Ci riprova Cnh Industrial, leader nei veicoli commerciali, macchine agricole, trattori e macchine per le costruzioni, a rivoluzionare il business.
Ma stavolta il gruppo includerà le sue attività di difesa e veicoli speciali nel piano per scorporare asset per accelerare il processo dopo i ritardi dovuti alla crisi del Covid-19. Lo ha riportato una fonte a Reuters mercoledì.
Cnh Industrial ha come principale azionista il gruppo Exor, la holding della famiglia italiana Agnelli, che ha rifiutato di commentare.
Nel 2019 il gruppo aveva annunciato infatti un piano di scissione in due e quotazione separata delle proprie attività di veicoli commerciali e bus (Iveco) e motori (Fpt), che producono margini più bassi, con l’obiettivo di incrementare la valutazione del gruppo e razionalizzarne le attività.
Inizialmente il piano prevedeva che i business difesa e veicoli speciali sarebbero stati separati dalle divisioni oggetto di spin-off. Sarebbero dunque rimasti all’interno di Cnh, insieme ai macchinari agricoli e a quelli per le costruzioni.
Ma l’emergere della crisi della pandemia globale di Covid-19 ha impedito a Cnh di completare l’intero piano nei tempi previsti, ovvero a inizio 2021.
Dunque ora il gruppo starebbe pensando di mantenere il business difesa e quello dei veicoli speciali all’interno di Iveco così da completare il piano nei tempi annunciati.
Nel frattempo, Cnh ha provato a cedere Iveco (ovvero il proprio business On-Highway) al cinese Faw ma le trattative sono state interrotte.
L’indiscrezione odierna di Reuters stimola il titolo Cnh Industrial che in Borsa sale dello 0,68% a quota 12,88 euro (ore 16). In un anno ha guadagnato il 120% circa.
Tutti i dettagli.
LA VENDITA SFUMATA DI IVECO AL CINESE FAW
Nei mesi scorsi Cnh ha tenuto colloqui con il cinese Faw Jiefang su una possibile vendita di Iveco, il più piccolo dei produttori di autocarri tradizionali europei, che compete con Volkswagen, Daimler e Volvo Group.
Ma i colloqui sono falliti a metà aprile a causa del disaccordo sulla valutazione degli asset e tra i timori che il governo italiano potesse fermare l’accordo.
LA SEPARAZIONE DEI SEGMENTI DI IVECO NEL PROGETTO INIZIALE
Con la cessione di Iveco, Cnh sperava di poter accelerare il processo di separazione delle attività off-Highway (Case Ih, New Holland agriculture, Steyr, Case, New Holland Construction, Astra, Magirus, Iveco defence Vehicles) e della parte stradale on-Highway (Iveco, Iveco Bus, Heuliez bus e Fpt industrial).
PRIMO TAVOLO CON GIORGETTI
Nel frattempo, ha preso il via la settimana scorsa al Mise il tavolo di confronto sul futuro di Iveco, con il ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti.
Giorgetti aveva accolto con favore il mancato perfezionamento degli accordi. In caso di vendita di Iveco a Faw Jiefang, il governo era pronto infatti ad esercitare il golden power. Ovvero il veto previsto per le operazioni su asset di interesse nazionale come è considerata la produzione di mezzi pesanti su gomma.
IVECO POTREBBE BENEFICIARE DELLE RISORSE DEL PNRR
Come riporta Milano Finanza, “dall’incontro della scorsa settimana Governo-sindacati focalizzato proprio su Iveco è emersa l’intenzione dell’esecutivo di sostenere il settore dei trasporti e delle attività automotive a cui verrebbero riservati 300 milioni di euro dei fondi del Recovery Plan. Tra le iniziative ci sono bus elettrici e investimenti per favorire l’utilizzo dell’idrogeno nei trasporti. Le risorse del Pnrr potrebbero beneficiare le attività di produzione di bus di Iveco che rappresentano il 20% del fatturato della business unit Commercial Vehicles e il 7,8% dei ricavi industriali del gruppo nel 2020”.
CNH RIPENSA A SCINDERE IL GRUPPO
Nonostante la vendita sfumata di Iveco, Cnh Industrial continua a perseguire il piano di scindere il gruppo ma con la possibilità di inserire i business difesa e veicoli speciali tra gli asset.
LE ATTIVITÀ RICOMPRESE NEL BUSINESS COMMERCIAL AND SPECIALTY VEHICLES
Come si legge sul sito del gruppo, il segmento commercial and specialty vehicles comprende la più ampia offerta di veicoli commerciali e comprende numerosi marchi rinomati: Iveco, Iveco Astra, Iveco Bus, Heuliez Bus, Magirus e Iveco Defence Vehicles.
Iveco Astra è specializzato in autocarri pesanti per le condizioni di lavoro più impegnative, come cantieri edili e minerari.
Iveco Bus offre una gamma completa di autobus e pullman, mentre il marchio Heuliez Bus è leader nel mercato francese degli autobus urbani.
Questo segmento comprende anche Magirus, il fornitore di attrezzature antincendio e di soccorso, e Iveco Defence Vehicles per applicazioni di difesa e protezione civile.
QUANTO PESA IL BUSINESS DIFESA E VEICOLI SPECIALI
Come ha sottolineato Reuters, Cnh non fornisce dati di vendita separati per le sue attività di difesa e veicoli speciali, ma alcuni analisti stimano che le loro vendite combinate ammontino a circa l’8% dei ricavi totali del gruppo, pari a 26 miliardi di dollari l’anno scorso.
CREAZIONE DI UNO SPIN-OFF
Cnh, con una capitalizzazione di mercato di circa 21,1 miliardi di dollari, ha affermato che ora continua a perseguire il suo piano di scorporazione delle sue attività di camion, autobus e motori, con l’obiettivo di completarlo all’inizio del 2022.
MANTENENDO I VEICOLI SPECIALI E IVECO DEFENCE
A differenza del progetto di due anni fa, stavolta il gruppo manterrebbe la difesa e i veicoli speciali nella divisione camion. In questo modo si semplificherebbe il processo di spin-off e lo velocizzerebbe, aiutando il gruppo a rispettare la scadenza.
“Hanno fatto parte di Iveco per decenni”, ha osservato la fonte a Reuters. Tra l’altro, così, dallo spin-off “verrebbero fuori due società più omogenee”, ha aggiunto.
PERCHÉ IVECO DEFENCE RESTEREBBE UNA SOCIETÀ AUTONOMA
La fonte spiega che Cnh è comunque orientata a mantenere Iveco Defence come società autonoma. Iveco Defence produce mezzi corazzati basati sulla piattaforma su cui vengono realizzati i veicoli speciali del gruppo.
Ciò, spiega, permetterebbe di sfilarla agevolmente qualora si rendesse necessario in futuro, in caso di vendita del nuovo gruppo che risulterà dallo spin-off. Ricordiamo che Cnh Industrial, insieme a Leonardo, controlla il consorzio Iveco-Oto Melara (Cio), capofila dell’industria nazionale negli armamenti terrestri.