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Atr

Airbus e Leonardo (con Italia e Francia) brindano agli Atr comprati dalla Cina

All'incontro bilaterale Xi Jinping e Giorgia Meloni plaudono l’accordo per la vendita in Cina di almeno 250 aerei Atr prodotti a Pomigliano d’Arco. A inizio mese le autorità cinesi per l'aviazione civile hanno approvato la certificazione per il turboelica regionale Atr 42-600 prodotto dal consorzio franco-italiano (Leonardo e Airbus).

 

Il produttore franco-italiano Atr entra in Cina.

“Poche ore prima del bilaterale, Pechino ha dato il via libera all’acquisto entro il 2035 di almeno 250 aerei Atr, di proprietà italo-francese (Leonardo e Airbus). La trattativa ha portato via 36 mesi di negoziazioni. Meloni ringrazia il cinese, Xi indica l’affare come un esempio di «collaborazione» possibile” scrive Repubblica.

“Si tratta del velivolo a turboelica 42 600 prodotto negli stabilimenti di Pomigliano d’Arco”, specifica il Sole 24 Ore. Un accordo che a Palazzo Chigi definiscono «una pietra miliare dell’accesso al mercato cinese».

A inizio mese la Cina ha certificato il turboelica regionale ATR 42-600. Lo ha annunciato l’8 novembre il consorzio paritetico Atr (Leonardo e Airbus) in una nota tanto attesa.

La decisione del regolatore cinese CAAC consentirà infatti ad Atr di rientrare nel mercato cinese con un ordine fermo da parte di un cliente sconosciuto per tre degli ultimi modelli di cabina di pilotaggio elettronica dei suoi aerei regionali a corto raggio, specifica il produttore franco-italiano.

Per il governo Meloni l’obiettivo è ora rilanciare i rapporti con la Cina, a partire dall’export del made in Italy.

E al mercato cinese sta guardando proprio il colosso italiano della difesa e aerospazio Leonardo. Ad oggi, il gruppo ex Finmeccanica ha venduto più di 200 elicotteri civili Leonardo di vario tipo ad operatori cinesi per una vasta serie di servizi sia commerciali che pubblici.

Tutti i dettagli.

L’INCONTRO TRA XI JINPING E GIORGIA MELONI A BALI

La Cina è pronta a rafforzare il coordinamento con l’Italia nei principali organismi multilaterali, approfondire solidarietà e cooperazione, nonché a collaborare per affrontare le principali problematiche del panorama globale. Lo ha dichiarato il presidente Xi Jinping al termine di un colloquio avuto ieri con il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, a margine del G20 tenuto a Bali, in Indonesia, riporta Agenzia Nova. Cina e Italia dovrebbero portare avanti la loro “tradizionale amicizia, comprendere e sostenere gli interessi fondamentali e le preoccupazioni l’una dell’altra, e cercare un terreno comune mettendo da parte le differenze”, ha detto Xi. La Cina è disposta ad incrementare le importazioni dall’Italia e auspica che i due Paesi facciano buon uso dei meccanismi di dialogo in vari settori, ha aggiunto il leader del Dragone.

Ed è alla luce di questo rinnovato clima tra i due paesi che si inserisce la notizia della vendita di circa 250 velivoli Atr 42-600 in Cina.

LA CERTIFICAZIONE CINESE

A inizio novembre la Civil Aviation Administration of China (CAAC) ha convalidato la certificazione per l’Atr 42-600. “Il produttore di turboelica ATR ha aspettato sei anni per ottenere la certificazione dell’ATR 42-600 in Cina. Aveva richiesto la certificazione per la prima volta nel 2016. Questo passaggio chiave consente al produttore di aeromobili franco-italiano (50/50 tra Airbus e Leonardo) di entrare nuovamente nel mercato cinese con un ordine fermo da un cliente non reso noto per tre aereomobili. ATR aveva già ottenuto la certificazione per la gamma ATR 72 e 42-500” ricorda La Tribune.

GLI ORDINI DAL 2017

Nel settembre 2017, Atr aveva firmato due lettere di intenti con Shaanxi Tianju Investment Group (per dieci ATR 42-600) e Xuzhou Hantong Airlines Co (per tre ATR 42-600), che finora non sono mai stati convertiti in ordini.

