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Biden

Perché gli Stati Uniti non useranno il vaccino di Astrazeneca

Gli Usa non useranno il vaccino di Astrazeneca, anche se dalla Fda dovrebbe arrivare il via libera. Basteranno le dosi di  Pfizer-Biontech, Moderna e Johnson & Johnson a soddisfare le esigenze di Washington. Che cosa ha detto Fauci

 

Il vaccino anti Covid-19 di Astrazeneca non serve agli Stati Uniti.

A sostenerlo è il virologo della casa Bianca Anthony Fauci che, seppur convinto che il farmaco verrà presto approvato dalla Fda, sostiene che Washington non ne farà uso.

Gli Stati Uniti, da programmi, dovrebbero riceve tutte le dosi utili a vaccinare l’intera popolazione entro fine maggio dalle tre aziende i cui vaccini sono stati già approvati dalle autorità americane: Pfizer-Biontech, Moderna e Johnson & Johnson.

Tutti i dettagli.

LA PAROLE DI ANTHONY FAUCI

Partiamo dalle parole di Fauci. “Abbiamo tre eccellenti vaccini. Anche se l’Fda deciderà che è un ottimo vaccino, noi non abbiamo bisogno di un altro vaccino, ne abbiamo abbastanza”, ha detto il virologo della casa Bianca, Anthony Fauci, alla Cnn.

“Non c’è un piano per iniziare ad usare subito AstraZeneca, anche se verrà approvato dalla Fda, il che è molto probabile. Non vi è nulla contro questo prodotto, è solo che abbiamo tanti vaccini, abbiamo già fatto contratti per abbastanza vaccini, da Moderna, Pfizer e J&J”, ha aggiunto Fauci.

FINO A 500 MILIONI DI DOSI ENTRO FINE MAGGIO

In effetti, numeri e promesse darebbero ragione al virologo. Secondo quanto riporta Reuters, entro la fine di maggio, i tre produttori di vaccini autorizzati, Pfizer Inc / BioNTech , Moderna I e Johnson & Johnson, hanno promesso di consegnare agli Usa quasi 500 milioni di dosi di vaccini anti Covid-19.

LE DOSI ACQUISTATE

D’altronde il numero di vaccini acquistati è di gran lunga superiore a quelli necessari. Gli Usa hanno acquistato 1 miliardi di dosi per una popolazione di circa 330 milioni di persone. Pfizer-Biontech dovrà fornire fino a 300 milioni di dosi per 5,85 miliardi di dollari. Anche Moderna dovrà fornire 300 milioni di dosi, per 4,5 miliardi di dollari. Da Johnson & Johnson gli Usa si sono assicurati 200 milioni di dosi per 2 miliardi di dollari.

100 milioni le dosi acquistate da Novavax e 300 milioni quelle da Astrazeneca

ASTRAZENECA ANCORA NON APPROVATO DALLA FDA

Ma il vaccino di Astrazeneca, come Novavax, non è stato ancora approvato dalla Fda. L’azienda anglo-svedese ha deciso di attendere la fine dello studio di fase III condotto sul territorio americano per presentare la richiesta di approvazione all’uso d’emergenza.

Lo studio ha “dimostrato un’efficacia del vaccino statisticamente significativa del 79% nel prevenire COVID-19 sintomatico e del 100% nel prevenire malattie gravi e ospedalizzazione”, si legge sul sito di Astrazeneca, che starebbe ancora preparando il dossier da presentare alle autorità sanitarie americane.

UNA SPERIMENTAZIONE AD OSTACOLI

La scelta di Astrazeneca, di attendere l’arrivo di nuovi risultati, è dovuta ad una sperimentazione precedente non proprio limpida. Lo scorso autunno, tutti gli studi clinici globali di fase 3 del vaccino sono stati improvvisamente interrotti dopo che un paziente, nel Regno Unito, ha presentato i sintomi di una mielite trasversa. La sperimentazione è ripresa dopo diversi giorni (ben 45 in America). In Gran Bretagna, durante lo studio clinico di fase III, sono state somministrate, ad alcuni pazienti, quantità sbagliate di principio attivo, che hanno portato a dati diversi sull’efficacia.

LO STOP IN EUROPA

Il vaccino di Astrazeneca, che ora prende nome di Vaxzevria, nelle scorse settimane è stato sospeso in diversi paesi Ue, Italia compresa,  a causa di alcuni eventi trombotici concomitanti con l’inoculazione del vaccino. Il farmaco è stato poi riabilitato all’uso con il benestare dell’Ema, l’Agenzia europea per i medicinali.

Danimarca e Norvegia hanno deciso di non tornare, ancora, a somministrare il farmaco.

LE PAROLE DELL’EMA

Nelle scorse ore, intanto, l’Ema si è pronunciata nuovamente sostenendo che “i benefici del vaccino AstraZeneca superano i rischi degli effetti collaterali”. L’Agenzia del farmaco europea ha anche aggiunto che “coaguli di sangue insoliti con piastrine basse dovrebbero essere elencati come effetti collaterali molto rari di Vaxzevria”.

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