Per prevedere le varianti il sequenziamento è fondamentale e un nuovo metodo computazionale che analizza i dati provenienti da tutto il mondo sembra riuscire a farlo. A dare l’annuncio è stata InstaDeep, che insieme a BioNTech, ha realizzato un sistema di allerta precoce deoniminato Early Warning System (Ews).
COME FUNZIONE IL SISTEMA
Ews combina la modellazione strutturale della proteina spike con l’intelligenza artificiale per contrassegnare rapidamente le potenziali varianti ad alto rischio inserite in banche dati internazionali come Gisaid, dove sono raccolte tutte le varianti del Sars-Cov-2.
“La segnalazione precoce di potenziali varianti ad alto rischio potrebbe essere uno strumento efficace per avvisare i ricercatori, gli sviluppatori di vaccini, le autorità sanitarie e i responsabili politici, fornendo così più tempo per rispondere alle nuove varianti di preoccupazione”, ha detto Ugur Sahin, co-fondatore di BioNTech e amministratore delegato di Pfizer.
Il sistema, infatti, calcola un punteggio di fuga immunitaria e un punteggio preliminare di fitness (potenziale di trasmissibilità). La combinazione di queste due metriche fornisce una migliore valutazione del rischio posto da una determinata variante. Più alto è il punteggio, maggiore è il rischio che la variante abbia un impatto sulla salute globale.
I RISULTATI DEGLI STUDI
A sostegno dei risultati annunciati da InstaDeep e BioNTech ci sono sia dati sperimentali interni che altri pubblicamente disponibili.
Durante il periodo di prova, riferisce InstaDeep, il sistema ha identificato in media con due mesi di anticipo più del 90% delle varianti prima che l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) gli attribuisse la designazione di “Variants of Concern” (Voc); “Variants of Interest” (Voi); “Variants Under Monitoring” (Vum).
I risultati dello studio evidenziano che l’Ews è in grado di monitorare e valutare il rischio delle varianti quasi in tempo reale.
LE VARIANTI IDENTIFICATE
Il sistema ha rilevato le varianti Alfa, Beta, Gamma, Theta, Eta e Omicron nella stessa settimana in cui è stata caricata per la prima volta la loro sequenza.
Perfino la variante IHU, dal nome dell’ospedale universitario di Marsiglia che l’ha individuata per primo, è stata valutata dall’Ews, che ha evidenziato proprietà di fuga immunitaria simili a Omicron ma con fitness significativamente inferiore, il che la renderebbe meno preoccupante.
I LIMITI DELL’UOMO E L’INTERVENTO DELLA TECNOLOGIA
“Più di 10.000 nuove sequenze di varianti vengono attualmente scoperte ogni settimana e gli esperti umani semplicemente non possono far fronte a dati complessi su questa scala. Abbiamo affrontato questa sfida impiegando le potenti capacità dell’intelligenza artificiale della piattaforma DeepChain di InstaDeep combinate con il know-how e la tecnologia SARS-CoV-2 di BioNTech. Per la prima volta, le varianti ad alto rischio potrebbero essere individuate sul posto, risparmiando potenzialmente mesi di tempo prezioso”, ha detto Karim Beguir, co-fondatore e Ceo di InstaDeep.