skip to Main Content

FedEx

FedEx invischiata nella guerra commerciale Usa-Cina dopo lo sgarro a Huawei

La Cina ha annunciato un'indagine su FedEx, dopo che la società di consegna degli Stati Uniti ha deviato i pacchi destinati a Huawei. Non solo, Pechino sta per creare una lista di entità straniere "inaffidabili", per ribattere alla lista nera degli Stati Uniti

Chi la fa, l’aspetti. Sabato le autorità cinesi hanno annunciato l’avvio di un’indagine su FedEx per accertare se la società di consegne statunitense abbia violato i diritti dei clienti cinesi. La mossa di Pechino arriva pochi giorni dopo che Huawei ha accusato FedEx di aver deviato due pacchi a lei destinati in Cina. Ecco i dettagli

L’ACCUSA DI PECHINO

Secondo Xinhua, l’agenzia stampa nazionale cinese, FedEx non è riuscita a consegnare pacchetti express a indirizzi designati in Cina, “danneggiando gravemente i diritti e gli interessi legittimi dei propri clienti e violando leggi e regolamenti che regolano l’industria espressa in Cina”.

L’ERRORE DI CONSEGNA

La settimana scorsa Huawei ha accusato infatti FedEx – specializzata in spedizioni espresse – di aver deviato due dei suoi pacchetti destinati alla Cina e tentato di reindirizzare altri due inviati dal Vietnam ad altre sedi del colosso tech cinese. Huawei ha fatto sapere che alla luce dell’accaduto rivedrà i suoi rapporti con la società statunitense ecco i dettagli.

L’ACCUSA DI HUAWEI

Secondo quanto riferito dall’azienda di Shenzen a Reuters, i quattro pacchi deviati contenevano solo documentazione commerciale e “nessuna tecnologia”. Entrambi i pacchetti deviati sono finiti negli Stati Uniti senza aver ricevuto spiegazioni dettagliate dalla società di spedizione.

LA REAZIONE DI FEDEX

Una portavoce di FedEx ha risposto che i pacchetti sono stati deviati “per errore” e ha negato che il governo degli Stati Uniti o chiunque altro abbia chiesto di inviarli da qualche altra parte. La società di consegne di Memphis ha aggiunto poi che avrebbe collaborato pienamente con qualsiasi indagine normativa. “FedEx apprezza la nostra attività in Cina. Il nostro rapporto con Huawei Technologies Co. Ltd. e le nostre relazioni con tutti i nostri clienti in Cina sono importanti per noi”.

LA LISTA NERA DI PECHINO

Ma non finisce qui. Oltre l’indagine sulla vicenda dei pacchi a Huawei, oggi è arrivata un’altra contromossa da Pechino nella guerra commerciale che ormai imperversa contro gli Stati Uniti. Il ministero del commercio cinese ha annunciato che creerà un catalogo di “entità inattendibili”: ovvero società straniere, organizzazioni e individui che danneggiano i diritti e gli interessi delle imprese locali. Non è esattamente chiaro cosa ciò comporti, ma il registro sembra essere una risposta diretta all’attacco degli Stati Uniti contro il gigante delle telecomunicazioni Huawei, attraverso la black list stilata del Dipartimento del Commercio.

IN RISPOSTA ALLA BACKLIST DI TRUMP

Trump ha inserito Huawei nella lista nera, impedendo al colosso tlc cinese di condurre affari con società statunitensi. L’amministrazione ha successivamente allentato tali restrizioni, emettendo un provvedimento sospensivo di 90 giorni al divieto all’uso delle apparecchiature Huawei già attive da parte di carrier americani «per evitare l’interruzione dei servizi internet in network già esistenti».

LE CONSEGUENZE DELLO SCONTRO CON FEDEX PER LA CINA

Come riporta Epochtimes, il commentatore di affari cinesi negli Usa Tang Jingyuan è convinto che Pechino si stia dando la zappa sui piedi con l’inchiesta sulla società statunitense. FedEx gestisce infatti una delle più grandi compagnie aeree cargo del mondo ed è un marchio affidabile per i consumatori cinesi. La Cina rischia dunque di rimetterci se costringe la società ad uscire dal mercato cinese.

Back To Top