Smart city, cosa significa? L’innovazione tecnologica cambia quasi tutti i paradigmi che conosciamo. Sta cambiano radicalmente anche gli spazi urbani e di vita. Qual’è la più grande sfida che attende le nostre città? Diventare human-friendly, capace di interpretare le necessità di chi le vive e rispondere alle stesse con servizi che, grazie alle innovazioni tecnologiche, ma alla social innovation, diventano sempre più intelligenti. Questo sono le Smart City.

Smart city significa anche realizzare una città attraverso reti e infrastrutture, che stanno già modificando la nostra idea di urbanizzazione; l’efficienza, non solo economica, nelle nostre città migliorerà notevolmente. L’energia sarà prodotta, immagazzinata ed utilizzata rispondendo alle effettive necessità della città e dei suoi abitanti. Il paradigma di mobilità al quale siamo abituati (primaria fonte di stress secondo tutti gli studi epidemiologici e sociologici) diventerà più “human-friendly”.
L’ambiente urbano sarà più salubre e piacevole grazie alle tecnologie cleantech. Naturalmente ognuna di queste tecnologie richiederà una infrastruttura di comunicazione dedicata. Le reti di dati dovranno rispondere ad esigenze sempre crescenti. Ma come coniugare questa idea di città con le necessità impellenti di chi amministra? Come riqualificare periferie spesso “scucite” dai centri storici (secondo la definizione di Renzo Piano)? E come mettere al servizio delle future smart city peculiarità, specificità e potenzialità degli oltre 8.000 comuni italiani, mettendoli in condizione di competere con le città del mondo? Qual’è, insomma, la via italiana alle Smart City? Ce ne occuperemo con testimonianze, ascoltando la voce dei protagonisti del settore nelle prossime settimane.