skip to Main Content

Radio

Perché non è vero che l’Italia è il Paese in cui si muore di più per Coronavirus

Il "senno di Po", l'audio-blog di Ruggero Po per Start Magazine, con l'approfondimento di Matteo Villa, research fellow dell'Ispi (Istituto per gli studi di politica internazionale) su letalità e mortalità per Coronavirus in Italia

Il “senno di Po”, l’audio-blog di Ruggero Po per Start Magazine, con l’approfondimento di Matteo Villa, research fellow dell’Ispi (Istituto per gli studi di politica internazionale) presieduto da Paolo Magri. Oggetto: letalità e mortalità per Coronavirus in Italia.

BREVE ESTRATTO DEL PAPER DI VILLA PER ISPI:

“Innanzitutto è importante non confondere letalità e mortalità. Quando parliamo di letalità di COVID-19 ci riferiamo a quante persone muoiano sul totale delle persone contagiate (o, meglio, positive). Se invece parliamo di mortalità di COVID-19 ci chiediamo quante persone muoiano sul totale della popolazione. Per fare un esempio, se in un paese di 100 abitanti ci sono 10 contagiati e 5 morti, il tasso di letalità sarà del 50% ma il tasso di mortalità sarà solo del 5%.

A parte ciò, spesso il problema nasce da un’altra confusione: quella tra tasso di letalità apparente (case fatality rate, CFR) e tasso di letalità plausibile (infection fatality rate, IFR). Nel corso di un’epidemia, l’unico modo che abbiamo per capire chi sia contagiato è sottoporre una persona a un test, ed è naturale che non si testi l’intera popolazione di persone contagiate. Vi sono almeno due ragioni per cui ciò non avviene. Innanzitutto, può esistere una quota di popolazione asintomatica o paucisintomatica: in questo caso essa non chiede di sottoporsi a test perché non si accorge di essere malata o non ipotizza di aver contratto proprio COVID-19. In secondo luogo, in momenti di espansione dell’epidemia il numero di casi cresce in maniera talmente rapida che può risultare impossibile sottoporre a tampone persino il sottoinsieme di persone sintomatiche e che vorrebbero fare il test: si procede dunque per gravità, limitando i test ai casi via via più critici”.

+++

MORTI PER CORONAVIRUS, CHE COSA SUCCEDE DAVVERO IN GERMANIA? L’APPROFONDIMENTO DI START MAGAZINE

+++

TUTTI I POST DEL BLOG DI RUGGERO PO

Back To Top