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Leonardo Azionisti Critici

Ecco cosa farà Leonardo in Brasile

Tutte le chance di Leonardo in Brasile anche dopo la lettera di intenti sulla cooperazione nella difesa firmata da Italia e Brasile. Fatti e analisi

 

L’Italia e il Brasile hanno siglato recentemente una lettera di intenti per il rafforzamento della cooperazione sul settore della difesa. È stata firmata dal ministro della Difesa Lorenzo Guerini e dall’omologo brasiliano Walter Souza Braga Netto.

Nel documento viene sottolineato il ruolo delle aziende italiane che operano nel settore della difesa del Brasile e che potrebbero stimolare la crescita del suo comparto industriale.

LA PRESENZA DI LEONARDO IN BRASILE

In Brasile opera – già dagli anni Settanta – Leonardo (gruppo ex Finmeccanica). Si occupa dello sviluppo e della produzione dei velivoli cacciabombardieri AM-X (assieme alla società brasiliana Embraer) e della fornitura di elicotteri, radar avionici e prodotti per lo spazio.

La sede legale di Leonardo in Brasile è a Brasilia, la capitale. Nell’industria della difesa del paese è presente anche Iveco.

LE OPPORTUNITÀ

Banca Akros (il cui rating sulle azioni di Leonardo è buy) considera la lettera di intenti tra i governi italiano e brasiliano come positiva, potenzialmente, per Leonardo. La società infatti, assieme a Iveco, è tra quelle in gara per la fornitura all’esercito brasiliano di un nuovo veicolo blindato 8×8 sotto il programma VBC Cav.

Come riporta Ares-Osservatorio Difesa, il programma “mirerà ad ottenere 98 veicoli entro il 2038, due per il lotto campione e sette per il lote de experimentação doutrinária (LED)”.

Leonardo è in gara con il suo modello di veicolo blindato “Centauro II”, dotato di un cannone da 105 o 120 millimetri.

L’ACCORDO LEONARDO-HENSOLDT

Pochi giorni fa Leonardo ha annunciato la finalizzazione dell’acquisizione di una quota del 25,1 per cento di Hensoldt, società tedesca che si occupa di sensoristica per la difesa. Leonardo è diventata così l’azionista più grande dell’azienda assieme al governo della Germania, che possiede una quota del 25,1 per cento.

L’operazione – dal valore di 606 milioni di euro – ha riguardato Leonardo e Square Lux Holding II, una controllata della società di investimento americana KKR & Co. Quest’ultima manterrà una quota del 18 per cento circa in Hensoldt.

Leonardo e Hensoldt già collaborano al programma sull’Eurofighter Typhoon, il caccia multiruolo di quarta generazione.

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