Skip to content

rapporto kennedy

RFK Jr. farà (davvero) la guerra a Big Food, Big Pharma, Big Agriculture e Big Chemical?

RFK Jr. ha presentato un rapporto in cui denuncia che alimenti ultra-processati, sostanze chimiche e un'eccessiva prescrizione di farmaci e vaccini potrebbero essere fattori alla base delle malattie croniche nei bambini americani. Peccato che volerli combattere significa entrare in contrasto con le scelte dell'amministrazione Trump. Fatti e commenti

 

Il segretario alla Salute degli Stati Uniti, Robert F. Kennedy Jr., ha presentato questa settimana un rapporto sui possibili fattori scatenanti alcune delle malattie croniche tra i bambini. A chiedere di redigerlo alla commissione Make America Healthy Again (Maha) era stato lo stesso presidente Donald Trump lo scorso febbraio.

Dentro, per usare le parole di Art Caplan, professore di bioetica alla Grossman School of Medicine della New York University, “c’è un po’ di tutto”, “idee interessanti sulla salute e la salute dei bambini e follie da complottisti con cappelli di stagnola”.

I 5 FATTORI

Le 68 pagine di lavoro del Maha si concentrano su cinque fattori che influenzano la salute infantile: alimenti ultra-processati, esposizione a sostanze chimiche ambientali, mancanza di attività fisica, eccessiva prescrizione di farmaci e vaccini e, infine, il fatto che gli enti regolatori sarebbero tenuti in ostaggio dalle industrie che dovrebbero sorvegliare.

Queste, secondo RFK Jr., sarebbero quindi le principali cause di quella che lui definisce “una crisi nazionale”, ovvero l’aumento dei tassi di obesità infantile, diabete, cancro, disturbi mentali, allergie e condizioni di neuro-sviluppo come l’autismo.

PUNTI DEBOLI E CONTRADDIZIONI

Tuttavia, come ha osservato il professor Caplan, sebbene ci siano spunti interessanti, il rapporto omette alcune delle cause più comuni di malattie croniche e morte nei bambini come gli incidenti stradali e quelli con armi da fuoco, ma anche i comportamenti che spesso iniziano durante l’adolescenza e portano a malattie croniche in età adulta, come il fumo e il consumo di alcol.

Insinua inoltre possibili danni laddove mancano evidenze scientifiche e non menziona i tagli attuati dai Repubblicani nella ricerca e negli enti che si occupano di salute. Per esempio, fa notare il Guardian, Kennedy ha eliminato due uffici per la prevenzione del fumo presso i Centers for Disease Control and Prevention (Cdc) e la Food and Drug Administration (Fda), mossa che un ex regolatore ha definito “il più grande regalo all’industria del tabacco nell’ultimo mezzo secolo”. Ha anche chiuso un laboratorio d’eccellenza a livello mondiale per lo studio delle infezioni sessualmente trasmissibili, mentre il numero di casi di sifilide negli Usa è in preoccupante crescita. Ugualmente, l’amministrazione Trump ha tagliato un programma che forniva alimenti freschi locali alle scuole poco dopo il suo insediamento, nonostante Kennedy promuova pasti scolastici più sani.

Anche la fissa di Kennedy per gli alti livelli di fluoro, che nel rapporto sono potenzialmente associati a una riduzione del quoziente intellettivo, non tiene in considerazione i suoi effetti protettivi ben documentati contro la carie, la condizione cronica più comune nei bambini, secondo il National Institute of Dental and Craniofacial Research.

GUERRA A TUTTE LE BIG DELL’INDUSTRIA

Ma se l’intento di Kennedy è risolvere tutti questi problemi dovrà scontrarsi con un gran numero di colossi dell’industria alimentare e non solo, come Kraft Heinz, Nestlé, Pepsi, Bayer, case farmaceutiche e così via. Nel documento, per esempio, vengono citati esplicitamente l’atrazina, un erbicida molto comune, e il glifosato, principio attivo del Roundup, per cui Bayer è ancora coinvolta in migliaia di cause legali. Riguardo a queste sostanze, Kennedy ha detto che dovrebbero essere oggetto di ulteriori ricerche e Bayer ha prontamente risposto che alcuni dettagli del rapporto sui pesticidi non erano “basati sui fatti”.

“Per affrontare le cause profonde delle condizioni descritte qui, questa amministrazione dovrà sfidare Big Food, Big Pharma, Big Agriculture, Big Chemical e costringere le centrali a carbone a ripulire le proprie emissioni. Molto di ciò è in contrasto con l’agenda MAGA (Make America Great Again) e la decimazione delle agenzie federali non aiuta”, ha dichiarato Marion Nestle, professoressa di nutrizione presso la New York University.

FARE I CONTI CON LE PROPRIE SCELTE

Il rapporto per ora non prevede cambiamenti normativi specifici né restrizioni e, sebbene alcune proposte politiche sono attesa per agosto, gli esperti ritengono che sia difficile modificare uno qualsiasi dei problemi individuati.

“Uno dei principali punti sollevati dal rapporto è l’influenza che le industrie alimentari, farmaceutiche e chimiche esercitano sulla politica americana. Si tratta di settori ricchi e potenti. Di conseguenza – scrive il Guardian -, ottenere cambiamenti concreti attraverso il Congresso sarà sicuramente difficile – soprattutto in un’amministrazione impegnata a ridurre la regolamentazione”.

Kennedy, infatti, è lo stesso che ha supervisionato il taglio di oltre 20.000 dipendenti su 80.000 a causa di licenziamenti e dimissioni.

“Nella misura in cui proporranno buone idee, si scontreranno con la ferita autoinflitta della loro stessa decimazione della forza lavoro federale. Molte delle loro idee migliori non saranno realizzabili”, ha affermato Peter Lurie, presidente del Center for Science in the Public Interest, un’organizzazione di vigilanza su alimentazione e salute.

Torna su