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Chi protesta contro la passione di Stellantis per la Polonia

La delocalizzazione in Polonia sta allarmando un importante fornitore, la MA, divisione del gruppo siderurgico torinese CLN: lo sciopero ha bloccato diversi hub europei, due impianti Stellantis in Francia (Poissy e Hordain) e uno in Gran Bretagna (Luton). Tutti i dettagli

Archiviato senza Cid, la constatazione amichevole che si compila a seguito dei sinistri, il tamponamento del governo italiano ai danni di Stellantis per il nome Milano della polacca Alfa Romeo Junior, il gruppo guidato da Carlos Tavares negli ultimi giorni ha visto fiorire diverse proteste che hanno comportato la paralisi di molti stabilimenti europei. Proteste accomunate anche in questo caso dalla volontà di tutelare l’occupazione a fronte delle continue delocalizzazioni in Polonia che il colosso franco-italiano dell’auto ha calendarizzate per il 2024.

GLI STABILIMENTI BLOCCATI E I MARCHI INTERESSATI

Una vera e propria accelerazione industriale, quella di Stellantis nei riguardi della Polonia, dettata da esigenze di risparmio e massimizzazione dei margini che com’è naturale non sta piacendo troppo agli stabilimenti che si vedono sottrarre la produzione dei modelli e, a cascata, alla filiera sorta attorno a questi hub.

Sono stati almeno tre gli impianti che si sono bloccati negli ultimi giorni: due in Francia (Poissy e Hordain) e uno in Gran Bretagna (Luton). Bloccata così la produzione di Poissy (che sforna le Opel Mokka) e Hordain (furgoni elettrici e a idrogeno Citroen) e dei furgoni Vauxall realizzati in UK. Lo stabilimento di Hordain produce furgoni e minibus per i marchi Stellantis e anche per Toyota.

STELLANTIS ACCELERA IN POLONIA, CHI PROTESTA

Le ragioni sono da rintracciare nello sciopero di un impianto gestito dal fornitore MA France,  divisione territoriale dello storico gruppo siderurgico CLN di Rivoli, fornitore di Mirafiori. Secondo fonti sindacali citate dalla Reuters, alla base della sospensione delle attività ci sarebbero i timori per il possibile trasferimento di alcune produzioni in Polonia.

LA CHIUSURA DI MIRAFIORI

Nel bel mezzo delle polemiche sul nome dell’Alfa Romeo prodotta in Polonia Stellantis ha deciso la sospensione della produzione in quel di Mirafiori per tutto il mese di maggio con la chiusura totale dello stabilimento.

Si è così fatto ancora ricorso a nuova cassa integrazione (Cds) fino al prossimo 3 giugno. Inizialmente, dopo l’uscita di scena della Maserati Levante, pareva che l’attività lavorativa sui modelli superstiti della Maserati nelle linee torinesi e della 500 Bev sarebbe dovuta ripartire il 7 maggio, ma la bassa domanda delle auto elettriche ha spinto la dirigenza a propendere per il rinvio.

IL DISIMPEGNO STELLANTIS IN ITALIA FOTOGRAFATO DAI NUMERI

L’allarme dei sindacati è fotografato dai numeri: nel primo trimestre dell’anno la produzione in Italia negli stabilimenti Stellantis è calata di quasi il 10% e la situazione più grave si sta registrando a Mirafiori dove i volumi si sono dimezzati, con all’attivo in totale 12.680 unità e la prospettiva di restare sotto la soglia delle 50mila unità durante il 2024.

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