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Ecco come lo Stato in Germania salverà Lufthansa

Tutti i dettagli sul piano del governo in Germania per entrare nella compagnia Lufthansa

 

Il gruppo Lufthansa, che include anche Swiss Air, Austrian Airlines, Brussels Airlines, Eurowings e l’italiana Air Dolomiti, verrà salvato grazie ad un intervento dello Stato tedesco, che entra (dopo vent’anni dalla privatizzazione) nell’azionariato della compagnia, quale primo azionista.

Sarà, promette però il governo, una partecipazione silente, ma da Bruxelles arrivano le prime richieste per approvare il pacchetto (mentre Bruxelles reso noto la classifica degli aiuti di Stato dei Paesi Ue che hanno avuto l’ok della Commissione e in testa c’è proprio la Germania.

I NUMERI DEL SALVATAGGIO

Partiamo dai fatti. Nelle scorse ore, il fondo di stabilizzazione economica tedesco ha approvato il pacchetto di aiuti da 9 miliardi di euro per il salvataggio di Lufthansa. Lo Stato entrerà nel capitale e sarà primo azionista con una quota del 20% (con possibilità di portarsi poi al 25%).

In particolare, il Fondo di stabilizzazione acquisirà partecipazioni fino a 5,7 miliardi, di cui 4,7 classificati come patrimonio netto. Inoltre sottoscriverà azioni a titolo di aumento di capitale al fine di costituire una quota del 20% del capitale azionario. Il contributo in contanti ammonterà a circa 300 milioni. 3 miliardi dovrebbero arrivare nelle casse di Lufthansa in forma di prestiti dalla banca pubblica Kfw (alla cifra partecipano anche banche private per 600 milioni di euro).

STATO PRIMO AZIONISTA

La nuova partecipazione farà dello Stato tedesco il primo azionista del gruppo Lufthansa, davanti all’industriale tedesco Heinz Hermann Thiele, che proprio nelle scorse settimane aveva aumentato la sua partecipazione dal 5,29% al 10,01%. il 3% delle azioni di Lufthansa sono in mano alla francese Amundi Asset Management SA.

PARTECIPAZIONE SILENTE

Nonostante il governo sia il primo azionista, il ministro dell’economia Peter Altmaier (Cdu), conferma quanto già dichiarato dalla compagnia: la partecipazione sarà silente e lo Stato non interferirà nelle singole decisioni operative del gruppo.

“Lo Stato non è un buon imprenditore”, ha detto il ministro.

FINO A 100MILA NUOVI POSTI DI LAVORO

E sempre il ministro Altmaier ha dichiarato in una intervista rilasciata a ZDF che il pacchetto potrebbe tutelare oltre 100.000 posti di lavoro.

Numeri che dovrebbero giustificare un intervento straordinario che il Ministro continua a difendere dalle critiche: è il salvataggio più importante (che coinvolge direttamente il governo Merkel) nel post pandemia.

AIUTO CON SCADENZA?

Oltre ad essere silente, la partecipazione, scrive Handelsblatt, ha anche una data di scadenza. Il Fondo di stabilizzazione si impegna a vendere tutte le sue azioni entro il 31 dicembre 2023, al prezzo di mercato, purché rientri di tutto l’investimento fatto.

IN ATTESA DELLA COMMISSIONE UE

Gli aiuti concessi dallo Stato tedesco, però, dovranno superare le trattative con la Commissione Ue, che vorrebbe subordinare il via libera al pacchetto di aiuti di 9 miliardi di euro ad alcune condizioni. Bruxelles starebbe pianificando, infatti, di prendere i diritti di decollo e di atterraggio nelle sedi principali di Francoforte e Monaco di Baviera.

MERKEL CONTRARIA A CONDIZIONI UE

Condizioni, però, che non sembrano piacere alla cancelliera Angela Merkel, che si dice dubbiosa sulle proposte della Commissione Ue e promette che “sarà una battaglia dura”, secondo quanto ha riferito un partecipante alla riunione della Cdu alla Dpa.

BOUFFIER CONTRO UE

A dissentire è anche Volkier Bouffier, governatore dell’Assia. “Dobbiamo fare tutto il possibile per garantire che l’importante hub del traffico aereo internazionale di Francoforte non sia limitato”, ha detto Bouffier a Handelsblatt. In questo contesto, le richieste della Commissione europea sono “inadeguate e dannose per la posizione aerea della Germania”.

“Sono contento che la Cancelliera la pensi allo stesso modo e che combattiamo insieme”.

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