les modalités de cette réalisation, dans le cadre de la société de projet binationale qui bénéficiera de ressources dédiées pour ce qui concerne la participation française au financement de la section transfrontalière.
— Ugo Arrigo (@ugoarrigo) March 8, 2019
Infatti nell'appendice alla Loi Mobilités, in cui è stabilito lo stanziamento cumulato per l'agenzia statale d'investimento AFITF per il prossimo quinquennio, non compare mai la Torino-Lione transfrontaliera tra gli interventi finanziati.
— Ugo Arrigo (@ugoarrigo) March 8, 2019
Sul sito AFITF si legge quanto segue: De même c’est l’AFITF qui apporte la part française du financement du projet de liaison transalpine Lyon-Turin : études, acquisitions foncières et travaux de reconnaissance, sur le tronçon international comme sur les accès côté français.
— Ugo Arrigo (@ugoarrigo) March 8, 2019
Si perviene così alla terza e ultima domanda non banale: se a oggi i soldi francesi non vi sono neppure per la tratta comune, la società Telt quali soldi sta usando esattamente per finanziare i bandi annunciati per 2,3 mld. di lavori di costruzione dal lato francese?
— Ugo Arrigo (@ugoarrigo) March 8, 2019
Ovviamente a condizione di vederla dal punto di vista dei cugini d'oltralpe.
— Ugo Arrigo (@ugoarrigo) March 8, 2019