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Corea del Sud 2017, nasce Songdo la smart city che lascerà tutti senza fiato

Smart City: tutti ne parlano, ma nessuno le abita, anzi nessuno ne conosce una. Però tutti, gli aministratori locali, i politici, gli uomini delle istituzioni ripetono questo mantra che assomiglia ad altri nel suo uso (e consumo) come green economy o innovazione.

Ma vogliamo vedere quale può essere una declinazione vera di smart city? Partiamo da un esempio, futuristico (che non è l’unico modo di declinare una smart city): andiamo a 60 km da Seul a Songdo. La Corea del Sud ha avuto storicamente un rapporto stretto con l’alta tecnologia e per questo pensare e progettare, come stanno facendo liggiù, una smart city non dovrebbe essere qualcosa lontano dalla mentalità dei coreani, ma non solo.

Il progetto è un progetto internazionale e costituisce il più grande esperimento di ubiquitous computing city del mondo con sensori sparsi in tutta la città, nelle abitazioni private, lungo la rete elettrica. Il progetto è capeggiato dalla newyorkese Gale International e costerà la bellezza di 35 miliardi di dollari, come possiamo leggere sul sito ufficiale della Songdo International Business District. Il progetto punta a fare di questa immaginifica città-polo un hub di attrazione per tutto il business del Nord Est Asia.

Questo polo-hub cittadino verrà gestito dalle informazioni, saranno queste ultime il “potere sovrano” pre costituito della smart city sudcoreana che punta a diventare un esempio di città-regione-punto di riferimento di un’area. Automazioni, informazioni, big data governeranno la città avvenieristica di Songdo. Per esempio telelcamere che registrano la presenza di pedoni e regolano l’accensione della luce pubblica solo quando serve; dispositivi radio sulle targhe delle automobili per dare dati in tempo reale sul traffico. E poi una rete elettrica che può comunicare (grazie all’aiuto di internet of things) con gli elettrodomestici per regolare i consumi e ridurre gli sprechi. Impronte digitali al posto delle vecchie serrature; applicazioni mobili dislocate negli spazi pubblici.

Songdo sarà a basso impatto ambientale, userà gas naturale, emetterà due terzi di gas serra in meno, utilizzerà poca elettricità e poca acqua, ogni palazzo sarà dotato di sistema di riciclo interno delle acque di scolo; avrà più di un parco e canali sul fiume che richiamano qualche motivo veneziano.

La città di Songdo quando sarà pronta potrà ospitare circa 64 mila abitanti e 300 mila pendolari. Il taglio del nastro di questa smart city che si propone come hau vero e proprio è previsto per il 2017. C’è tempo per fare il biglietto aereo ed assistere ad un evento epocale per il modo di vivere e abitare una città.

 

Perchè noi di StartMag pensiamo che la smart city sia una delle 6 rivoluzioni che cambieranno il futuro. Vedi la nostra infografica animata

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