Andrea Orcel, ad di Unicredit, e Benedetto Vigna, ceo di Ferrari, alzano – almeno parzialmente – il velo sulla “Premium partnership pluriennale” tra i due gruppi, intervenendo in conferenza stampa a Milano, nella Tower Hall dell’istituto di credito.
“Una partnership – ha spiegato Vigna – che rappresenta un ulteriore impegno verso i nostri clienti, i tifosi e le comunità locali”. “Una straordinaria iniziativa che ci lega a un marchio italiano che ha grande rispetto per la propria storia e che al contempo guarda al futuro con una visione globale”, gli ha fatto eco Orcel.
“Questa partnership non sarà solo una unione di due brand: intendiamo andare oltre, fare qualcosa per i rispettivi clienti”, resta nel vago l’amministratore delegato di UniCredit. Aggiunge qualche particolare Vigna: “Ci sono due dimensioni su cui baseremo il rapporto: sostenibilità e inclusione”. Bocche cucite su numeri e portata economica dell’evento: “Ci siamo reciprocamente impegnati a non rivelarli”, tagliano corto entrambi.
LA PARTNERSHIP FERRARI – UNICREDIT NEL CONCRETO
Ma nel concreto cosa vorrà dire per Unicredit salire a bordo delle monoposto Ferrari e, per Maranello, legare il proprio brand all’istituto di credito? “Il logo di UniCredit sarà sulle nostre tute e sulle nostre vetture. Faremo eventi assieme e potrebbero esserci, conoscendoci reciprocamente meglio, anche partnership finanziarie che vadano oltre un semplice marchio messo lì”, dice Vigna rispondendo alle insistenze dei giornalisti. “Abbiamo anche diverse iniziative in mente per i nostri clienti”, chiosa Orcel, “ma dovrete pazientare fino a marzo. L’investimento è importante: crediamo di poter fare con loro molto rispetto ad altri progetti magari più frammentati nei vari Paesi in cui siamo”.
LA CONFERMA DI VIGNA SU LEWIS HAMILTON
Il Cavallino rampante giunge nel cuore meneghino degli affari forte della notizia dell’arrivo in scuderia del sette volte campione del mondo Lewis Hamilton. “Sarà con noi a partire dalla prossima settimana”, conferma Vigna.
“Il nostro accordo è anteriore a questa notizia”, ci scherza su Orcel. Unicredit da parte sua arriva all’appuntamento nel pieno di operazioni di rilievo, anche in Italia.
LA DIMENSIONE INTERNAZIONALE
“L’Europa passa troppo tempo a esasperare le diversità anziché fare un blocco economico”, sottolinea Orcel. “Le cose o si fanno assieme o non si vince. Siamo una banca italiana ma consideriamo importante esportare le nostre attività all’estero. Questo non significa di certo non essere italiani. E credo che Ferrari abbia la medesima ambizione: vende le sue auto negli Usa ma per questo non è meno italiana”. “Non possiamo lasciare la scelta al tempo, non possono essere gli eventi a pilotarci. Bisogna spingere per affermare il ruolo europeo lasciando perdere il fatalismo”, chiosa Vigna.
L’APPUNTAMENTO DI MARZO
Entrambi i gruppi danno appuntamento nei primi giorni di marzo, sempre a Milano, per un evento congiunto in cui, pare, parteciperanno i campioni Ferrari.