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Visore Apple Metaverso Apple Car

Apple Car resta (ancora) nel garage. E non si guiderà più da sola

L'auto di Cupertino non sfreccerà in strada nemmeno nel 2026. Il CdA dell'azienda da 3mila miliardi di dollari avrebbe ottenuto da Tim Cook rassicurazioni sull'uscita: l'Apple Car debutterà nel 2028 e, per essere puntuale, dovrà accontentarsi di avere a bordo Adas di livello 2+. Insomma, conserverà il volante

Chissà se i numeri del Vision Pro, il visore di realtà mista di Apple (i cui preordini negli Usa si aggirerebbero tra le 160 mila e le 180 mila unità) permetteranno a Cupertino di far passare in sordina l’ennesimo rinvio dell’Apple Car, la prima auto elettrica dell’azienda da 3.000 miliardi di dollari di capitalizzazione di mercato.

I PROGETTI IN BALLO

Si tratta di due oggetti molto diversi eppure in qualche modo simili, se si considera che rappresentano entrambi la prima volta di Apple in un settore che le è ancora sconosciuto. A volersi lanciare in altri parallelismi, potremmo dire che il mercato dei visori risulta asfittico tanto quanto quello delle auto elettriche, in piena bolla un po’ ovunque. Mentre il metaverso sembra aver chiuso i propri virtuali battenti, però, le auto alla spina continuano a essere tra i mezzi più quotati per la mobilità del futuro.

Di Apple Car si parla dall’ormai lontano 2015, quando le vetture alla spina non sembravano ancora l’affarone commerciale in cui fosse necessario buttarsi a capofitto. Il progetto, nome in codice Project Titan dopo qualche anno e diversi rinvii era stato ufficialmente rimandato al 2026, praticamente “dopo domani” per una azienda così dinamica.

APPLE CAR RALLENTA, MA IL CDA ACCELERA

Per questo, secondo indiscrezioni di stampa che arrivano dagli States, il consiglio di amministrazione della Apple sarebbe sempre più insofferente e avrebbe sollecitato il ceo dell’azienda, Tim Cook, a spiegare una volta per tutti se l’Apple Car esiste ancora (in tal caso definirne una roadmap credibile) oppure se il progetto debba essere ritenuto cestinato.

Pare impossibile, eppure, dell’auto di cui si parla dal 2015 non esiste nemmeno un bozzetto. E forse è un bene, dato che nel frattempo i gusti degli automobilisti sono cambiati e le fogge delle vetture continuano a mutare. Come varia, indubbiamente, anche la tecnologia che Cupertino mira a utilizzare per la sua prima vettura.

L’APPLE CAR MANTIENE IL VOLANTE

Considerate infatti le difficoltà riscontrate nel periglioso settore della guida autonoma, Apple ha preso la saggia decisione di mitigare gli annunci iniziali, che volevano la sua futuristica vettura priva di volante e pedali.

L’Apple Car fornirà con ogni probabilità una guida assistita di livello 2+ (sistemi che permettono al conducente di riposare sia le gambe che le braccia), la medesima di Tesla, per capirci, che dunque potrebbe diventare la diretta concorrente. L’obiettivo di Cupertino, stante le pressioni del CdA, è di abbassare le aspettative tecnologiche per accelerarne lo sviluppo e il debutto. Secondo i soliti rumors, ora l’Apple Car sarebbe prevista per il 2028.

Resta comunque nel cassetto un piano B che scatterebbe per non buttar via studi e investimenti fatti finora: se l’Apple Car non dovesse concretizzarsi mai, Cupertino venderebbe la propria tecnologia ai costruttori che si stanno affacciando nel settore delle vetture a guida assistita.

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