skip to Main Content

Efficacia Vaccini Biden Covid

Che cosa dicono le federazioni del farmaco sui vaccini anti Covid

Numeri, tendenze e scenari sui vaccini anti Covid. Tesi e proposte delle federazioni internazionali delle imprese del farmaco

Il 2021 si sta rivelando un anno cruciale per la lotta al Covid-19 grazie alla produzione e alla diffusione di numerosi vaccini.

Entro la fine del 2021 11 miliardi di dosi

In pochi mesi la produzione dei vaccini è aumentata da zero a più di 2,2 miliardi di dosi che saranno prodotte entro la fine di maggio 2021. Alla fine dell’anno le dosi arriveranno a 11 miliardi di dosi. Una quantità sufficiente a vaccinare tutta la popolazione adulta del mondo. I dati sono di Airfinity, una società che fa analisi scientifiche predittive.

Airfinity nella sua analisi ha raccolto i dati sulla capacità di produzione annuale dichiarata da ogni impianto di produzione di vaccini a livello globale. I tre valori principali per ogni elaborazione sono la produzione dichiarata dall’azienda, la produzione reale osservata e le ipotesi sul tempo di aumento di scala. Quando disponibile, la previsione di produzione viene abbinata ai dati osservati e qualsiasi discrepanza si traduce in aggiustamenti del modello di previsione.

 

Cos’è Airfinity

Airfinity è una società di analisi e informazione scientifica che lavora con aziende farmaceutiche, governi, investitori e media. Si occupa di fare analisi predittive che consentono ai decisori politici di comprendere le implicazioni dei nuovi sviluppi scientifici. Airfinity ha sede a Londra, dove è stata fondata nel 2015 da Rasmus Bech Hansen e Sacha Carton, esperiti di new media e tecnologie.

Distribuzione ineguale

Se le dosi del vaccino basterebbero per tutta la popolazione ma attualmente non raggiungono allo stesso modo tutte le popolazioni prioritarie in tutto il mondo. “Produttori, governi e organizzazioni non governative devono collaborare per adottare misure urgenti per affrontare ulteriormente questa disuguaglianza – dicono le Federazioni internazionali delle imprese del farmaco -. L’azione immediata deve concentrarsi sull’intensificazione della condivisione della dose responsabile e sulla massimizzazione della produzione senza compromettere la qualità o la sicurezza”.

Gli impegni delle Federazioni del farmaco

Le Federazioni internazionali del farmaco (ABPI, BIO, EFPIA, IFPMA, PhRMA), al fine di rimediare alla ineguale distribuzione delle dosi di vaccini, hanno dichiarato di aver assunto cinque impegni:

  • aumentare la condivisione delle dosi
  • proseguire nell’ottimizzazione della produzione
  • identificare le barriere commerciali da eliminare (come quelle che bloccano le forniture di materiali essenziali)
  • collaborare con i governi sulla distribuzione dei vaccini contro il covid
  • dare ulteriore impulso all’innovazione

Scaccabarozzi: “Risultati raggiunti anche grazie alla proprietà intellettuale”

“Oltre 11 miliardi nel mondo. È il numero previsto di dosi dei vaccini contro Covid-19 che saranno prodotti entro il 2021 – dice il presidente di Farmindustria, Massimo Scaccabarozzi -. Un numero impensabile per una malattia sconosciuta fino a poco più di un anno fa. Eppure oggi rappresenta un traguardo realistico da raggiungere”. Il Presidente Scaccabarozzi punta l’attenzione sul ruolo virtuoso svolto della proprietà intellettuale nel raggiungimento di questo obiettivo. “Se è stato possibile arrivare a questo punto è grazie soprattutto al virtuoso processo di collaborazione e di partnership tra i vari attori della Sanità in Italia, a cominciare dal Ministro della Salute Roberto Speranza, e a livello internazionale nella ricerca e nei processi regolatori – continua Scaccabarozzi -. E anche grazie alla proprietà intellettuale. Senza la spinta agli investimenti garantita dai brevetti, oggi non potremmo beneficiare di questi strumenti, fondamentali per superare la crisi pandemica e ritornare a una vita normale”. Il nuovo attivismo delle Federazioni del farmaco pare vadano proprio nella direzione di scongiurare una liberalizzazione dei brevetti. “Ora è il momento di fare un deciso scatto in avanti. E i 5 step per garantire maggiore equità suggeriti dalle Federazioni internazionali delle imprese biofarmaceutiche vanno in quella direzione – conclude Scaccabarozzi -. Siamo pronti a dare il nostro contributo e a fare la nostra parte al fianco di cittadini e Istituzioni”.

