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Fincantieri Stati Uniti

Che cosa farà Fincantieri negli Stati Uniti grazie a Cdp e Intesa Sanpaolo

A Miami Fincantieri ha iniziato la costruzione del terminal crociere Msc: sarà il più grande degli Stati Uniti. L'opera prevede un investimento di 350 milioni di euro finanziato da Intesa Sanpaolo e Cdp a favore di Msc

 

È iniziata ieri con la “posa della prima pietra” la costruzione del nuovo Terminal di Msc Crociere a Miami.

L’opera, realizzata da Fincantieri Infrastructure, sarà “il terminal più grande e all’avanguardia degli Stati Uniti e uno dei principali su scala internazionale e potrà ospitare contemporaneamente fino a tre navi di nuova generazione e a ridotto impatto ambientale, come le future navi a gas naturale liquefatto (Gnl) di Msc Crociere destinate ad entrare in servizio nei prossimi mesi, movimentando fino a 36.000 passeggeri al giorno”. Lo annuncia una nota congiunta di Fincantieri e Msc.

La nuova infrastruttura prevede un investimento di circa 350 milioni. Il finanziamento dell’operazione, “nell’ottica del rilievo strategico del progetto per l’economia italiana e del supporto all’export”, è stato emesso da Intesa Sanpaolo e Cdp a favore di Msc. Il prestito è garantito da Sace, con il contributo di Simest.

Tutti i dettagli.

IL NUOVO TERMINAL MSC

Fincantieri, attraverso la propria controllata Fincantieri Infrastructure, progetterà e realizzerà per MSC Crociere un nuovo terminal nella parte est del porto situato nella Biscayne Bay a Miami.

Progettato dallo studio Arquitectonica, il nuovo terminal avrà un corpo centrale multilivello alto quattro piani e sarà dotato di “soluzioni innovative ed ‘ecologicamente’ avanzate, tra cui la possibilità di alimentare le navi direttamente da terra con la corrente elettrica, riducendo così ulteriormente le emissioni”. Ovvero l’attacco per il cold ironing. (Qui l’approfondimento di Startmag sul progetto di Enel e Fincantieri sui porti).

Il terminal disporrà di aree per uffici, un parcheggio multipiano per 2.400 veicoli e prevede la costruzione di un nuovo collegamento stradale. In programma inoltre l’edificazione di due banchine, lunghe complessivamente circa 750 metri; una terza sarà costruita dalla contea di Miami-Dade.

L’ENTRATA IN SERVIZIO

Il progetto prevede infine la realizzazione della relativa infrastruttura costiera. Entrerà in servizio entro la fine del 2023.

IL COSTO DEL TERMINAL

La nuova infrastruttura crocieristica costerà circa 350 milioni di euro. “Rappresenta uno degli investimenti più importanti effettuati in anni recenti negli Stati Uniti da multinazionali a «matrice italiana»” sottolinea la nota di Fincantieri e Msc.

SOSTENUTO DA INTESA SANPAOLO E CDP

Per l’operazione da 350 milioni di euro entrano in gioco Cdp e Intesa Sanpaolo che hanno strutturato un finanziamento in favore di Msc, che consentirà a Fincantieri di realizzare l’infrastruttura. Il progetto è garantito da Sace. E ha visto l’intervento anche di Simest per la stabilizzazione del tasso e il contributo in conto interessi.

CONSOLIDATO IL RAPPORTO TRA MSC E FINCANTIERI

Questo progetto rafforza il rapporto tra Msc e Fincantieri già “consolidato nell’ultimo decennio”.

Come ricorda la nota “la Divisione crociere di Msc ha ordinato a Fincantieri ben otto navi – quattro per il brand MSC Cruises e quattro per il brando Explora Journeys –, per un valore complessivo che sfiora 6 miliardi di euro e con una ricaduta complessiva sull’economia italiani pari a circa 27 miliardi di euro. Al momento Msc ha in essere due opzioni per altre due navi Explora Journeys e non è esclusa la possibilità di ulteriori nuovi ordini per entrambi i brand”.

Senza dimenticare inoltre l’intesa raggiunta dalla divisione Crociere del Gruppo Msc, Fincantieri e Snam per una nave da crociera alimentata completamente a idrogeno.

IL COMMENTO DI BONO

Infine, “Il terminal di Miami è un biglietto da visita importante e noi contiamo di continuare a lavorare così, non solo con Msc e non solo nel campo dei terminal” ha commentato al Sole 24 Ore l’ad di Fincantieri Giuseppe Bono. “Abbiamo realizzato (con Webuild, ndr) il ponte di Genova e su, quella linea, vogliamo fare cose di alto livello. Nel caso del terminal ci siamo mossi per soddisfare i nostri clienti, perché sappiamo che questi, non solo a Miami ma nel mondo, avranno sempre più bisogno di simili infrastrutture. Io credo infatti che, a dispetto della situazione internazionale, il mercato delle crociere riprenderà e alla grande: finiranno la pandemia e le guerre e la gente vorrà ricominciare a vivere. Msc l’ha capito così bene che sta guardando anche agli aerei”. Il riferimento — sottolinea il Sole — è all’offerta avanzata dal gruppo marittimo Msc con Lufhtansa per Ita Airways.

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