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Perché Cnh (Exor) blocca le vendite di macchinari in Cina

Cnh ha detto che a breve smetterà di vendere macchinari per le costruzioni in Cina. La società, controllata dal gruppo Exor, ha riportato buoni risultati nel terzo trimestre dell'anno. Tutti i dettagli.

CNH Industrial, società italo-americana del gruppo Exor che produce macchine per l’agricoltura e le costruzioni, ha annunciato che smetterà di vendere macchinari per le costruzioni in Cina a partire dal 31 dicembre.

Exor è la holding lussemburghese controllata dalla famiglia Agnelli (l’amministratore delegato è John Elkann) che detiene quote rilevantissime anche di Stellantis, Juventus e del gruppo editoriale Gedi.

IMPATTO LIMITATO

CNH Industrial prevede che la decisione – che rientra nel piano di turnaround, o ristrutturazione, dell’unità globale dedicata alle costruzioni – non avrà un impatto significativo suoi sui conti né sulle restanti attività in Cina. Nel 2021 la vendita di macchinari per le costruzioni nel paese ha totalizzato all’incirca 88 milioni di dollari.

COME VA CNH INDUSTRIAL

L’anno scorso CNH Industrial ha registrato un fatturato consolidato di 19,5 miliardi di dollari. A inizio 2022 ha completato il processo di scorporo di Iveco, società che produce veicoli commerciali.

Circa un mese fa la società ha dichiarato che nel 2022 le vendite legate alle attività industriali cresceranno del 16-18 per cento, più di quanto stimato in precedenza (+12-14 per cento). L’amministratore delegato Scott Wine ha tuttavia precisato che il contesto economico è complicato e ci sono problemi “significativi” con le catene di approvvigionamento e l’inflazione “implacabile”.

I RISULTATI DEL TERZO TRIMESTRE 2022

Nel terzo trimestre del 2022 il margine operativo di CNH (o EBIT, gli utili prima degli interessi e delle imposte) ha raggiunto i 670 milioni di dollari contro i 420 milioni dell’anno prima, quando Iveco faceva ancora parte del gruppo. Gli analisti si aspettavano un risultato intorno ai 500 milioni.

Nel trimestre considerato, la divisione agricoltura ha rappresentato oltre l’80 per cento dei ricavi industriali di CNH.

I costi di produzione, in aumento, hanno pesato per 539 milioni di dollari.

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