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Wartsila Fincantieri

Fincantieri, perché Trieste teme l’addio della finlandese Wärtsilä

Futuro incerto per Wärtsilä Italia, che a Trieste si occupa della produzione di motori per la cantieristica navale (Fincantieri e non solo). Timori e appelli della Fim-Cisl

 

Futuro incerto per Wärtsilä Italia, che a Trieste si occupa di produzione di motori per la cantieristica navale.

Negli ultimi tempi i sindacati temono una crisi aziendale che si abbatterà sui 950 addetti diretti e almeno il doppio nell’indotto e negli appalti.

Wärtsilä Italia è controllata della società finlandese Wärtsilä Corporation, leader nella fornitura di soluzioni per la generazione di energia per il settore marino e terrestre. Come si legge nella nota di Fim Cisl a valle di un incontro con il management del sito triestino e della multinazionale finlandese, permane “forte preoccupazione”.

La produzione nel sito triestino è stata già ridotta in modo significativo negli ultimi anni da licenziamenti e interventi di sfoltimento.

“La multinazionale finlandese deve mantenere chiare le prospettive di sviluppo per il sito di Trieste”, sottolinea il segretario generale Fim Cisl Roberto Benaglia. “Sappiamo come sindacato che la multinazionale, grazie anche agli aiuti statali, sta potenziando il sito finlandese e sta progettando motori all’insegna della sostenibilità ambientale ma tutto questo non deve costituire un alibi nel non prendere impegni precisi sul futuro del sito di Trieste” prosegue la nota del sindacato.

E l’onda d’urto di un’eventuale crisi di Wärtsilä Italia a Trieste potrebbe abbattersi anche su Fincantieri, il colosso navale guidato da Giuseppe Bono che si avvale dei suoi motori.

Di recente proprio Fincantieri ha ammodernato le navi da crociera di lusso di Windstar proprio con i motori eco di Wärtsilä.

Tutti i dettagli.

COSA FA WÄRSILÄ ITALIA

La società, con sede a Bagnoli della Rosandra, è operativa dagli anni ’60.

Come si legge sul sito, nel 1997 il Gruppo Wärtsilä acquisisce una quota delle azioni di GMT (Grandi Motori Trieste S.p.A.), per poi rilevarne l’intera proprietà nel 1999. Nel 2000 viene costituita la società Wartsila Italia S.p.A.

I DIPENDENTI

Le attività di Wärtsilä in Italia attualmente occupano circa 1.150 persone, di cui circa 970 a Trieste e le restanti impiegate nelle sedi di Genova, che offre supporto post vendita a tutti i prodotti Wärtsilä sul territorio nazionale, Napoli e Taranto.

I PRODOTTI

Il sito di Trieste sviluppa, commercializza, produce e offre servizi di assistenza per un’ampia gamma di motori a velocità media con un range di potenza da 1,9 MW a 23 MW.

Dalla fine del 2010 Wärtsilä Italia Spa si occupa anche della produzione e dell’assemblaggio dei Thruster (propulsori azimutali per le eliche) destinati sia al settore navale che all’off-shore. Dal 2013 si occupa anche di produzione di Ccp Controllable Pitch Propellers (eliche navali a passo variabile).

A Trieste è presente anche la Land & Sea Academy, centro di eccellenza per la formazione di esperti in campo motoristico, l’Hybrid Centre, primo centro ibrido su scala reale al mondo ed il Contract Management Expertise Centre, supporto operativo da remoto ai clienti con contratti di manutenzione O.&M. dell’area SEAF (Sud Europa ed Africa).

I SERVIZI PER IL PORTO DI TRIESTE

A inizio 2018, Wärtsilä Italia Spa, in forza della delibera emessa dall’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale (Porto di Trieste), è diventata anche terminalista quindi autorizzata a svolgere le operazioni portuali di carico, scarico, trasbordo, deposito e movimentazione in genere delle merci.

FORNITORE DI FINCANTIERI

Inoltre Wärtsilä è fornitore di Fincantieri.

Come riporta Shippingitaly, “nell’intero 2019 Wärtsilä ha ricevuto complessivamente da Fincantieri ordini per venti motori a doppia alimentazione di tipo 46DF; per altri venti di tipo 46F; per otto sistemi di stoccaggio, alimentazione e controllo del carburante LNGPac, per due sistemi di scrubber; nonché per sistemi per la riduzione catalitica selettiva (SCR) delle varie navi in costruzione”.

“Il settore delle crociere sta dettando il passo allo sviluppo della navigazione sostenibile, e anche la capacità di creare un’esperienza passeggeri di alta qualità è in costante miglioramento. Riteniamo che Wärtsilä stia dando un grande contributo in entrambe queste aree” aveva commentato all’epoca Massimo Costa, vice presidente dell’area acquisti di Fincantieri.

I SOCI

Con un capitale sociale di 64.770.000 euro, l’azienda è controllata al 100%  dalla società finlandese Wärtsilä Technology Oy Ab, società di diritto finlandese con sede a Helsinki. Quest’ultima appartiene al Gruppo Wärtsilä che ne esercita la direzione e il coordinamento attraverso la società Wärtsilä Corporation Oyj abp.

Compongono il cda oltre al presidente Andrea Bochicchio: David Negresin, Bernd Bertram e Stefan Lars Nysjoe.

I NUMERI

La società triestina ha chiuso l’esercizio di bilancio 202 in positivo.

Nel 2020 Wärtsilä Italia ha registrato un fatturato pari a 65.108.086 euro, in calo rispetto ai 191.683.029 euro del 2019. Il totale dei ricavi (con le società del Gruppo) ammonta a 197.646.322 euro, in flessione rispetto ai 329.309.455 euro del 2019.

Come spiega la relazione di bilancio, il calo deriva dalla mancanza di commesse relative al settore energy e in una contrazione del mercato marino nel periodo pandemico.

L’utile, invece, cresce a 13.865.913 euro (contro i 10.887.014 euro del 2019). I costi della produzione si attestano a 4.356.916 euro.

Il totale debiti al 2020 si attesta a 56.081.234 euro.

LA NOTA DELLA FIM CISL

Infine, oggi Fim Cisl ha diffuso la nota in seguito all’incontro con il management di Wärtsilä Italia.

“Nell’incontro, nonostante le nostre precise richieste, non sono stati per nulla confermate e definite le produzioni che si dovranno fare nei prossimi anni a Trieste e contrariamente a quanto dichiara l’azienda nel suo comunicato, nessuna conferma ci è stata data sulla centralità del sito di Trieste nel Gruppo”.

“Come Fim Cisl lanciamo un grido di allarme rivolto in prima battura alla multinazionale e alla dirigenza, a cui chiediamo di riprendere il confronto in sede pubblica per rimuovere le ombre e le ambiguità gettate fin ora sul tavolo sindacale. Ci rivolgiamo nel contempo alla Regione Friuli Venezia Giulia, di cui Wärstilä costituisce uno dei pilastri manifatturieri e al MiSE affinché si facciano parte attiva e convochino l’azienda per un definitivo impegno nel garantire prospettive produttive e occupazionali. Non staremo fermi e inerti come Fim Cisl di fronte alle reticenze del management. Non abbiamo bisogno di nuove crisi aziendali nella manifattura italiana, soprattutto se legate ad una realtà che ha sempre prodotto risultati importanti. La multinazionale finlandese deve mantenere chiare le prospettive di sviluppo per il sito di Trieste” ha concluso il sindacato.

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