COME ATR GUARDA ALLA CINA

“Ricevere la convalida del certificato di tipo ATR 42-600 da parte del CAAC, insieme a un ordine fermo, è un risultato importante che segna la reintroduzione dei turboelica ATR in Cina” ha commentato Nathalie Tarnaud Laude, amministratore delegato di Atr.

“La Cina è un Paese così vasto, con un enorme potenziale”. Per Nathalie Tarnaud Laude, questo mercato potrebbe finalmente diventare un jackpot concreto in termini di raccolta ordini. Inoltre, Atr potrebbe dover investire in un’infrastruttura di supporto destinata alle compagnie cinesi (formazione, pezzi di ricambio, qualificazione di uno o più operatori che potrebbero fare la manutenzione dell’aeromobile in loco).

Secondo il consorzio con sede a Tolosa gli aerei regionali con meno di 100 posti rappresentano solo il 2,5% della flotta cinese, rispetto a una media mondiale del 25%. Il produttore franco-italiano aveva una piccola presenza con solo cinque velivoli 72-500 nella remota regione dello Xinjiang fino al 2010, ma da allora è stata assente dal più grande mercato interno del mondo ricorda Reuters.

Ora Atr stima la domanda di 2.450 turboelica regionali nei prossimi 20 anni, di cui 280 in Cina, superando il Nord America.

IL LAVORO A POMIGLIANO D’ARCO

E l’accordo si tradurrà in lavoro per lo stabilimento di Leonardo a Pomigliano D’Arco in Campania (sito della divisione Aerostrutture di Leonardo, fortemente impattata negli ultimi due anni dalla crisi Covid).

Il consorzio Atr realizza velivoli da 50 posti (ATR 42) e da 68-78 posti (ATR 72). Per entrambe le versioni Leonardo produce l’intera fusoliera a Pomigliano D’Arco e gli impennaggi, interamente realizzati in materiale composito (Foggia).

ELICOTTERI ITALIANI SPRINTANO NEGLI EXPO CINESI

Ma oltre Atr, Leonardo guarda alla Cina anche per la sua divisione elicotteri.

Come ha titolato oggi China Daily, l'”Expo rilancia il business degli elicotteri italiani”. Leonardo ha effettuato investimenti significativi in ​​Cina attraverso la sua divisione elicotteri e ha esplorato a fondo il potenziale del mercato cinese da quando ha partecipato al primo China International Import Expo (CIIE) a Shanghai nel 2018, ricostruisce la testata cinese.

Quattro anni fa, l’azienda ha presentato il suo elicottero bimotore super-medio AW189 durante il primo CIIE e, successivamente, Leonardo ha firmato contratti di vendita con partner cinesi locali per otto elicotteri AW189.

LA PRESENZA DI LEONARDO IN CINA

Proprio quest’estate l’azienda cinese CITIC Offshore Helicopter Company (COHC) ha ordinato a Leonardo quattro elicotteri AW139 per supporto all’industria energetica. L’acquisizione porterà la flotta di elicotteri Leonardo di COHC a 10 unità con 8 AW139, 1 AW169 e 1 AW109 Power.

Inoltre, sempre a luglio l’azienda guidata da Alessandro Profumo ha comunicato che la Xiangjiang General Aviation Development Company ha firmato in Cina un contratto per l’acquisizione di un elicottero AW139 e di un AW109 Trekker.

I due contratti seguono l’ordine di 2 AW189 da parte della Polizia di Pechino nel novembre 2021 e di 6 AW189 da parte del servizio di recupero e salvataggio del Ministero dei Trasporti annunciato nel marzo 2022.

Ad oggi, il gruppo ex Finmeccanica ha venduto più di 200 elicotteri civili Leonardo di vario tipo ad operatori cinesi per una vasta serie di servizi sia commerciali che pubblici.

Questi ordini confermano “la leadership mondiale di Leonardo nella categoria di riferimento dell’AW139 e rafforza la posizione dell’Azienda nella regione Asia-Pacifico e nel segmento di mercato Oil&Gas” spiegava una nota del gruppo. Leonardo ha già consegnato oltre 40 elicotteri AW139 a diversi operatori cinesi, confermandosi leader nel mercato del trasporto offshore, dell’elisoccorso, del trasporto VIP e della pubblica sicurezza nel paese.

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