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Carne Coltivata

In quali Paesi è autorizzata la carne coltivata?

Al momento un solo Paese al mondo ha autorizzato la vendita al dettaglio della carne coltivata, altri fanno qualche eccezione e sono in attesa del via libera delle autorità regolatorie. Tutti i dettagli

 

La carne coltivata è un tema caldo non solo da noi ma un po’ in tutto il mondo. Attualmente però solo Singapore ne ha autorizzato la vendita al dettaglio e Israele e Stati Uniti potrebbero essere i prossimi.

SINGAPORE, LA PRIMA E UNICA

Era dicembre 2020 quando Singapore annunciava l’approvazione di “un prodotto a base di carne coltivata in laboratorio”. Si trattava di un alimento a base di “pollo coltivato” realizzato da Eat Just, una startup di San Francisco che descriveva il suo prodotto come “vera carne di alta qualità creata direttamente da cellule animali per un consumo umano sicuro”.

COME SI OTTIENE L’AUTORIZZAZIONE DI UN NOVEL FOOD A SINGAPORE

Sul sito dell’autorità dell’innovativa città-Stato si legge che “per garantire una revisione rigorosa delle valutazioni di sicurezza, nel marzo 2020 la Singapore Food Agency (SFA) ha costituito un gruppo di lavoro di esperti di sicurezza alimentare per fornire consulenza scientifica”.

Il gruppo di lavoro di esperti, spiega la SFA, è presieduto dal responsabile del Centro per l’eccellenza normativa e comprende esperti di tossicologia alimentare, bioinformatica, nutrizione, epidemiologia, politica della salute pubblica, scienza e tecnologia alimentare.

Citando proprio l’esempio del “pollo coltivato”, la SFA afferma che il gruppo di esperti “ha condotto un’ampia e approfondita revisione delle valutazioni di sicurezza di Eat Just per quanto riguarda i rischi per la sicurezza alimentare” e non essendo stati riscontrati problemi “è stato autorizzato a essere venduto a Singapore come ingrediente dei suoi nuggets”.

IL GIRO DI AFFARI

Secondo il think thank Good Food Institute, a Singapore ci sono almeno 36 aziende produttrici di proteine alternative, che hanno raccolto complessivamente oltre 213 milioni di dollari di finanziamenti.

Solo Israele è paragonabile per finanziamenti a startup e infrastrutture dedicate al settore.

ISRAELE, TRA INNOVAZIONE E RELIGIONE

Israele, pur non avendone ancora autorizzato la vendita al dettaglio, nel novembre 2020 ha annunciato l’apertura nei pressi di Tel Aviv di The Chicken, il primo ristorante al mondo di carne coltivata. Il locale, scriveva The Jerusalem Post, si trova vicino alla fabbrica di SuperMeat, l’azienda israeliana che la produce.

Ma se non mancano le startup e la tecnologia, Israele deve affrontare un altro tipo di questione: la carne prodotta in laboratorio si può considerare kosher, ovvero rispetta i dettami alimentari stabiliti dalla Torah e seguiti dagli ebrei osservanti?

Le autorità religiose discutono da anni della questione ma lo scorso gennaio il rabbino capo David Lau, la principale autorità ebraica israeliana, dopo essersi consultato con i team di produzione e di ricerca di Aleph Farms in Israele ha dato la sua benedizione alla loro bistecca. E anche se la certificazione kosher può essere rilasciata solo da un’istituzione preposta si tratta comunque di un importante passo avanti per il settore.

Aleph Farms, intanto, ha fatto sapere che chiederà anche la certificazione halal per le comunità musulmane e un parere per gli induisti osservanti che non mangiano carne bovina.

NEGLI STATI UNITI L’APPROVAZIONE È VICINA…

Gli Stati Uniti, stando a Reuters, sarebbero pronti a seguire Singapore probabilmente già a partire da quest’anno. A far sembrare concreta questa possibilità è il parere emesso a novembre dalla Food and Drug Administration (FDA) in cui affermava che un prodotto a base di carne di pollo coltivata dell’azienda californiana Upside Foods “è sicuro per il consumo umano”.

…MA IL SUCCESSO SEMBRA LONTANO

Tuttavia, il vero problema non sembra l’autorizzazione ma altri ostacoli che le aziende devono superare per raggiungere gli scaffali dei supermercati. Tra questi, elencati all’agenzia di stampa da Upside Foods, Mosa Meat, Believer Meats e Good Meat, ci sono la riluttanza dei consumatori e finanziamenti non sufficienti ad aumentare su larga scala la produzione, e dunque l’impossibilità di vendere i prodotti a un prezzo più accessibile. Secondo il Good Food Institute, finora il settore della carne coltivata ha raccolto quasi 2 miliardi di dollari di investimenti a livello globale.

Infine, uno studio del 2022 pubblicato sul Journal of Environmental Psychology ha rilevato che il 35% delle persone che mangiano carne e il 55% dei vegetariani sarebbero “troppo disgustati” per provare la carne coltivata.

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