Niente via libera da Biden alla fornitura di missili Atacms a Kiev.
“L’Ucraina sta lavorando per concordare la fornitura dei missili balistici Atacms” ha affermato Zelensky nel corso della sua visita a Washington, ripreso dal suo ufficio stampa. Il leader ucraino ha sottolineato che durante gli incontri che ha tenuto negli Stati Uniti “la mia voce è stata ascoltata”. ”
Da tempo Kiev chiede agli alleati americani i missili Atacms, che hanno un raggio di 300 km. Già dall’autunno del 2022 i funzionari ucraini sollecitavano la consegna dei sistemi missilistici tattici dell’esercito. Finora gli Stati Uniti non hanno fornito all’Ucraina il razzo tattico temendo un’escalation. Con questi missili, gli ucraini avrebbero teoricamente la capacità di colpire i principali centri urbani e basi militari russe.
“Abbiamo lavorato su questo problema per molto tempo e con molta forza. E tutto finirà come è successo con i caccia F-16”, ha concluso Zelensky.
Tutti i dettagli.
L’AMMINISTRAZIONE BIDEN STA VALUTAZIONE LA RICHIESTA DI KIEV
Le autorità di Kiev hanno chiesto da tempo agli Stati Uniti di inviare gli Atacms. La scorsa settimana il Wall Street Journal aveva rivelato gli Stati Uniti stavano valutando la consegna all’Ucraina del sistema missilistico a lungo raggio. L’amministrazione Biden, in ogni caso, deve ancora approvare un eventuale trasferimento.
Al momento l’amministrazione Usa non ha approvato la fornitura di missili Atacms all’Ucraina, nel quadro della guerra con la Russia. Lo ha detto il consigliere per la sicurezza nazionale Usa, Jake Sullivan, durante un briefing con la stampa il 21 settembre. “Questa ipotesi è ancora sul tavolo: in ogni caso, stiamo lavorando per dare a Kiev tutto ciò di cui ha bisogno”, ha precisato.
Sullivan ha spiegato che il nuovo pacchetto di aiuti militari servirà soprattutto a rafforzare le difese aeree dell’Ucraina in visita “di quello che si preannuncia un inverno difficile, all’insegna di rinnovati attacchi russi contro le infrastrutture critiche dell’Ucraina per provare a privare persone innocenti di necessità come il riscaldamento e l’elettricità”.
NESSUN MISSILE ATACMS PRODOTTO DA LOCKHEED MARTIN
Atacms è un missile guidato a lungo raggio che offre ai comandanti operativi la potenza di fuoco immediata per vincere la battaglia profonda, spiega il produttore Lockheed Martin sul suo sito. Ogni missile Atacms è confezionato in un pod di lancio simile a Mlrs ed è sparato dalla famiglia di lanciatori Mlrs.
Il missile è stato sviluppato negli anni ’80 per distruggere obiettivi sovietici di alto valore in profondità dietro le linee nemiche, spiegava l’anno scorso il New York Times.
Poiché Atacms è l’arma da fuoco di superficie a più lungo raggio dell’esercito americano, è tradizionalmente utilizzata in missioni approvate da generali a tre stelle per gli obiettivi con la massima priorità su un campo di battaglia. Gli ufficiali di grado inferiore possono lanciare razzi guidati secondo necessità in combattimento, aggiunge il Times.
IN DUE VERSIONI
Oggi il Pentagono ha due versioni dell’Atacms nel suo inventario: l’arma a grappolo e una che trasporta una singola carica esplosiva.
UTILIZZATI IN DESERT STORM
Gli Stati Uniti li hanno già usati in combattimento. Sempre il Times ricordava che le forze armate statunitensi hanno sparato circa 30 Atacms nel 1991 durante l’operazione Desert Storm, secondo i registri del governo. In quel caso, hanno colpito i lanciamissili balistici a medio raggio dell’Iraq e i siti missilistici terra-aria.
LE CONSEGUENZE
Un portavoce della Lockheed Martin ha affermato che la società ha costruito fino ad oggi 60.000 GMLRS e 4.000 Atacms, alcuni dei quali venduti ad alleati stranieri.
I nuovi razzi permetterebbero all’Ucraina di colpire più in profondità la Crimea per prendere di mira i punti di lancio dei droni iraniani russi, cosa che attualmente non può fare.
Come sottolineava un anno fa il New York Times, la Casa Bianca teme che l’Ucraina possa usare il missile a lungo raggio per colpire obiettivi nelle profondità della Russia. All’interno dell’amministrazione Biden c’è anche la preoccupazione che fornire le armi Atacms a lungo raggio oltrepasserebbe una linea rossa agli occhi di Mosca, il che vedrebbe gli Stati Uniti diventare “una parte diretta del conflitto”.
Da tempo il Cremlino ha avvertito che la fornitura di missili a lungo raggio costituirebbe una linea rossa, sebbene gli Stati Uniti e i loro alleati abbiano già fornito altre armi ritenute da Mosca “linea rossa” senza provocare una grave escalation da parte della Russia, ricordava la scorsa settimana Axios.