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Golden Power

Goldman Sachs sgonfia Pirelli e Michelin, tutti i dettagli

Goldman Sachs rivede al ribasso la valutazione dei titoli di Pirelli, che perde a Piazza Affari. Tutti i dettagli e i confronti con Michelin

Il titolo di Pirelli, gruppo che produce pneumatici, ha perso il 3,1 per cento del suo valore alla Borsa Italiana, arrivando a 4,869 euro per azione.

IL RUOLO DI GOLDMAN SACHS

Pirelli è in coda all’indice azionario FTSE MIB (+0,38 per cento), scrive il Sole 24 Ore, a causa del giudizio della banca d’affari Goldman Sachs, che ha rivisto al ribasso la sua valutazione sul titolo, spostandola da “neutral” a “sell”. Si tratta di una indicazione di vendita – spiega il quotidiano -, con un obiettivo di prezzo abbassato da 4,8 a 4,7 euro per azione.

IL GIUDIZIO SU MICHELIN

Invariato, invece, il giudizio “neutral” su Michelin, concorrente francese di Pirelli, il cui target price – ovvero il “prezzo obiettivo”, quello che permette all’investitore di realizzare il massimo dall’investimento, spiega Money – da 130 a 136 euro per azione.

“VENTO CONTRARIO PER PIRELLI”

In una nota, gli analisti di Goldman Sachs dicono di ritenere “che le pressioni sul mercato degli pneumatici per vetture per passeggeri rappresentino un vento contrario per Pirelli, mentre ci aspettiamo di vedere benefici per Michelin dall’aumento del capex nel settore delle attrezzature per il comparto minerario”.

Dicono però anche di prevedere una rotazione sui titoli del settore degli pneumatici.

COME ANDRANNO PNEUMATICI E COMPONENTI AUTO

La banca fa notare che negli ultimi tre anni i produttori di pneumatici europei hanno registrato performance del 20 per cento migliori rispetto a quelli dei costruttori di componentistica per le auto.

Scrive Goldman Sachs che questa sovra-performance “può essere attribuita alla preferenza degli investitori per i titoli degli pneumatici, che sono relativamente difensivi, visto che generano il 75% delle vendite con la sostituzione di gomme usurate. Tuttavia, prevediamo un periodo di prevedibile e solido aumento della produzione, con un minore margine di sostituzione, tanto più che i volumi sono già ai livelli del 2019”.

LA QUESTIONE DELLE MATERIE PRIME

Il forte aumento dei prezzi delle materie prime degli ultimi mesi, dopo la depressione causata dalla pandemia di coronavirus, ha portato a un aumento anche dei costi degli pneumatici da parte delle aziende produttrici.

“Il tema riguarda sia Michelin sia Pirelli”, specifica Goldman Sachs, “e prevediamo un impatto positivo dal rapporto tra price/mix e materie prime nel corso dell’anno. Tuttavia crediamo che questa dinamica sia ben compresa dal mercato e si rifletta già nelle stime”.

GLI PNEUMATICI PREMIUM

Sia Pirelli che Michelin, infine, sono “fortemente esposte al segmento degli pneumatici Premium”, quelli maggiormente performanti per caratteristiche. Si tratta di un segmento che, spiega la banca, “ha ampiamente fatto meglio” rispetto al resto del mercato.

“Tuttavia”, aggiungono gli analisti di Goldman Sachs, “le maggiori prospettive di crescita e una redditività attraente hanno portato a un forte aumento della capacità produttiva negli ultimi tre anni e hanno fatto scendere i livelli di utilizzo di questo tipo di pneumatici a circa l’80%, mettendo sotto pressione le opportunità sui margini”.

COSA SUCCEDE A PIRELLI

Non è la prima volta che Pirelli si fa notare per un calo dei suoi titoli in Borsa. Ad aprile, per esempio, si era verificato un calo significativo a piazza Affari dopo la presentazione del piano industriale al 2023. Come spiegavamo su Start Magazine, gli analisti avevano fatto notare che gli obiettivi al 2022, pur ragionevoli, fossero al di sotto dei livelli del 2019.

A questo proposito, Mediobanca scriveva che “gli obiettivi al 2022 [di Pirelli, ndr] puntano a un ebit tra 816 e 884 milioni”: numeri “al di sotto del livello 2019 di 917 milioni nonostante efficienze nette sul fronte dei costi per 170 milioni totali tra il 2021 e il 2022”.

LA CORSA CON MICHELIN

Ancora, a fine aprile, un calo del 3 per cento per Pirelli alla Borsa Italiana. In quel caso il risultato era stato influenzato dalla pubblicazione dei risultati per il primo trimestre di Michelin – che opera nello stesso settore -, inferiori ai livelli pre-pandemici ma anche alle aspettative.

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