skip to Main Content

Johnson & Johnson

Che cosa succederà ai vaccinati con il monodose Johnson & Johnson?

Non si prevedono nuovi approvvigionamenti del monodose Johnson & Johnson, la cui efficacia sembra diminuire sensibilmente già dopo due mesi dall’iniezione, e allora ecco quali sono le ipotesi per il richiamo

 

Si attende solo il via libera da parte dell’Autorità europea per i medicinali (Ema), ma è molto probabile che chi è stato immunizzato con il monodose Johnson & Johnson possa ricevere un richiamo con un vaccino a mRna tra Pfizer e Moderna.

I DATI SU J&J IN ITALIA

Secondo i dati pubblicati dal governo, sono quasi un milione e mezzo gli italiani che si sono vaccinati con Johnson & Johnson – e che quindi potrebbero vedersi somministrare un richiamo con Pfizer o Moderna – “visto che il siero di Johnson è stato ormai abbandonato nel nostro Paese”, scrive Repubblica. Non si prevedono, infatti, altri approvvigionamenti di dosi J&J.

A scegliere il vaccino Janssen sono state soprattutto donne: due su tre, esattamente 1.008.285 donne e 480.300 uomini. Anche tra chi ha fatto il vaccino dopo aver contratto il Covid, a preferire il monodose sono state molte più donne.

SULLE ORME DEGLI STATI UNITI

Dalle parole (e dalle polemiche che ne sono seguite), per l’intervento al programma tv L’aria che tira, del professor Walter Ricciardi, consulente del ministro della Salute Roberto Speranza, si è tornati a parlare di vaccinazione eterologa.

Negli Stati Uniti, infatti, la Food and Drug Administration (Fda) ha già approvato il richiamo con Pfizer o Moderna anche per chi inizialmente si è vaccinato con J&J e, anzi, secondo uno studio del National Institutes of Health sembrerebbe addirittura raccomandato il mix and match di vaccini – in particolare, uno a mRna dopo il monodose – per ottenere una migliore risposta immunitaria.

LE PREVISIONI

Secondo Ricciardi è probabile che l’autorizzazione a procedere da parte dell’Ema arrivi tra non molto: “Prevedo che avverrà in tempi brevi – ha commentato – di solito l’ente europeo segue rapidamente il pronunciamento dell’Fda, visto che analizzano gli stessi dati”.

L’EFFICACIA DI J&J

Come dichiarato da Ricciardi, recenti studi hanno rilevato che con il vaccino J&J, essendo monodose, “già dopo due mesi l’efficacia della protezione diminuisce sensibilmente, soprattutto con la variante Delta”. Motivo per cui, sempre secondo le parole del consigliere, l’approvazione della Fda prevede il richiamo per gli immunizzati con Pfizer e Moderna dopo almeno sei mesi dalla seconda somministrazione, mentre per J&J potrebbe avvenire a soli due mesi dall’iniezione. La decisione, inoltre, coinvolgerà anche la popolazione under 60.

“Come avviene per chi ha fatto gli altri vaccini”, ha spiegato Ricciardi, “anche in questo caso verrà data la priorità agli over 60, ma via via tutti gli altri dovranno fare la dose booster”.

LA CONFERMA DI LOCATELLI

Alle parole di Ricciardi è seguita la conferma del coordinatore del Comitato tecnico scientifico (Cts) Franco Locatelli: “Il vaccino J&J ha ottenuto l’approvazione della somministrazione monodose; in queste ore c’è notizia di una revisione da parte di Fda e forse arriverà anche da Ema, per la somministrazione di una seconda dose con un vaccino mRna. Anche somministrandolo oltre 2 mesi non inficia l’efficacia”.

IL RICHIAMO

La platea vaccinabile con la terza dose, si legge nell’ultimo rapporto Gimbe, non risulta tuttora aggiornata negli Open Data sui vaccini anti Covid rispetto all’estensione della Circolare del ministero della Salute dell’8 ottobre 2021, che rimane quindi ferma a quota 7,6 milioni di persone secondo le categorie previste dalla circolare precedente.

Soggetti fragili e over 60 sono al momento gli interessati in Italia e per la prenotazione è necessario seguire le regole dei portali sanitari di ciascuna Regione.

LA CAMPAGNA VACCINALE IN ITALIA

In Italia, come si legge sul sito del governo, al 25 ottobre, ha ricevuto almeno una dose di vaccino l’86,03% della popolazione over 12 e l’82,17% ha completato il ciclo vaccinale.

Per quanto riguarda, invece, i richiami, lo ha già ricevuto il 27,42% della popolazione interessata e che ha completato il ciclo vaccinale da almeno sei mesi.

 

Fonte: governo.it

LA DISTRIBUZIONE DEI VACCINI

Guardando sempre ai dati pubblicati dal governo, dei 99.778.753 vaccini totali distribuiti in Italia, 71.158.535 sono Pfizer/BioNTech, 15.231.808 Moderna, 11.543.524 AstraZeneca e 1.844.886 J&J.

Fonte: governo.it

Back To Top