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Ecco le squadre di serie A che hanno affossato lo spezzatino di Dazn

13 voti a favore e 6 contrari (Genoa, Sampdoria, Roma, Bologna, Sassuolo e Spezia) all'assemblea dei club di serie A al piano di Dazn. Ecco tutti i dettagli

 

I presidenti dei club hanno deciso di non far entrare lo «spezzatino» degli orari nel menu della Serie A. O meglio: di farlo uscire visto che sulla proposta di spalmare 10 gare in altrettanti orari senza alcuna contemporaneità sarebbe arrivato inizialmente un “sì”.

E’ quanto scrive oggi il Sole 24 Ore.

L’assemblea delle squadre di serie A – per l’esclusione della Salernitana, per la proprietà condivisa con la Lazio mentre c’erano le altre neo promosse Empoli e Venezia – si è espressa con 13 voti a favore e 6 contrari (Genoa, Sampdoria, Roma, Bologna, Sassuolo e Spezia) alla nuova distribuzione, ha scritto il quotidiano economico-finanziario.

Ieri è emerso pubblicamente che il Genoa votava no al ‘campionato spezzatino’ nella riunione di ieri dell’Assemblea della Lega di Serie A. Ad annunciarlo è stato lo stesso presidente dei grifoni, Enrico Preziosi, che che ha dichiarato ai microfoni di Radio Anch’io Sport: “Il discorso per l’accordo era preciso, modificarlo non ha alcun senso. Credo siano d’accordo alla proposta di Dazn 4-5 o forse sei club, ma ci vogliono 14 voti e sarà impossibile ottenerli. Non si può ridurre il calcio in questa maniera, a danno dei tifosi, e credo che la proposta verrà bocciata”.

Prima anche il presidente della Sampdoria ha criticato più di tutti la proposta di orari diversi per le partite. “Dazn ha proposto lo spezzatino. Loro hanno vinto per sette partite e vogliono fare tutti slot diversi. Facendo così ne fanno dieci. Io allora ho detto se vuole fare dieci orari diversi ci devono dare i soldi. Tutti facevano demagogia. Io ho detto votiamola, se paga bene altrimenti niente. Quando tutti hanno votato a favore dei dieci slot mi sono incavolato, ho gridato e ho fatto ragionare gli altri presidenti. Hanno fatto un errore di sbaglio, che vuol dire che si sono sbagliati due volte. Dunque mi son messo lì e ho detto ora voglio vedere chi vuole regalare i soldi a DAZN. Alla fine ho detto le mani non mi ubbidiscono te ne vai ad un presidente che si è avvicinato», ha detto Massimo Ferrero.

Anche in altri sport sono allarmati del piano di Dazn. Da segnalare infatti anche le dichiarazioni del presidente della Federazione italiana pallacanestro (Fip) Gianni Petrucci secondo cui «il calcio la fa da padrone, vuole occupare tutti gli spazi possibili» e che per questo ha scritto «alla sottosegretaria allo Sport, Valentina Vezzali, che questa situazione è insostenibile per tutti gli altri sport».

Intanto gli addetti ai lavori dibattono i pro e i contro dello spezzatino: “Per i sostenitori è progetto allo studio da non meno di un anno, pensato per aumentare l’audience potenziale del prodotto calcio non sovrapponendo partite che possono rubarsi pubblico. Per i detrattori, invece, si tratta di una stampella per reggere Dazn che altrimenti finirebbe per trovarsi in difficoltà nel gestire la contemporaneità di partite in streaming”, ha scritto oggi il Sole 24 Ore.

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