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Tutte le burrasche sindacali in Ita

Ita cerca di assumere personale navigante ripescandolo dalla cassa integrazione degli ex Alitalia. I fatti e il commento di Cristiano Spazzali, esperto di trasporto aereo.

Che cosa succede in Ita e fra la compagnia del Tesoro e il gruppo Lufthansa?

Ecco le ultime novità e l’approfondimento dell’esperto Cristiano Spazzali.

COSA SUCCEDE IN ITA

Dopo il via libera della Commissione europea alle nozze tra ITA e Lufthansa, e il closing previsto per la fine di ottobre di quest’anno dove ci sarà anche il cambio di governance dell’azienda, va ricordato che prima dell’ingresso di Lufthansa nel capitale di ITA la UE ha imposto alle due pretendenti di avviare e concludere tutte le remedies previste dal via libera all’operazione e solo dopo si potrà dare dare corso alla nuova avventura che vedrà ITA entrare a pieno titolo nella galassia di Lufthansa.

IL GRADIMENTO DI LUFTHANSA

In casa della compagnia aerea del Tesoro sembrano essere tutti convinti che il nuovo cda sarà solo “allargato” sulla base di una integrazione di Lufthansa che dovrà esprimere i due nuovi consiglieri di amministrazione i quali dovrebbero essere “cooptati” nel nuovo consiglio, di cui uno sarà certamente il ceo che dovrà gestire l’azienda.

PATTI E NOMI

Ma le carte in realtà dicono qualcosa di diverso. Infatti nei patti, Lufthansa ha fatto sottoscrivere a ITA una clausola di gradimento relativa alla figura del presidente del consiglio di amministrazione che dovrà essere gradita ai tedeschi. Difficile pensare che i tedeschi possano rinunciare a questa facoltà, dato che fin da subito vorranno avere mano libera per integrare ITA in Lufthansa senza troppe interferenze, che potrebbero mettere a rischio l’investimento, o quantomeno rallentare il processo di integrazione.

ITA AIRWAYS E LA SPACCATURA NEI SINDACATI

Ma ci sono altre avvisaglie di tempesta in arrivo e che mettono nuovamente ITA Airways al centro di ulteriori burrascose polemiche.

Come avevamo anticipato in un recente articolo di Startmag, si registra negli ambienti sindacali la spaccatura netta in due fazioni del blocco sindacale più rappresentativo in ITA: da una parte la UIL Trasporti con la FIT-CGIL, dall’altra l’UGL con la FIT-CISL, queste ultime infatti hanno messo sotto i riflettori alcune problematiche di tipo tecnico e che in special modo avrebbero toccato da vicino gli aeromobili di lungo raggio, ovvero gli Airbus A330 e A350 della compagnia di bandiera.

Il problema della settimana passata, riguarda invece un gruppo di circa 100 dipendenti di ITA, quasi tutti assistenti di volo, che si sarebbero licenziati in blocco alcuni giorni fa. Ancora ignote le cause, ma sembra che tutti gli appartenenti a questo gruppo si fossero licenziati in precedenza da Ryanair per approdare in ITA, salvo poi ri-licenziarsi da ITA, (sembra per giusta causa), dall’oggi al domani per rientrare nuovamente in Ryanair.

L’ANALISI DI SPAZZALI

“Chi, e come mai, in ITA, invece di assumere dalla cassa integrazione gli ex Alitalia, ha voluto assumere personale proveniente da altre compagnie aeree, con il rischio di trovarsi in questa situazione?”, si chiede Cristiano Spazzali, analista, consulente ed esperto di trasporto aereo, ex direttore generale di AzzurraAir e che segue da tempo il dossier Ita Airways intercettato da Start Magazine che proseguendo ha dichiarato: “Questa potrebbe essere materia che potrebbe coinvolgere direttamente la Corte dei Conti la quale potrebbe sollevare qualche eccezione sul fatto che oggi lo Stato sta pagando la cassa integrazione straordinaria agli ex Alitalia e quindi sarebbe più convenente e più logico che la compagnia aerea dello Stato proprio per far risparmiare le casse dei contribuenti, andasse a riassumere il personale direttamente dalla CIGS e non da altre compagnie aeree in specialmente quelle rivali”.

I sindacati venuti a conoscenza del problema stanno facendo circolare nelle varie chat questa informazione: ”Desideriamo informare i colleghi in Cigs che è possibile inviare una mail per manifestare la propria disponibilità all’assunzione in Ita Airways al seguente indirizzo: xxxxx@ita-airways.com. Oggetto: Manifestazione di disponibilità all’assunzione. Vi consigliamo di evidenziare nel testo la disponibilità all’assunzione immediata“.

Quindi solo ora e costretta dagli eventi, ITA cerca di assumere personale navigante ripescandolo dalla CIGS degli ex Alitalia, e il testo inviato dai sindacati ai cassaintegrati ne è la riprova. Al momento ITA avrebbe cancellato la settimana scorsa più di 20 voli, perlopiù di corto e medio raggio e proprio per la carenza del personale che si è licenziato, e questa settimana i voli cancellati potrebbero arrivare anche a 40. “Solo nei prossimi giorni si potrà quantificare con più precisione il danno che ITA avrà subito dal punto di vista economico dovuto alle dimissioni in blocco (sembra per altro del tutto legittime) di questo gruppo di assistenti di volo” chiosa Spazzali che poi ha proseguito “chi pensa che agendo nell’ombra, Lufthansa non sia al corrente di tutti questi problemi, sbaglia. E’ evidente che con l’ingresso del colosso tedesco, gli equilibri e le “concessioni”, come i valzer di poltrone o le promozioni di alcuni dipendenti di “area amica” a dirigenti, i passaggi dei piloti a comandanti senza rispettare la lista di anzianità, solo per citarne alcuni, quasi certamente salteranno, e i sindacati che non si saranno appiattiti sull’attuale gestione, magari denunciando pubblicamente tutti i problemi interni alla compagnia, potrebbero avere maggiori possibilità di sedersi al tavolo delle trattative con maggiori margini di negoziazione”.

LE INDISCREZIONI

Ma alla base di questa protesta ci sarebbero anche altre questioni di non poca importanza. Sembra infatti che al momento in ITA, nonostante l’aumento della flotta, non sarebbero necessarie ulteriori assunzioni dei piloti. Infatti, non solo si vocifera che ai dipendenti a tempo determinato non saranno rinnovati i contratti, ma che sarà necessario programmare già per quest’anno, tutta la variante di piano industriale, che prevede l’attuazione delle remedies volute dalla UE e per le quali ITA dovrà ridurre alcuni voli.

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