Punta al tris la nuova alleanza strategica stretta da Leonardo con Rheinmetall.
Il colosso dell’aerospazio e difesa italiano ha siglato un Memorandum of Understanding con il gruppo della difesa tedesco “volto alla creazione di una nuova joint venture paritetica che ha l’obiettivo di sviluppare un approccio industriale e tecnologico di respiro europeo nel campo dei sistemi di difesa terrestre”.
È quanto ha annunciato la società guidata da Roberto Cingolani, confermando le indiscrezioni stampa di ieri del Sole 24 Ore. La notizia arriva a meno di un mese dallo stop del gruppo ex Finmeccanica alle trattative per l’alleanza con Knds con l’obiettivo di arrivare a una collaborazione per la fornitura dei carri armati Leopard 2 all’Esercito italiano per una commessa da 8 miliardi di euro.
In particolare, indica la nota congiunta, l’accordo con Rheinmetall è finalizzato allo sviluppo industriale e alla successiva commercializzazione del nuovo Main Battle Tank (Mbt) e della nuova piattaforma Lynx per il programma Armoured Infantry Combat System (Aics) incentrato su una piattaforma combat (Armored Infantry Fighting Vehicle – AIFV)in seno ai programmi dei sistemi terrestri dell’Esercito italiano.
Il nostro paese ha la necessità di ricostituire infatti la flotta cingolata, composta sai da una leggera (Infantry Fighting Vehicle Ifv) per sostituire il Dardo, e una pesante, il Main Battle Tank (Mbt). Il valore delle commesse in ballo ammonta a 20 miliardi da spalmare in oltre 10 anni, evidenziava sempre ieri il quotidiano confindustriale.
Non solo, la nuova joint-venture, con sede in Italia, definirà anche la “roadmap per la partecipazione nel futuro Main Ground Combat System (Mgcs) europeo.” Ovvero il programma franco-tedesco per il carro armato europeo del futuro a cui l’Italia ambisce ad aderire.
Tutti i dettagli.
COME SARÀ LA JV TRA LEONARDO E RHEINMETALL
Il primo obiettivo di questa intesa “è lo sviluppo dei due veicoli – Italian Main Battle e Lynx, Armoured Infantry Combat System – destinati all’Esercito italiano, con una prospettiva di export internazionale”.
In particolare, la joint venture, sarà il Lead System Integrator, prime-contractor e system integrator, in entrambi i programmi italiani MBT e Aics, con la salvaguardia della Design Authority nelle specifiche aree tecnologiche di riferimento. Le linee di assemblaggio finale, i test di omologazione dei mezzi, le attività di consegna e il supporto logistico saranno realizzati in Italia con una quota italiana del 60%.
PANTHER E LYNX PER L’ESERCITO ITALIANO
Nei programmi Mbt e Aics, i sistemi di missione, le suite elettroniche e l’integrazione dei sistemi di armamento saranno sviluppati e prodotti da Leonardo in base ai requisiti richiesti dal committente italiano, precisa ancora la nota. Le tecnologie sviluppate costituiranno la base per lo sviluppo del futuro MBT europeo (Mgcs) e delle nuove versioni rivolte all’export internazionale.
Con il Panther, carro armato di nuova concezione, e il nuovo veicolo da combattimento della fanteria Lynx, Rheinmetall dispone di un’adeguata tecnologia di base su cui costruire entrambi i programmi.
LA STRATEGIA DI LEONARDO
“Le sinergie industriali e tecnologiche tra Leonardo e Rheinmetall rappresentano un’opportunità unica per sviluppare carri armati e veicoli di fanteria all’avanguardia. Consideriamo questo accordo un contributo fondamentale verso la creazione di uno spazio della difesa europeo”, ha spiegato Roberto Cingolani, amministratore delegato di Leonardo.
LE PAROLE DEL CEO DI RHEINMETALL
“Leonardo e Rheinmetall, due principali fornitori europei di tecnologia della difesa, stanno unendo le forze per realizzare progetti ambiziosi. Vogliamo stabilire insieme nuovi standard e aprire le porte a una nuova generazione di tecnologie all’avanguardia per veicoli da combattimento, in e per l’Europa. In questo modo ci rivolgiamo al mercato italiano e ad altri paesi partner che hanno bisogno di modernizzazione nel campo dei sistemi di combattimento” ha commentato Armin Papperger, ceo di Rheinmetall AG.
I PROSSIMI STEP
Infine, come di consueto l’attuazione del MoU siglato oggi sarà soggetta alla preventiva approvazione delle Autorità di regolamentazione competenti, tra cui la Commissione Europea e le rispettive Autorità nazionali garanti della concorrenza.