Skip to content

Biden

La mossa di Biden contro i software cinesi nelle auto

L'amministrazione Biden vuole vietare l'uso di software cinesi nelle automobili, temendo che Pechino possa sfruttarli per raccogliere informazioni sensibili.

L’amministrazione di Joe Biden ha presentato una norma per impedire l’utilizzo di software sviluppati in Cina nei veicoli “connessi” in circolazione negli Stati Uniti: il divieto si applica alle automobili, ai camion e agli autobus ma non ai mezzi agricoli e ai macchinari minerari.

PERCHÉ I SOFTWARE CINESI PER AUTO SONO RISCHIOSI?

La decisione è stata giustificata con la tutela della sicurezza nazionale, ossia per impedire alle agenzie di intelligence cinesi di raccogliere informazioni sugli spostamenti dei cittadini americani o di sfruttare le automobili per accedere alla rete elettrica o ad altre infrastrutture sensibili.

Come ha scritto il New York Times, sono motivazioni simili a quelle che hanno portato alla messa al bando delle apparecchiature di Huawei dalle reti di telecomunicazioni e all’indagine sulle gru cinesi presenti nei porti americani. Il Congresso, inoltre, ha approvato una legge che obbliga TikTok a distaccarsi dalla società madre, la cinese ByteDance, o la piattaforma verrà bloccata.

Nei mesi scorsi l’amministrazione Biden ha annunciato una serie di dazi sulle importazioni provenienti dalla Cina, inclusa una tariffa del 100 per cento sui veicoli elettrici.

COSA HA DETTO IL CONSIGLIERE ALLA SICUREZZA NAZIONALE

Jake Sullivan, il consigliere per la sicurezza nazionale di Biden, ha spiegato che i software per auto “raccolgono grandi quantità di informazioni sugli automobilisti”. Sono inoltre connessi costantemente con i dispositivi elettronici del guidatore, con le altre connected cars e con una serie di infrastrutture stradali e non solo. “Per questo motivo”, ha aggiunto Sullivan, “i veicoli connessi e la tecnologia che utilizzano comportano nuove vulnerabilità e minacce, soprattutto nel caso di veicoli o componenti sviluppati nella Repubblica popolare cinese”.

IL CASO VOLT TYPHOON

Il consigliere ha menzionato il caso Volt Typhoon, che gli Stati Uniti considerano un’azione di cyber-warfare da parte della Cina per penetrare nelle infrastrutture americane – come le reti elettriche o i sistemi di distribuzione dell’acqua – e manometterle.

DEMOCRATICI E REPUBBLICANI CONCORDANO

Il contrasto delle minacce cinesi, reali o percepite, è uno dei pochi temi su cui il Partito democratico e quello repubblicano sono d’accordo, ricorda il New York Times.

Torna su