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Non solo Vodafone. Ecco le ultime grane pallonare di Dazn

Vodafone, Tim, spezzatino e pubblicità: ecco quello che Dazn deve ancora risolvere sulle partite della serie A di calcio in tv

 

Mentre le squadre della serie A di calcio si sono prese qualche giorno in più decidere sugli orari delle partite, Dazn è costretta a scendere in campo (meglio in tribunale) contro Vodafone.

Tutti i dettagli.

COSA SUCCEDE TRA DAZN E VODAFONE

Partiamo dalle questioni con Vodafone. Dazn, società che fa capo ad Access Industries, intende risolvere il contratto che la lega a Vodafone (la app Dazn è sulla Vodafone Tv), fino ad agosto 2022.

COSA CONTESTA DAZN

La motivazione ufficiale per cui l’Ott è pronto a chiudere i rapporti con la società guidata, in Italia, da Aldo Bisio è che, secondo quanto scritto dalla stessa Dazn in una lettera del 12 marzo, Vodafone non ha atteso Dazn prima di dare il via a due campagne pubblicitarie di Vodafone Tv a febbraio.

L’ESCLUSIVA A TIM

Una scusa, secondo la società di telecomunicazioni.

La motivazione reale sarebbe l’esclusiva siglata con Tim (che finanzia in parte l’acquisto dei diritti di trasmissione della serie A). Nel caso in cui il contratto con Vodafone finisse a scadenza naturale, scrive Il Sole 24 Ore, verrebbe meno quello che l’ad Tim Luigi Gubitosi ha detto durante la conference call per la trimestrale del gruppo, ovvero che “l’accordo con è coperto da Nda, una clausola di riservatezza, ma possiamo dire che è simile a quello con Disney. Quindi siamo l’unica telco che può distribuire gli abbonamenti”.

IL RICORSO DI VODAFONE

Ed è per questo che, il 27 aprile, Vodafone, assistita dallo studio legale Dentons, ha deciso di rivolgersi al tribunale, presentando un ricorso cautelare a tutela del contratto.

IL TRIBUNALE ITALIANO PASSA LA PALLA A QUELLO INGLESE

Il 29 aprile il Tribunale italiano ha fissato un’udienza al 31 maggio, nella quale, però, si è dichiarato incompetente per “difetto di giurisdizione”. In pratica, il Tribunale ha passato la palla ad un giudice in Uk, dove Dazn ha sede (e a cui l’Ott rimette ogni problema giudiziario).

LA LEGA DELLA SERIE A E IL CALCIO SPEZZATINO

Questa non è l’unica risposta che Dazn attende.

La prossima settimana dovrebbe arrivare la decisione finale della Lega sui nuovi orari delle partite di Serie A. In occasione della riunione del 7 giugno, infatti, i club hanno prima dato il via libera allo spezzatino (10 partite in 10 orari diversi), con 13 voti a favore (hanno votato contro Genoa, Bologna, Sassuolo, Spezia, Sampdoria e Roma). La Salernitana non è stata ammessa al voto per la questione della multiproprietà di Lotito), ma la decisione è stata poi revocata.

LA PREOCCUPAZIONE DEGLI ALTRI SPORT

Un eventuale spezzatino, però, preoccupa anche altri sport.

Il presidente della Federazione italiana pallacanestro (Fip), Gianni Petrucci, ha dichiarato: “il calcio la fa da padrone, vuole occupare tutti gli spazi possibili” e che ha scritto “alla sottosegretaria allo Sport, Valentina Vezzali, che questa situazione è insostenibile per tutti gli altri sport”.

LA QUESTIONE DELLA PUBBLICITA’

Tra le questioni ancora aperte c’è anche quella sul business pubblicitario.

MF-Milano Finanza, nei giorni scorsi ha rivelato che l’Ott aveva deciso di fare un passo indietro e di gestire interamente la raccolta degli spot della Serie A, che dovrebbe portare ad introiti pari a 80-90 mln annui. Ora pare che, secondo il Sole, che la società punta verso l’affidamento della raccolta pubblicitaria per la serie A a una concessionaria esterna e non a quella interna. A giocarsela sarebbero Sky Media, Cairo e Publitalia (Mediaset).

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