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F-35 Corea Del Sud

Che succede agli F-35 della Corea del Sud?

Secondo i dati dell'aeronautica della Corea del Sud, ispezioni hanno rilevato che gli F-35 hanno sofferto di 234 difetti in 18 mesi da gennaio 2021 a giugno 2022. L'articolo di Giuseppe Gagliano

Nonostante l’ampia e capillare propaganda relativa alle virtù taumaturgiche sotto il profilo tecnologico dell’F-35, l’aviazione della Corea del Sud ha incontrato difficoltà significative con i suoi due nuovi squadroni di caccia stealth Lockheed Martin F-35, 40 dei quali sono stati consegnati per soddisfare un ordine effettuato nel 2014.

Secondo i dati dell’aeronautica ottenuti da Shin Won-min, membro del Comitato di difesa nazionale dell’Assemblea nazionale sudcoreana, le ispezioni hanno rilevato che gli F-35 hanno sofferto di 234 difetti in 18 mesi da gennaio 2021 a giugno 2022. I tassi di fallimento della missione specifici sono notevolmente più del doppio di quelli dei caccia F-4 e F-5 dell’era della guerra del Vietnam della Corea del Sud, il primo dei quali viene sostituito direttamente dall’F-35.

Per quanto riguarda le implicazioni di questi problemi, Shin ha avvertito: “L’F-35A è stato introdotto con un budget molto elevato per risolvere il problema dei caccia obsoleti e rafforzare l’efficacia dei combattimenti contro la Corea del Nord. Nel caso dell’escalation delle minacce nucleari e missilistiche della Corea del Nord, non si può permettere che questa forza di combattimento di base non possa funzionare correttamente”.

L’F-35 è l’unico caccia occidentale post-quarta generazione in produzione. Essendo stato sviluppato nell’ambito del programma Joint Strike Fighter, è ottimizzato per le missioni di soppressione dell’attacco e della difesa aerea. L’F-35 è effettivamente l’unica opzione della Corea del Sud per garantire la parità tecnologica sia con il vicino Giappone, che è destinato a diventare il più grande operatore F-35 diverso dall’esercito degli Stati Uniti, sia con la Cina, che ha sviluppato un caccia di quinta generazione altrettanto avanzato nell’ambito del programma J-20 e ha un secondo, l’FC-31.

Il capitano del Corpo dei Marines Dan Grazier ha evidenziato “una serie di problemi allarmanti” e “la mancanza di progressi dell’F-35 in quasi tutte le aree essenziali” per avvicinarlo a uno stato pronto al combattimento. Questi problemi includevano continui malfunzionamenti per “la maggior parte dei sistemi informatici cruciali al combattimento”, importanti vulnerabilità della sicurezza informatica e “tante crepe” che richiedevano “tante riparazioni e modifiche” che ha reso il funzionamento dell’aereo tutt’altro che pratico.

Alla fine del 2020, negli Stati Uniti il segretario alla Difesa in carica Christopher Miller aveva fatto riferimento all’F-35 come a un “mostro” creato dal Pentagono.

Più recentemente, a seguito di diversi tristi rapporti del Government Accountability Office sulle prestazioni del velivolo da combattimento, un’udienza di quasi due ore a Capitol Hill ha evidenziato i suoi problemi di motore come una caratteristica particolarmente problematica. Ma queste critiche non devono sorprendere poiché risalgono al mandato del defunto senatore John McCain come presidente della commissione per i servizi armati del Senato, quando tra le molteplici critiche ha sottolineato che “il record di prestazioni del programma F-35 è stato sia uno scandalo che una tragedia per quanto riguarda i costi, i tempi e le prestazioni”.

Sedici anni dopo il suo primo volo, il numero di difetti di fabbrica segnalati è rimasto relativamente consistente, con nuovi difetti che continuano ad essere scoperti man mano che quelli vecchi vengono lentamente risolti, lasciando la cifra a circa 800 alla fine del 2022.

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