Smart city e smart economy: vale a dire innanzitutto quanto spirito di innovazione c’è in una città, quanta imprenditorialità, ricerca e brevetti, produttività, flessibilità del lavoro, radicamento internazionale, capacità di trasformare. In questo contesto un posto fondamentale è occupato dall’innovazione tecnologica e dall’ICT. L’integrazione del sistema privato con quello pubblico è il punto nevralgico di una smart city fondata sulla smart economy.

Smart city e smart people: un punto irrinunciabile per la smart city è riuscire a far sentire i cittadini all’interno di questo processo di cambiamento. Valorizzando il capitale umano, accrescendone la capacità professionale, l’apertura mentale, il cosmopolitismo. Con la partecipazione dei cittadini alla vita pubblica, anche grazie a nuovi servizi messi a disposizione.
Smart city e smart governance: un binomio fondato su un’amministrazione che ha una visione strategica dello sviluppo, che promuove una sensibilizzazione presso i cittadini per l’utilizzo di nuove tecnologie per abbreviare i processi amministrativi.
Smart city e smart mobility: la mobilità da sempre è uno dei punti più problematici per il governo di una città. Dalla sinergia tra le infrastrutture e l’ICT, o la mobilità e l’ICT posono nascere nuovi modi di vivere la mobilità. Informazioni, fruibilità dei centri storici, favorire lo spostamento su mezzi privati a impatto zero, piste ciclabili, miglior uso dei mezzi pubblici sono elementi che favoriscono una smart city e una smart mobility.