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Mi5

Le prossime sfide per le intelligence occidentali. Il monito dell’MI5

L'articolo di Giuseppe Gagliano

Quasi 20 anni dopo gli attacchi terroristici dell’11 settembre 2001, è tempo che le agenzie di intelligence occidentali si riorientino sulle  operazioni segrete da parte di attori statali stranieri, secondo il direttore dell’agenzia di intelligence interna britannica. Il generale Ken McCallum è un ufficiale di carriera ventennale nel servizio di sicurezza (MI5), l’agenzia britannica di antiterrorismo e di controspionaggio. Ha assunto la carica di direttore nell’aprile del 2020, nel mezzo della pandemia di coronavirus.

In un raro discorso pubblico mercoledì, il generale McCallum ha affermato che era necessario che all’indomani degli attacchi dell’11 settembre, i servizi di spionaggio occidentali dedicassero attenzione e risorse senza precedenti per contrastare le minacce terroristiche. Gli sforzi durante questi due decenni si sono concentrati sulla prevenzione degli attacchi di estremisti religiosi, sia a livello nazionale che all’estero. Il generale McCallum ha proseguito affermando che, alla luce dell’instabilità in corso in Afghanistan, Siria e altrove, l’estremismo religioso continuerà a richiedere attenzione e risorse da parte delle agenzie di spionaggio occidentali.

Ma ha aggiunto che, anche se l’antiterrorismo rimane il compito principale dell’MI5, l’agenzia riconosce la necessità di “rifocalizzare l’attenzione” sulle minacce degli attori statali. L’attenzione data negli ultimi due decenni ai gruppi non statali ha permesso a paesi come Russia, Cina e Iran di sviluppare “una crescente assertività” nelle aree delle operazioni segrete, ha affermato il generale McCallum. Di conseguenza, le loro attività nel campo dello spionaggio, del sabotaggio e persino degli omicidi sono diventate “sempre più audaci” e minacciose.

Le spie che lavorano per paesi stranieri hanno ucciso obiettivi, rubato tecnologie sensibili e hanno cercato di reclutare personaggi pubblici e altri individui chiave attraverso il ricatto. Hanno anche attaccato le infrastrutture di telecomunicazione e hanno perfezionato una serie di metodi per lanciare attacchi informatici sia al settore pubblico che a quello privato, con conseguenze potenzialmente catastrofiche, ha affermato.

Il capo dell’MI5 ha illustrato le sue tesi rivelando che gli ufficiali del controspionaggio britannico hanno “interrotto l’attività del potere ostile” sul suolo britannico, che altrimenti avrebbe potuto portare all’uccisione di un individuo preso di mira. Ha affermato che questa operazione è avvenuta dopo il tentato omicidio dell’ex ufficiale dell’intelligence militare russa Sergei Skripal a Salisbury, in Inghilterra, nella primavera del 2018, ma non ha fornito ulteriori dettagli.

È significativo il fatto che questa dichiarazione da parte del generale McCallum sia arrivata quando i pubblici ministeri negli Stati Uniti hanno accusato quattro ufficiali dell’intelligence iraniana di aver partecipato a un complotto per rapire Masih Alinejad, una giornalista e attivista per i diritti umani iraniana-americana con sede a New York, nota per la sua posizione critica nei confronti del governo a Teheran.

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