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aziende carne sintetica

Carne sintetica, ecco le aziende imbufalite con Meloni e Lollobrigida

Tutti i nomi delle aziende riunite in AgriFood-Tech Italia che si oppongono al divieto alla cosiddetta carne sintetica, che in realtà si chiama carne coltivata

 

Cominciamo dalle parole: non si dice “carne sintetica”. Scrive così in un post sul suo profilo Facebook Peter Kruger, presidente di AgriFood-Tech Italia, in merito alla decisione del governo di vietare la produzione e la commercializzazione di carne coltivata nel nostro Paese.

L’associazione, che raccoglie le principali startup dell’agrifood italiane, ha lo scopo di promuovere le best practices internazionali per lo sviluppo di questo settore ed è intenzionato a dare battaglia al provvedimento sostenuto da tutto l’esecutivo e, in particolare, dai ministri dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste (Masaf), Francesco Lollobrigida, della Salute, Orazio Schillaci, e da organizzazioni come Coldiretti.

Ecco quali imprese promettono battaglia sotto il tetto di AgriFood-Tech.

TUTTE LE AZIENDE DELL’ASSOCIAZIONE (FONTE: SITO DELL’ASSOCIAZIONE, 31 marzo 2023)

(Il primo aprile 2023 l’associazione – dopo la pubblicazione dell’articolo, scrive a Start Magazine: “Blue non esiste più come entità e Barilla non è attualmente tra gli associati. Stesso dicasi per Future Food Institute e Eatable Adventures”)

Astanor, società di venture capital che finanzia soluzioni tecnologiche agroalimentari ad alto impatto.

Blu 1877, fondo di corporate venture capital di Barilla dedicato alle nuove imprese innovative focalizzate nel mondo del food.

Edible Planet Ventures, piattaforma olistica che ha come obiettivo quello di far crescere il settore in Italia attraverso il sostegno di startup innovative, la realizzazione di eventi e la creazione di un network nazionale e internazionale.

Ezecute, società di venture capital fondata e guidata da Kruger.

Eatable Adventures, acceleratore spagnolo di aziende e investitori in venture capital nel settore foodtech.

Foodendi

Forward Fooding, società inglese di consulenze nel campo dell’innovazione agroalimentare.

Future Food Institute, con sede a Bologna, sostiene comunità e organizzazioni che facilitano la transizione verso lo sviluppo sostenibile, sviluppando programmi congiunti con agenzie delle Nazioni Unite, governi, Ong, think tank globali e industrie alimentari.

Hypatia, con sede operativa nei laboratori dell’Università di Tor Vergata di Roma, consorzio di ricerca nato dalla collaborazione tra ricercatori e imprese per promuovere, sostenere e valorizzare la ricerca scientifica finalizzata al trasferimento tecnologico, scientifico ed umano del territorio.

Innogest, società di venture capital a Torino specializzata in progetti digitali e healthcare.

InnovUp, con sede a Milano, associazione no profit che rappresenta e unisce la filiera dell’innovazione italiana: startup, scaleup, pmi innovative, centri di innovazione, incubatori, acceleratori, parchi scientifici e tecnologici, studi professionali, società di consulenza e corporate.

LVenture Group, azienda fondata a Roma che opera a livello nazionale e internazionale nel settore del venture capital.

Plug and Play, hub e acceleratore dell’Università Bocconi di Milano che ha l’obiettivo di far crescere le startup italiane e creare un ponte tra Italia e Silicon Valley.

Riello Investimenti Partners Sgr, società milanese di gestione del risparmio indipendente, attiva nel settore degli investimenti alternativi, nelle asset class del private equity, del private debt e del venture capital.

Roma Startup, associazione senza scopo di lucro, luogo di confronto e coordinamento tra i membri dell’ecosistema dello startupping della capitale.

TheFoodCons, fornisce advisory e servizi digitali a startup e PMU dell’agroalimentare.

Qui il comunicato stampa integrale di AgriFood-Tech Italia.

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AGGIORNAMENTI:

Il primo aprile 2023 l’associazione scrive a Start Magazine: “Blue non esiste più come entità e Barilla non è attualmente tra gli associati. Stesso dicasi per Future Food Institute e Eatable Adventures”.

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“La cosa a cui si fa riferimento non rientra minimamente nei nostri target aziendali. Nulla abbiamo a che fare con la questione in oggetto”, scrive a Start Magazine Andrea Spallarossa, responsabile Relazioni istituzionali Neoruralehub Spa.
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“Provvederemo subito ad uscire dalla associazione Agrifood Tech Italia”, scrive a Start Magazine Piero Manzoni, founder e CEO di Neoruralehub oltre che di Simbiosi, che ha in Neoruralehub l’azionista di maggioranza.
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Qui il comunicato stampa di rettifica a cura di AgriFood-Tech Italia.
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