Potrebbe essere il vaccino russo Sputnik V, prima tanto snobbato, il farmaco che salva la campagna vaccinale dell’Europa. Secondo alcune indiscrezioni che arrivano dai palazzi europei, un gruppo di funzionari è pronto ad intavolare una trattativa con Mosca. Proprio come hanno fatto, negli scorsi mesi, Ungheria e Slovacchia.
Ma c’è di più. L’impianto dell’italiana Reithera potrebbe essere utilizzato per la produzione del farmaco russo. Andiamo per gradi.
UE IN TRATTATIVE PER LO SPUTNIK
Partiamo dalla indiscrezioni. Secondo quanto rivelato a Reuters da un funzionario dell’Ue, che negozia con i produttori di vaccini per conto del blocco, la Commissione potrebbe presto avviare i colloqui con gli sviluppatori di Sputnik V per una fornitura del vaccino che dovrebbe isollevare la campagna vaccinale del Vecchio Continente.
SERVONO RICHIESTE DA 4 STATI MEMBRI
Perché si intavolino le trattative, però, scrive Reuters, “sarebbero necessarie richieste da quattro stati dell’Ue”.
LA ROLLING REVIEW PER SPUTNIK
Le indiscrezioni non stupiscono più di tanto. Se è vero che l’Ue sembra aver snobbato, almeno inizialmente, il vaccino e trattato il farmaco come frutto di una politica di propaganda, è anche vero che l’Ema, l’Agenzia europea per i medicinali, ha avviato la rolling review, ovvero la revisione continua del vaccino. E presto potrebbe anche concedere l’autorizzazione all’uso.
UN VACCINO NECESSARIO?
Il cambio d’atteggiamento del Vecchio Continente è giustificato da una campagna vaccinale che procede zoppicando. L’Ema ha autorizzato l’uso di quattro diversi vaccini, mentre la Commissione ha firmato contratti di forniture con 6 aziende (Pfizer-Biontech, Moderna, Astrazenca, Janssen – sono anche i quattro approvati -, Sanofi-Gsk e Curevac), ma i problemi nella produzione rallentano l’inoculazione dei diversi antidoti ai 450 milioni di cittadini.
LE MOSSE DI SLOVACCHIA ED UNGHERIA
Ed è proprio per queste ragioni che Ungheria e Slovacchia si sono già smarcate dall’Ue e hanno acquistato il vaccino russo. Interessata a Sputnik anche la Repubblica Ceca.
LO SPUTNIK SARA’ PRODOTTO NELL’IMPIANTO DI REITHERA?
E anche l’Italia guarda a Mosca. Ben due diversi funzionari, infatti, hanno rivelato a Reuters che Roma starebbe valutando la possibilità di utilizzare il bioreattore di Reithera (controllata al 30% dallo Stato tramite Invitalia) per produrre lo Sputnik. Secondo uno dei funzionari, l’Italia avrebbe messo a disposizione l’impianto di Reithera per la produzione di vaccini anti Covid-19 realizzati da aziende diverse dall’azienda biotecnologica italiana.
UNA VITTORIA GEOPOLITICA PER LA RUSSIA
Se l’Europa e l’Italia dovessero davvero ricorrere al vaccino di Mosca per accelerare la campagna vaccinale, la Russia porterebbe a casa un trionfo diplomatico enorme, dal momento che il commercio con il Paese, negli anni, è stato ostacolato dalle sanzioni imposte per l’annessione della Crimea e per il suo intervento nell’Ucraina orientale.