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Long Covid

Il long Covid non è per sempre

Per quanto il long Covid resti un mistero dai contorni sfumati, un nuovo studio dà finalmente una buona notizia. I sintomi che in molti continuano a lamentare anche a distanza di mesi dalla guarigione non durano per sempre, ma scompaiono entro un anno. Tutti i dettagli

 

Del long Covid è sempre stato difficile delineare i contorni, le persone che anche dopo la guarigione lamentano uno stato di malessere presentano spesso sintomi e condizioni diverse, ma ora un recente studio pubblicato sul British Medical Journal sembra arrivare a una conclusione positiva per chiunque ne soffra: tutti guariscono.

Sulla durata del long Covid gli esperti non si erano ancora pronunciati perché, anche in questo caso, non sembrava possibile fare previsioni data la miriade di casistiche. Ma, secondo la ricerca, se l’infezione si è manifestata in forma lieve gli strascichi non diventano cronici e nel giro di un anno spariscono del tutto.

LO STUDIO

L’ampio studio, condotto a livello nazionale in Israele, ha messo a confronto le condizioni di salute delle persone che non hanno avuto il Covid con quelle di chi invece l’ha avuto in forma lieve. Sono stati, invece, esclusi i casi che presentavano una forma più grave della malattia.

“Grazie alle dimensioni dello studio è stato possibile esaminare la variazione della prevalenza dei sintomi nel tempo e gli effetti di altri fattori sulla persistenza dei sintomi”, ha detto Peter Openshaw, professore di Medicina Sperimentale dell’Imperial College di Londra.

Sono state osservate oltre 70 condizioni associate al long Covid tenendo presenti informazioni come età, sesso, stato vaccinale e varianti che hanno provocato l’infezione. I sintomi sono stati registrati in due momenti: nei primi 30-180 giorni dall’infezione e nei successivi 180-360.

I RISULTATI

Nella prima fase del monitoraggio si sono osservate principalmente perdita del gusto e dell’olfatto, difficoltà respiratorie ma anche di memoria e a concentrarsi, debolezza e tachicardia, mentre nella seconda sono state più comuni dolori muscolari e al torace, disturbi respiratori e perdita di capelli.

Riguardo a quest’ultima condizione, Openshaw ha spiegato che “le donne tendevano a riportare una perdita di capelli, anch’essa prevenuta dalla vaccinazione, che raggiungeva il picco a 4-5 mesi e si risolveva dopo 6 mesi”, mentre “i disturbi dell’olfatto si risolvono in genere dopo 9 mesi, ma quando sono presenti le alterazioni della concentrazione e della memoria tendono a essere più persistenti”.

Alle persone che hanno avuto una forma lieve di Covid è stato associato a un rischio 4,5 volte maggiore di perdita del gusto e dell’olfatto nel primo periodo e un rischio quasi 3 volte più alto nel secondo periodo, rispetto a chi non aveva avuto il Covid.

Buone notizie anche per i più piccoli. “Questo studio conferma che nei bambini, della piccola percentuale che presenta sintomi persistenti e prolungati dopo l’infezione da SARS-CoV-2, la stragrande maggioranza mostra un’ottima guarigione”, ha commentato il dottor Michael Absoud del King’s College di Londra.

Nell’arco dell’anno di osservazione, in generale, i sintomi più comuni sono stati la debolezza e le difficoltà respiratorie. Tra le varianti che circolavano in quel momento, Alfa e Delta, non sono state riscontrate differenze nelle condizioni conseguenti all’infezione.

I ricercatori hanno poi concluso che i pazienti affetti da Covid in forma lieve sono a rischio per un piccolo numero di esiti sanitari, la maggior parte dei quali si risolve entro un anno dalla diagnosi. Inoltre, lo studio conferma che la vaccinazione riduce il rischio che i sintomi del long Covid si manifestino dopo la guarigione, soprattutto per quanto riguarda le difficoltà respiratorie.

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