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Report Iss Non Vaccinati

Quali allarmi lancia il report dell’Iss su non vaccinati e bambini

Sempre più non vaccinati in terapia intensiva, mentre la dose booster mostra dati incoraggianti. Preoccupa, invece, l’aumento delle ospedalizzazioni dei più piccoli. Numeri e confronti dall'ultimo report dell'Iss

 

I dati dell’ultimo Report esteso dell’Istituto superiore di sanità (Iss), che integra il monitoraggio settimanale sul Covid, indicano in particolare che il tasso di ricovero in terapia intensiva è pari a 26,7 casi ogni 100 mila per i non vaccinati e 0,9 ogni 100 mila per i vaccinati con la dose booster.

Inoltre, nelle ultime due settimane si è osservato un “forte aumento dell’incidenza in particolare per la classe di età 16-19 anni e un forte aumento del tasso di ospedalizzazione nella fascia 5 anni”.

AUMENTO DEI CASI E DILAGARE DI OMICRON

Nel periodo dal 27 dicembre 2021 – 9 gennaio 2022, si legge nel report, è stato rilevato un aumento rapido e generalizzato del numero di nuovi casi di infezione, con Omicron che al 3 gennaio era ormai prevalente in Italia nell’81% dei casi, mentre Delta era al 19%. Tra il 3 e il 9 gennaio si sono registrati 1.622 casi per 100 mila abitanti contro i 1.098 per 100 mila abitanti della settimana precedente.

CONTAGI TRA FASCE D’ETÀ

La fascia di età 20-29 anni continua a registrare il più alto tasso di incidenza settimanale, mentre l’incidenza più bassa si rileva nelle fasce di età superiori agli 80 anni che presentano anche una maggiore copertura vaccinale sia con ciclo completo che con dose di richiamo.

FOCUS ETÀ SCOLARE

In merito ai dati che riguardano i bambini e i ragazzi in età scolare il report sottolinea che nelle ultime due settimane si è osservato un forte aumento dell’incidenza in particolare per la classe di età 16-19 anni e un forte aumento del tasso di ospedalizzazione nei bambini sotto ai 5 anni.

I bambini con meno di 5 anni sono infatti i più indifesi in quanto non rientrano nella popolazione idonea alla vaccinazione, non possono indossare la mascherina e difficilmente riescono a mantenere la distanza di sicurezza.

Fonte: Iss

Tuttavia, la professoressa Annamaria Staiano, presidente della Società Italiana di Pediatria (Sip) ha detto a Fanpage che la loro “posizione circa le attività scolastiche è in linea con quella del Governo” perché la scuola rappresenta “una priorità per il benessere psico-fisico dei nostri bambini” e “non ha senso chiudere le scuole se tutte le altre attività sono aperte”.

Inoltre, nell’articolo, si evidenzia che le vaccinazioni della fascia 5-11 anni non decollano: solo il 20% della platea ha ricevuto una dose. Nella stessa fascia d’età è stato diagnosticato il 31% dei casi in età scolare, il 59% nella fascia 12-19 anni e il 10% nei bambini sotto i 5 anni.

SITUAZIONE TERAPIE INTENSIVE

Secondo il bollettino di ieri i pazienti Covid ricoverati in terapia intensiva erano in totale 1.691, con 128 nuovi ingressi.

Il tasso di ricovero in terapia intensiva, afferma il report, è pari a 26,7 casi ogni 100 mila per i non vaccinati e 0,7 ogni 100 mila per i vaccinati con booster.

Fonte: Iss

CHE IMPATTO HA LA VACCINAZIONE SU INFEZIONI, RICOVERI E DECESSI

L’efficacia del vaccino (riduzione del rischio rispetto ai non vaccinati) nel prevenire la diagnosi di infezione SARS-CoV-2, scrive l’Iss, è pari a 71% entro 90 giorni dal completamento del ciclo vaccinale, 57% tra i 91 e 120 giorni, e 34% oltre 120 giorni dal completamento del ciclo vaccinale.

Rimane inoltre elevata l’efficacia vaccinale nel prevenire casi di malattia severa: 95% nei vaccinati con ciclo completo da meno di 90 giorni, 93% nei vaccinati con ciclo completo da 91 e 120 giorni e 89% nei vaccinati che hanno completato il ciclo vaccinale da oltre 120 giorni.

Il tasso dei decessi per le persone non vaccinate è pari a 42,4 ogni 100 mila, quello dei vaccinati con dose booster è 1,4.

Inoltre, nei soggetti vaccinati con la terza dose l’efficacia nel prevenire la diagnosi e i casi di malattia severa è pari rispettivamente al 68,8% e al 98%.

Fonte: Iss

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