skip to Main Content

Cassa Depositi E Prestiti

Cassa depositi e prestiti, ecco chi ha vinto e chi ha perso nella partita delle nomine

Fatti, nomi, indiscrezioni, commenti e scenari sulle nomine ai vertici della Cassa depositi e prestiti (sarà Fabrizio Palermo l’amministratore delegato di Cdp) Sarà Fabrizio Palermo il prossimo amministratore delegato di Cdp. E’ questo l’accordo frutto della riunione decisiva sui vertici della Cassa depositi e prestiti tenuta oggi fra il premier Giuseppe Conte, il vicepremier Luigi…

Sarà Fabrizio Palermo il prossimo amministratore delegato di Cdp.

E’ questo l’accordo frutto della riunione decisiva sui vertici della Cassa depositi e prestiti tenuta oggi fra il premier Giuseppe Conte, il vicepremier Luigi Di Maio (M5S), il ministro dell’Economia, Giovanni Tria, e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Giancarlo Giorgetti (Lega).

E’ prevalso dunque l’orientamento dei Pentastellati che da tempo avevano indicato in Palermo, attuale direttore finanziario della Cassa, l’uomo giusto per guidare la Cdp al posto di Fabio Gallia (qui il pezzo-profilo su chi è Palermo).

Il ministro dell’Economia, invece, aveva indicato Dario Scannapieco, attuale vicepresidente della Banca europea degli investimenti (Bei), apprezzato anche dalle fondazioni bancarie, in passato con Mario Draghi dg del Tesoro.

Apprezzamento anche da parte di Salvini per Palermo: “Come città molto, come amministratore delegato anche”: così il ministro dell’Interno Matteo Salvini, segretario della Lega e vicepremier, con una battuta ha risposto a chi gli ha chiesto se gli piaccia Fabrizio Palermo come amministratore delegato della Cdp, a margine del Consiglio federale della Lega.

Palermo dunque avrà il compito di realizzare la missione della Cassa così come invocata di recente dai vertici dei Pentastellati prendendo come riferimento la banca pubblica francese Bpi France (qui l’approfondimento di Start Magazine). Non solo: in casa M5S, il sottosegretario al Mise, Stefano Buffagni, ha auspicato una presenza più capillare sul territorio, e dunque più vicina alle piccole e medie imprese, da parte di Sace, controllata d Cdp.

Inoltre Palermo, facendo già parte del comitato italo-francese che ha gestito la partita Fincantieri-Stx, seguirà anche questa partita industriale fondamentale per l’Italia, non solo in chiave civile ma militare per il ruolo di Leonardo (ex Finmeccanica) tutto da definire e concordare con i francesi.

Al momento, secondo le maggiori agenzie di informazione, il ministro del Tesoro Giovanni Tria “porta all’incasso la nomina di Rivera, oggi direttore Affari legali e Finanza del Tesoro, rispetto alla candidatura di Antonio Guglielmi (Mediobanca), sostenuta soprattutto dal M5s”, ha scritto Reuters: “Una scelta, quella di Rivera, che prefigura una forte continuità con quelle che è stata la conduzione di Via XX Settembre negli scorsi anni”.

Resta da vedere se e come si potrà ampliare l’attività della Cassa: basti pensare alle intenzioni del governo, espresse per bocca del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Danilo Toninelli (M5S), su Alitalia. Un’azienda in perdita, dunque la Cdp non potrebbe entrare nel capitale secondo le regole attuali.

Tra l’altro la Commissione Ue in questi anni ha mandato precisi segnali all’Italia in tema di aiuti di Stato. Eurostat, poi, ha già fatto sapere a fine 2017 che la Cdp ha limitatissimi spazi di manovra nell’ampliamento del proprio patrimonio se non vuole essere nuovamente considerata all’interno del perimetro pubblico con grande impatto sui disastrati conti pubblici italiani.

Inoltre gli addetti ai lavori si aspettano – anche nell’ambito di un’operazione di riduzione del debito pubblico italiano – l’attuazione del progetto Capricorn, corretto per non diluire le fondazioni bancarie timorose di perdere peso e potere in Cdp, che prevede lo spostamento delle quote delle grandi spa pubbliche (come Enel, Poste, Leonardo) sotto il controllo della Cassa.

Infine, resta da vedere ora, in vista della presentazione ufficiale della lista per il cda di Cdp all’assemblea della Cassa in programma il 24 luglio, se saranno confermate o meno le indiscrezioni che negli scorsi giorni parlavano di un accordo informale tra i partiti della maggioranza con il ministero dell’Economia per non inserire nel consiglio di amministrazione del gruppo controllato all’80% dal Mef funzionari e dirigenti del Tesoro.

(articolo aggiornato alle ore 17,50)

Back To Top