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Air France Klm Compagnie Aeree

American Airlines, Air France, Lufthansa, Alitalia e non solo, come decollano aiuti e prestiti di Stato

Non solo American Airlines, Delta, Air France, Lufhtansa, Alitalia, Ryanair e non solo: prestiti e aiuti di Stato alle compagnie aeree per il lockdown da Covid-19

 

Il lockdown imposto dalla pandemia da Covid-19 ha messo in ginocchio anche le compagnie aeree, costrette a lasciare a terra i loro velivoli e a cancellare tutti i voli programmati. Una crisi che ha portato numerosi governi a mettere le mani al portafoglio per aiutare le aziende del settore.

L’Italia ha nazionalizzato Alitalia, in crisi (in realtà) da ormai diversi anni e la Germania ha allestito un pacchetto da 9 miliardi per aiutare Lufthansa (in cambio di un ingresso nell’azionariato). EasyJet e Ryanair hanno fatto ricorso, invece, ad un prestito da 600 milioni di sterline. La Francia prevede fino a 15 miliardi per le compagnie in difficoltà, mentre gli Usa sono pronti a stanziare oltre 50 miliardi. Tutti i dettagli.

GLI USA STANZIANO OLTRE 50 MILIARDI

Partiamo da oltre oceano. Sono gli Usa, infatti, ad aver messo sul piatto il pacchetto di aiuti alle aviolinee nazionali più cospicuo: fino a 53,7 miliardi di euro. Ad usufruirne saranno le big, quali American Airlines, Delta Air Lines e United Airlines, ma anche le compagnie aeree più piccole: JetBlue, Alaska Air, Allegiant, Frontier, Hawaiian e SkyWest.

Secondo il Sole 24 Ore, American riceverà 5,8 miliardi: 4,1 miliardi sotto forma di grant, di sovvenzioni, e 1,7 miliardi come prestito. La compagnia avrebbe intenzione di chiedere ulteriori 4,75 miliardi in prestiti da altri capitoli delle legge di soccorso anti-coronavirus.

LA FRANCIA METTE SUL PIATTO 15 MILIARDI

Anche la Francia mette mano al portafogli per aiutare le compagnie aeree. Secondo quanto annunciato oggi dal ministro dell’Economia, Bruno Le Maire, Parigi ha optato per “uno sforzo complessivo di 15 miliardi di euro”.

“Dichiariamo lo stato di emergenza per salvare la nostra industria aeronautica e consentirle di essere più competitiva” e “più decarbonizzata”, ha affermato il ministro. Un messaggio anche ad Air France, dunque

7 miliardi, con l’avallo dell’Ue, andranno ad Air France-KLM. Anche l’Olanda è pronta stanziare aiuti sostanziosi.

GERMANIA: 9 MILIARDI PER LUFTHNSA

Il governo tedesco è pronto ad aiutare Lufthansa: la Merkel ha architettato un pacchetto da 9 miliardi per la compagnia aerea tedesca, che nel primo trimestre 2020 ha registrato una perdita netta di 2,1 miliardi di euro.

Lo Stato entrerà nel capitale e sarà primo azionista con una quota del 20% (con possibilità di portarsi poi al 25%). Il Fondo di stabilizzazione acquisirà partecipazioni fino a 5,7 miliardi, di cui 4,7 classificati come patrimonio netto. Inoltre sottoscriverà azioni a titolo di aumento di capitale al fine di costituire una quota del 20% del capitale azionario. Il contributo in contanti ammonterà a circa 300 milioni. 3 miliardi dovrebbero arrivare nelle casse di Lufthansa in forma di prestiti dalla banca pubblica Kfw (alla cifra partecipano anche banche private per 600 milioni di euro).

Tutto, però, è ancora da decidere (Lufthansa è ancora indecisa se accettare o meno gli aiuti per via delle condizioni imposte dall’Ue).

LA SVIZZERA METTE IN CAMPO 1,8 MILIARDI

E sempre restando su Lufthansa, la Svizzera destina 1,2 miliardi di euro per aiutare Swiss (che fa parte del gruppo tedesco) e la compagnia Edelweiss.

LA NAZIONALIZZAZIONE DI ALITALIA

In piena pandemia, l’Italia ha deciso invece di nazionalizzare Alitalia, ex compagnia di bandiera. Con il decreto rilancio, il ministero dell’Economia ha stanziato complessivi 3 miliardi per il 2020 per far ridecollare la compagnia con la nascita di una newco. Il denaro si somma ai 350 milioni del decreto Cura Italia e ai vecchi aiuti.

EASYJET E RYANAIR HANNO OTTENUTO UN PRESTITO

Le low cost EasyJet e Ryanair, invece, hanno fatto ricorso ad un prestito.

Le due compagnie hanno ricevuto un prestito da 600 milioni di sterline ciascuna dal ministero del Tesoro e dalla Banca di Inghilterra. Il denaro è stato preso dal fondo di emergenza contro il Coronavirus.

LA CRISI DI BRITISH AIRWAYS

Situazione ben diversa per British Airways che in assenza di aiuti statali senza condizioni da parte del Governo inglese, ora minaccia di tagliare 12 mila dei suoi 42 mila dipendenti. La società britannica è già in trattative per concordare il licenziamento di oltre 1.130 piloti con il Balpa, l’associazione sindacale del settore.

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