Congestione della logistica non ti temo per Amazon.
Il colosso dell’e-commerce di Seattle non si può permettere che i suoi articoli restino fermi nelle navi cargo giorni e giorni nei porti a causa del caos nelle catena di approvvigionamento quest’anno. Soprattutto nei momenti di punta come le festività natalizie, quando elabora gli ordini in volumi maggiori.
Come ha raccontato Cnbc, Amazon ha cercato per anni di controllare maggiormente la catena di approvvigionamento realizzando i propri container, noleggiando navi da carico private e altro ancora.
Secondo il rapporto di Cnbc, oggi Amazon è in grado di saltare i porti più congestionati tramite le navi mercantili private.
E Amazon non è la sola a cercare di evitare il caos delle catene di approvvigionamento, poiché anche altre grandi aziende come Walmart, Cosco, Home Depot, Ikea e Target hanno noleggiato le proprie navi per scaricare le merci più velocemente, segnala Cnbc.
Ma tutto questo non è a costo zero. “Il consumatore ha avvertito aumenti di prezzo in tutto ciò che acquista”, ha affermato Margaret Kidd, direttore del programma Supply Chain & Logistics Technology presso l’Università di Houston. “Alla fine, quando c’è un aumento del costo del trasporto, questo viene trasferito al consumatore”.
Tutti i dettagli.
AMAZON NOLEGGIA NAVI MERCANTILI…
La più grande azienda di e-commerce del mondo sta affittando navi mercantili private per effettuare consegne ed evitare ritardi.
Quando le navi rimangono ferme nei porti per diversi giorni, noleggiando navi mercantili private, Amazon può controllare dove vanno le sue merci, evitando i porti più congestionati.
… PRODUCE CONTAINER
Inoltre, sempre secondo il resoconto di Cnbc, Amazon sta assumendo il controllo della produzione di container, che scarseggiano e soffrono di un enorme aumento dei prezzi. Il prezzo è di circa 20.000 dollari, rispetto ai 2.000 dollari prima della pandemia.
“Amazon ha prodotto probabilmente da 5.000 a 10.000 di questi contenitori negli ultimi due anni in cui li ho monitorati”, ha detto a Cnbc l’analista del trasporto marittimo Steve Ferreira. “Quando portano questi container sul suolo degli Stati Uniti, una volta scaricati, indovina un po’? Possono essere utilizzati nel sistema domestico e nel sistema ferroviario. Non devono riportarli in Asia come fanno tutti gli altri”.
E NOLEGGIA AEREI
Inoltre, Amazon sta prendendo un’altra strada per alcune merci a più alto margine evitando del tutto i porti.
Per alcune delle merci a più alto margine, Amazon sta noleggiando almeno dieci aerei a lungo raggio che possono trasportare quantità minori di merci direttamente dalla Cina agli Stati Uniti molto più velocemente.
Secondo quanto riferito da Bloomberg a ottobre, la compagnia è anche alla ricerca di versioni cargo rinnovate del Boeing 777-300ER, uno dei più grandi jet passeggeri bimotore in funzione, insieme al famoso aereo wide-body A330-300 di Airbus.
NON È DECOLLATO PRIME AIR
Per superare la crisi della supply chain, Amazon punta a navi e aerei perché i droni non hanno tanto funzionato,
Nel 2013 Amazon ha introdotto il programma Prime Air, che avrebbe consegnato gli articoli entro mezz’ora con i droni. Fino ad oggi, tuttavia, i droni di Amazon hanno faticato a decollare, a causa di una serie di battute d’arresto, tra cui licenziamenti, aumenti imprevisti del carico di lavoro e aspettative non realistiche. Stando alle indiscrezioni raccolte dal Financial Times l’anno scorso, le consegne via drone su larga scala sarebbero ancora “lontane anni”.
QUANTO HA SPESO IL COLOSSO DEL’E-COMMERCE
Nel frattempo, la società fondata da Jeff Bezos ha fatto spese folli per controllare il più possibile il processo di spedizione, inclusi oltre 61 miliardi di dollari per la spedizione nel 2020, rispetto a poco meno di 38 miliardi nel 2019. Ciò l’ha aiutata a spedire il 72% dei propri pacchi, un aumento dal 47% nel 2019, secondo i dati di SJ Consulting Group citato nel rapporto di Cnbc.
GLI OBIETTIVI DI AMAZON CON NAVI, CONTAINER E NON SOLO
Ma Amazon punta a competere direttamente con Ups e Fedex.
Dave Clark, amministratore delegato del business consumer mondiale di Amazon, ha dichiarato la scorsa settimana alla Cnbc che la società sarebbe “probabilmente” il più grande corriere americano per la consegna di pacchi, superando i rivali UPS e FedEx, entro la fine di quest’anno o all’inizio del prossimo anno.
MA I PREZZI CONTINUANO AD AUMENTARE
Tuttavia, le prospettive non sono tutte rosee per il gigante dell’e-commerce. Amazon ha ancora visto un aumento del 14% degli articoli esauriti. E i prezzi sono aumentati in media del 25%, secondo i dati di CommerceIQ citati nel rapporto.