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Capitale Europea della cultura. Quanto sono social le candidate italiane?

Ieri Start Magazine ha cercato di comprendere quanto i profili twitter delle sei città italiane candidate a Capitale europea della cultura 2019 possano essere uno strumento per comunicare e interagire con il contesto, locale e internazionale. Oggi possiamo dire, senza alcune pretesa di scientificità, che il test è stato un primo passo per assaggiare quanto il social network può essere utile.

 

 

 

Lo abbiamo fatto per iniziare un percorso, per seguire, da qui alla fine del 2014, il meccanismo di selezione che porterà all’individuazione della città che, nel 2019, sarà Capitale europea della cultura per l’Italia, in abbinamento con una città della Bulgaria.

Ecco quindi che possiamo notare, a seguito della pubblicazione dell’articolo e dei messaggi twitter e dei post pubblicati su Facebook, le città hanno avuto la seguente interazione:

1 retweet: Matera

2 preferito: Matera e Ravenna

1 risposta a tweet: Ravenna

Da notare: Ravenna ha scelto di mettere in evidenza chi cura il profilo durante la settimana. Un modo in più per personalizzare e dare un volto al contatto.

Si tratta di un test, una cosa veloce, solo per provare a capire quanto uno strumento come Twitter può essere utile per comunicare. Le sei città ci stanno tutte a cuore e vogliamo far sì che la competizione sia l’occasione per stimolare ulteriori opportunità per promuovere la cultura e il turismo. Cagliari, Lecce, Matera, Perugia, Ravenna e Siena saranno le squadre che vogliamo seguire, con passione ed entusiasmo, in una gara che serve, lo speriamo, a far crescere la qualità dell’offerta culturale e rafforzare l’immagine complessiva del territorio.

Lo abbiamo visto con Instagram, continueremo a guardare il Mondo che cambia e come il cambiamento sia un’opportunità per innovare, anche usando nuove soluzioni che la tecnologia rende disponibili.

Perché siamo convinti che con uno smartphone o un tablet si possano fare molte cose, alcune molto utili, per far diventare più intelligenti le città e il nostro territorio.

Andrea Ferraretto

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