Già lo scorso settembre gli Stati Uniti avevano osservato un aumento delle malattie sessualmente trasmissibili. Si parlava in particolare della sifilide e ora ci si interroga invece su alcuni casi di gonorrea. Non solo per il numero di persone infettate ma soprattutto per la resistenza agli antibiotici dei ceppi individuati.
Le cause di un simile fenomeno (nemmeno troppo isolato), per gli esperti, sono sempre le stesse: tagli ai finanziamenti per sanità e ricerca, mancanza di dati e difficoltà a parlare di sesso e di malattie a esso legate per paura della stigmatizzazione.
IL SILENZIOSO ALLARME LANCIATO DAL MASSACHUSETTS
Per chi non è del settore, fa notare Wired, il comunicato stampa del Dipartimento di Sanità Pubblica del Massachusetts di due settimane sembrava uno dei tanti. “Il linguaggio era forse un po’ inquietante – si legge -, ma formulato con attenzione: Gli analisti avevano scoperto un residente con un ceppo di gonorrea che mostrava una ‘risposta ridotta a più antibiotici’, ma quella persona e un’altra con un’infezione simile [senza che avessero alcun collegamento diretto, ndr] erano state curate”.
Tuttavia, chi si occupa di salute pubblica e medicina ci ha visto di più.
COSA SIGNIFICA VERAMENTE
La notizia infatti, in modo subliminale, nasconde un altro messaggio. Significa che la malattia – non più considerata come una minaccia ma che ogni anno colpisce circa 700.000 americani – sta diventando più forte degli antibiotici a disposizione per curarla.
La scoperta del Massachusetts “è allarmante”, ha detto a Wired Yonatan Grad, medico e ricercatore di malattie infettive e professore associato presso la T.H. Chan School of Public Health di Harvard. “È l’affermazione di una tendenza che sapevamo essere in atto. E la previsione è che la situazione peggiorerà”.
Va anche detto che il Dipartimento ha dichiarato che si trattava di un “nuovo” ceppo di gonorrea, finora visto solo nei paesi dell’Asia-Pacifico e nel Regno Unito. Tuttavia, “è la prima volta che negli Stati Uniti viene identificata una resistenza o una risposta ridotta a cinque classi di antibiotici nella gonorrea”.
Il Dipartimento ha dunque affermato che “questi casi sono un importante promemoria del fatto che i ceppi di gonorrea negli Stati Uniti stanno diventando meno sensibili a un arsenale limitato di antibiotici”.
IL PROBLEMA DELL’ANTIBIOTICO RESISTENZA
Il problema della resistenza agli antibiotici è una cosa seria tanto che per l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) rappresenta una delle principali minacce alla salute pubblica e, secondo l’ultimo report del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc), l’Italia è dietro solo alla Grecia per numero di decessi attribuiti alla resistenza antimicrobica, con 11mila morti all’anno.
Che la gonorrea diventi una malattia non curabile è molto preoccupante perché alcune delle sue conseguenze possono essere estremamente gravi, con problemi che vanno dall’artrite negli adulti alla cecità nei neonati, fino all’infertilità sia negli uomini che nelle donne.
I CASI NEGLI STATI UNITI E IL TRATTAMENTO
Entrambi i casi verificatisi in Massachusetts, si legge nel comunicato, sono stati curati con il ceftriaxone, l’antibiotico attualmente raccomandato per il trattamento della gonorrea, ma per gli esperti, la sua ridotta suscettibilità indica che anche il ceftriaxone potrebbe diventare sempre meno efficace.
NUOVI ANTIBIOTICI ALLO STUDIO
Due antibiotici sono in fase di sperimentazione clinica da anni, ma nessuno dei due è ancora disponibile. Si tratta della zoliflodacina prodotta da Entasis Therapeutics e della gepotidacina di Gsk.
I DATI
Stando ai dati dei Centers for Disease Control and Prevention (Cdc), i casi di gonorrea nel Massachusetts e negli Stati Uniti in generale sono in aumento. Nel primo sono aumentati del 312% da un minimo di 1.976 casi nel 2009 a 8.133 nel 2021.
E a livello nazionale, i casi confermati sono aumentati del 131% tra il 2009 e il 2021, con 696.764 casi riportati nel 2021.