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Ita

Chi si cuccherà Ita Airways fra Air France-Delta e Msc-Lufthansa?

Dopo quella di Lufthansa con Msc, il Mef avrebbe ricevuto altre due manifestazioni di interesse tra cui quella di Delta e Air France-Klm. Salgono a tre le cordate interessate a Ita

 

Per Ita Airways scendono in pista anche l’americana Delta e Air-France-Klm.

Con il sostegno di un fondo internazionale, Delta Airlines e Air France-Klm hanno espresso interesse per una partecipazione di maggioranza in Ita Airways, la nuova compagnia tricolore nata sulle ceneri di Alitalia. Lo riporta oggi La Repubblica, citando una fonte governativa. Il governo italiano ha ricevuto la manifestazione di interesse  in una lettera, lunga una pagina e mezza, vista dalla fonte, aggiunge il quotidiano.

La mossa arriva dopo la manifestazione d’interesse confezionata dalla tedesca Lufthansa con il gruppo marittimo italo-svizzero Msc. Secondo Repubblica, un’ulteriore manifestazione di interesse è arrivata da un altro fondo internazionale che è già investito in vettori low cost.

Lo scorso 11 febbraio il governo Draghi ha dato il via libera alla cessione della quota di maggioranza della compagnia nazionale con la pubblicazione del dpcm, pubblicato in Gazzetta il 2 marzo. Il Tesoro prevede di privatizzare Ita attraverso una vendita diretta o un’offerta pubblica mantenendo una partecipazione di minoranza e non di controllo in una prima fase, secondo il decreto.

Tutti i dettagli sui protagonisti della privatizzazione di Ita.

LA MANIFESTAZIONE DI INTERESSA DI LUFTHANSA E MSC

Lo scorso 24 gennaio sul tavolo del governo è atterrata la manifestazione di interesse per l’acquisto da parte del colosso marittimo Msc dell’italo-svizzero Gianluigi Aponte e della compagnia tedesca Lufthansa. “Secondo fonti autorevoli, Msc vuole avere la maggioranza, il 60% di Ita. Lufthansa prenderebbe il 20%, una quota analoga resterebbe al ministero dell’Economia. In una fase successiva il Mef potrebbe uscire dall’azionariato e i tedeschi peserebbero di più” segnalava a inizio marzo il Sole 24 Ore.

“Bisognerà capire l’impatto di eventuali proposte alternative a quella di Msc-Lufthansa che però mette sul tavolo tra gli 1,2 e 1,4 miliardi di euro per rilevare la maggioranza di Ita oltre a un piano industriale di sviluppo sul lato commerciale e su quello della connettività intercontinentale, charter e merci (punti presenti nel decreto di privatizzazione)” sottolineava l’altro ieri il Corriere.

Per ora, questa manifestazione d’interesse ha ricevuto uno stop alla richiesta di accesso esclusivo alla data room. Il Dpcm prevede infatti misure ferree per i pretendenti di Ita nel momento in cui vogliano accedere ai conti del vettore, ovvero solo chi “mostra una bozza seria di piano industriale, con una chiara offerta economica e di sviluppo”.

TRE CORDATE IN LIZZA PER IL VETTORE TRICOLARE

Quindi, secondo Repubblica, oltre alla cordata Lufthansa-Msc, punterebbero il controllo di Ita Airways anche Air France-Klm con Delta e un terzo player, ovvero un fondo internazionale  specializzato nelle low-cost.

LA POSIZIONE DI DELTA E AIR FRANCE-KLM SU ITA

Nel frattempo, Air France Klm e Delta non hanno commentato l’articolo di Repubblica limitandosi a rispondere di essere impegnate assieme a Virgin Atlantic “a promuovere legami più stretti” con la nuova compagnia italiana e a lavorare nella partnership commerciale di successo che le compagnie aeree hanno formato, riporta Reuters.

Queste compagnie, ricordano in una mail di risposta alla richiesta di commento, hanno attualmente un rapporto di codesharing e sono impegnate a lavorare con la nuova gestione di Ita per approfondire la collaborazione.

LE PROSSIME TAPPE

Infine, la settimana scorsa il Mef ha pubblicato il bando di gara per cercare due consulenti (advisor) per l’operazione, uno finanziario e l’altro legale. “La scelta sarà fatta entro domani” segnala Repubblica.

All’advisor finanziario spetta la valutazione della congruità e fondatezza delle manifestazioni di interesse. Invece l’advisor legale dovrà accertarsi che i compratori, prelevando Ita, non incorreranno a problemi di fronte alle Autorità Antitrust. “Sono le Autorità, nazionali ed europee, che valuteranno l’impatto dell’alleanza sulla concorrenza. Soprattutto l’advisor legale delineerà gli «accordi di governance» che il governo Draghi ha richiesto nel Dpcm del 2 marzo” specifica Repubblica.

Questi accordi stabiliranno infatti la governance di Ita Airways e quali saranno i diritti dei soci di minoranza. Dopo la privatizzazione, il Tesoro resterà socio di minoranza della compagnia aerea.

“Per il momento, la data room di Ita – che custodisce i documenti riservati della compagnia aerea in vendita – resta chiusa. Prima il ministero dovrà incaricare i due advisor. Una volta in campo, gli advisor valuteranno le tre manifestazioni d’interesse. A quel punto il ministero aprirà la data room ai soli candidati credibili” conclude il quotidiano.

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