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Vaccini Aggiornati Fda

Cosa cambia con l’approvazione dei vaccini anti-Covid aggiornati da parte della Fda

La Fda statunitense ha dato il via libera ai vaccini di Pfizer/BioNTech e Moderna adattati a Kraken, la variante Omicron XBB.1.5. Ecco cosa ha detto e come vanno i contagi

 

La Food and Drug Administration (Fda) ha detto sì ai vaccini aggiornati di Pfizer/BioNTech e Moderna. Entrambi sono formulati per contrastare l’ultima variante Omicron XBB.1.5, comunemente nota col nome del mostro marino Kraken.

Nell’Unione europea l’Autorità per i medicinali (Ema), e in Italia l’Agenzia italiana del farmaco (Aifa), per ora hanno autorizzato solamente quello di Pfizer/BioNTech, ma si attende per metà settembre il responso anche sui vaccini adattati di Moderna e Novavax.

L’AUMENTO DEI CASI E L’APPROVAZIONE DELLA FDA

Negli Stati Uniti, l’approvazione dei vaccini Pfizer e Moderna aggiornati a XBB.1.5 arriva in un momento in cui nel Paese le ospedalizzazioni sono aumentate circa del 16%, in linea con la tendenza al rialzo iniziata alla fine di luglio. Tuttavia, secondo il virologo Anthony Fauci è veramente improbabile che si verifichi “uno tsunami” di casi.

Per essere somministrati, i vaccini devono ora ricevere il via libera dei Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie (Cdc) che si riuniranno oggi ma intanto la Fda li ha approvati per tutti a partire dai 12 anni e, a uso di emergenza, per i bambini dai 6 mesi agli 11 anni.

Non ha invece, per il momento, ricevuto l’ok la versione aggiornata di Novavax, le cui azioni, di conseguenza, ieri hanno chiuso in ribasso di quasi il 13%. A differenza di quelli di Pfizer e Moderna a mRNA, il suo è un vaccino proteico.

Inoltre, negli Usa i vaccini dell’anno scorso di Pfizer e Moderna non sono più autorizzati.

VARIANTI E PROTEZIONE DEI NUOVI VACCINI

Nonostante XBB.1.5 ormai non sia più la variante maggiormente diffusa né negli Stati Uniti né in Europa, dove invece domina Eris (EG.5) come in gran parte dell’Asia, i produttori del vaccino hanno dichiarato che le iniezioni offriranno comunque una protezione. Il picco di casi sarebbe dovuto proprio a EG.5, mentre XBB.1.5 è in calo negli Stati Uniti.

Sia Pfizer che Moderna hanno inoltre dichiarato che i loro vaccini aggiornati hanno prodotto “una forte risposta immunitaria contro BA.2.86”, la cosiddetta Pirola, l’osservata speciale per le sue molte mutazioni. In realtà solo Moderna ha pubblicato i primi dati giovedì scorso.

Ma si guarda già oltre e secondo il medico Deborah Birx, ex coordinatrice della risposta al Covid-19 della Casa Bianca durante l’amministrazione Trump, gli Stati Uniti dovrebbero già sviluppare per gennaio nuovi vaccini mirati.

LA FINE DELL’EMERGENZA SANITARIA FARÀ LA GIOIA DI BIG PHARMA?

La distribuzione di questi vaccini aggiornati sarà la prima dopo che, a maggio, gli Stati Uniti hanno dichiarato finita l’emergenza sanitaria. Ciò significa che il governo ora sposterà la distribuzione dei vaccini sul mercato privato, dove i produttori li venderanno direttamente agli operatori sanitari a prezzi più alti. In passato, invece, il governo li acquistava dai produttori con uno sconto per distribuirli gratuitamente.

Tuttavia, le assicurazioni private e programmi come Medicare, che coprono la stragrande maggioranza degli americani, dovrebbero fornire i vaccini gratuitamente e il Bridge Access Program dell’amministrazione Biden mira a distribuirli anche alle persone non assicurate.

Resta da vedere però in quanti vorranno riceverlo. Secondo i Cdc infatti solo il 17% circa della popolazione statunitense – circa 56 milioni di persone – ha ricevuto gli ultimi richiami di Pfizer e Moderna da quando sono stati approvati nel settembre 2022.

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