+++

+++

Comunicato stampa delle Federazioni internazionali delle imprese del farmaco – BIO (Biotechnology Innovation Organization), EFPIA (European Federation of Pharmaceutical Industries and Associations), IFPMA (International Federation of Pharmaceutical Manufacturers and Associations), PhRMA (Pharmaceutical Research and Manufacturers of America), ABPI (Association of the British Pharmaceutical Industry), ICBA (International Council of Biotechnology Associations), VE (Vaccines Europe)  – dal titolo: “Cinque passi per promuovere subito l’equità nei vaccini COVID-19”.

I produttori di vaccini innovativi e le imprese biotech sono in prima linea nello sforzo per lo sviluppo e la produzione di vaccini contro il COVID-19. Questo enorme sforzo sta avendo successo. Dopo oltre 200 sperimentazioni cliniche e quasi 300 partnership e collaborazioni tra produttori di tutto il mondo, la produzione è aumentata in pochi mesi da zero a 2,2 miliardi di dosi di vaccino contro il COVID-19 a fine Maggio con la stupefacente stima di 11 miliardi di dosi entro la fine del 2021 (dati Airfinity). Una quantità sufficiente per vaccinare la popolazione adulta di tutto il mondo.

Purtroppo, va rilevato il fatto che i vaccini contro il COVID-19 non stiano raggiungendo tutte le popolazioni del mondo che ne avrebbero necessità.

Produttori, governi e organizzazioni non governative devono lavorare insieme per compiere i passi urgenti per riuscire ancora di più ad affrontare questa diseguaglianza. Azioni immediate devono focalizzarsi sull’incremento della condivisione responsabile delle dosi e sulla massimizzazione della produzione senza compromettere qualità e sicurezza.

A questo fine, i produttori di vaccini innovativi e le imprese biotech si impegnano a:

AUMENTARE LA CONDIVISIONE DELLE DOSI:

  • Lavorare subito con quei governi che dispongono di importanti scorte interne di vaccini contro il COVID-19 perché condividano porzioni significative delle loro dosi con paesi a reddito basso e medio-basso, in modo responsabile e tempestivo, attraverso COVAX o altri canali consolidati ed efficienti;
  • Fare ogni sforzo per rendere ulteriori dosi di vaccino COVID-19 non ancora assegnate disponibili a paesi a reddito basso e medio-basso, attraverso COVAX o altri canali consolidati ed efficienti.

PROSEGUIRE NELL’OTTIMIZZAZIONE DELLA PRODUZIONE:

  • Fare ogni sforzo possibile per massimizzare la produzione di vaccini contro il COVID-19 senza compromettere qualità e sicurezza, anche attraverso collaborazioni con partner che possano produrre quantità di rilievo;
  • Lavorare con governi e singoli fornitori di materie prime e componenti per determinare come facilitare rapidamente e in sicurezza il necessario aumento di produzione di vaccini contro il COVID-19.

EVIDENZIARE LE BARRIERE COMMERCIALI DA ELIMINARE:

  • Indentificare le barriere commerciali che bloccano le forniture di materiali essenziali e sostenere gli sforzi della Coalition for Epidemic Preparedness Innovations (CEPI) per la creazione di una piattaforma indipendente che identifichi e affronti i gap di queste forniture e faciliti le collaborazioni volontarie per infialamento e confezionamento attraverso la nuova COVAX Supply Chain and Manufacturing Task Force;
  • Sollecitare i governi, in coordinamento con l’Organizzazione Mondiale per il Commercio, a eliminare tutte le barriere commerciali e regolatorie all’export e a adottare politiche che facilitino e velocizzino le forniture trans-frontaliere di materie prime chiave, di materiali essenziali alla produzione assieme alla movimentazione prioritaria di forza-lavoro necessaria per la produzione di vaccini contro il COVID-19.

SOSTENERE LA PREPARAZIONE A LIVELLO NAZIONALE:

  • Collaborare con i governi sulla distribuzione dei vaccini contro il COVID-19, specie in paesi a reddito basso e medio-basso, per assicurare che siano pronti e in grado di distribuire le dosi disponibili entro la scadenza;
  • Contenere i rischi per la produzione e la distribuzione di altri vaccini che restano essenziali per la salute pubblica globale.

DARE ULTERIORE IMPULSO ALL’INNOVAZIONE:

  • Rendere prioritario lo sviluppo di nuovi vaccini contro il COVID-19, compresi quelli efficaci contro le varianti problematiche;
  • Sollecitare i governi a garantire senza alcun ostacolo l’accesso ai patogeni (ad es. campioni e sequenze) di qualunque variante COVID-19 per sostenere lo sviluppo di nuovi vaccini e terapie.

Back To Top