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Carige

Carige, ecco l’offerta furbetta di Bper (sussurrata da Unipol)

Fatti, numeri e commenti sull'offerta non vincolante di Bper al Fondo interbancario di tutela depositi (Fitd) per l'acquisizione dell'88,3% di Carige

 

Prima il socio ora di maggioranza di Carige, il Fondo interbancario, sganci un altro miliardo di euro per ricapitalizzare e rimettere in sesto i conti disastrati di Carige e poi noi – Bper – possiamo tranquillamente comprarci la banca ligure.

E’ questa la sostanza della mossa annunciata ieri sera da Bper (Banca Popolare dell’Emilia Romagna) su Banca Carige.

Ecco tutti i dettagli sull’offerta vincolante di Bper cui guarda con favore l’azionista Unipol (che pensa a espandere così la sua influenza assicurativa negli sportelli).

CHE COSA HA DECISO BOER SU BANCA CARIGE

Il consiglio di amministrazioni di Bper ha deliberato la presentazione di un’offerta non vincolante al Fondo interbancario di tutela depositi (Fitd) per l’acquisizione di una quota dell’88,3% di Carige di cui l’8,3% detenuto da Cassa Centrale Banca.

L’OFFERTA DI BPER SU CARIGE

L’offerta prevede un versamento in conto capitale da parte di Fitd (costituito da tutte le banche operanti in Italia) di un importo di un miliardo di euro in Carige.

COSA CHIEDE BPER A FITD SU CARIGE

Il versamento, secondo Bper, sarà funzionale a dotare la banca delle risorse necessarie alla copertura degli oneri di integrazione in Bper, delle azioni di derisking sull’intero portafoglio crediti, mantenendo livelli di dotazione patrimoniale non inferiori a quelli attuali di Bper, e degli oneri potenzialmente derivanti dalla risoluzione anticipata di alcuni accordi commerciali e operativi.

I PREZZI

L’operazione prevede al closing l’acquisizione da parte di Bper di una partecipazione dell’88,3% in Carige a fronte del pagamento di un corrispettivo di un euro per l’intera quota e il subentro al nominale da parte di Bper in tutti i finanziamenti e prestiti erogati dal Fitd e da Ccb in favore di Carige.

LE TAPPE DI BPER PER CARIGE

Dopo il closing è poi previsto il lancio da parte di Bper di un’offerta pubblica di acquisto obbligatoria sul restante capitale sociale della società, per un corrispettivo di 0,80 euro per azione, comprensivo di un premio del 29% rispetto al prezzo di chiusura del titolo Carige di ieri.

LA TEMPISTICA DELL’OFFERTA DI BPER SU CARIGE

L’offerta decadrà se il Fitd non concederà a Bper entro il prossimo 20 dicembre un periodo di esclusiva e se le parti non sottoscriveranno entro il prossimo 31 dicembre un memorandum of understanding vincolante. L’accordo, inoltre, prevedrà l’obbligo di sottoscrivere un contratto definitivo di acquisizione entro il 31 gennaio 2022. Fra gli obiettivi dell’integrazione ci sono l’aumento della base di clientela del 20%, superando così, con gli oltre 800 mila clienti di Carige, i 5 milioni di clienti e l’aumento del portafoglio crediti e del totale attivo, che arriverà a 150 miliardi, il quarto per dimensione in Italia.

GLI EFFETTI DI CARIGE PER BPER SECONDO IL SOLE 24 ORE

Se la proposta andrà a buon fine, per Bper, “che sta digerendo l’acquisizione del ramo d’azienda ex Ubi acquisito da Intesa Sanpaolo a valle dell’Opa, si tratterebbe di un nuovo ulteriore balzo in avanti nello scacchiere del credito nazionale. Con questo colpo la banca modenese aumenterebbe la base di clientela del 20%, superando così, con gli oltre 800 mila clienti Carige, i 5 milioni di clienti. A crescere sarebbero anche gli attivi, che supererebbero i 150 miliardi: Bper si affermerebbe così il quarto per dimensione in Italia. Le due banche hanno peraltro scarsissime sovrapposizioni: 17 gli sportelli di Bper in Liguria, a fronte dei 384 di Carige”, ha scritto il Sole 24 Ore.

LE CONDIZIONI DI BPER PER CARIGE E FITD

Bper ha posto alcune condizioni stringenti affinchè l’offerta diventi vincolante. Anzitutto in termini di road map. Entro lunedì 20 dicembre, il Fitd dovrà infatti concedere un periodo di esclusiva mentre entro il prossimo 31 dicembre dovrà essere firmato il memorandum of understanding vincolante. L’accordo vincolante includerà l’obbligo a sottoscrivere un contratto definitivo entro il 31 gennaio. Ma oltre ai termini temporali, Bper ha fissato alcuni paletti finanziari. L’operazione dovrà essere neutrale rispetto all’attuale posizione patrimoniale di Modena, dovrà prevedere il miglioramento dell’asset quality del nuovo gruppo post-aggregazione e favorire il processo di derisking. E in ultimo il deal dovrà contemplare un «significativo accrescimento» della redditività di Bper in termini di utile per azione già a partire dal 2023.

LA TEMPISTICA DELL’OFFERTA SECONDO REPUBBLICA

Ha scritto Repubblica: “L’offerta pone infatti vincoli temporali molto stretti e chiede al Fondo di pronunciarsi sulla stessa entro il 20 dicembre. L’offerta è destinata a cadere se Fitd non concederà entro il 20 «un periodo di esclusiva» a Bper a cui dovrà seguire la firma di un “memorandum of understanding” entro il 31 dicembre. E a sua volta il memorandum vincolerà le parti a sottoscrivere un contratto definitivo di acquisizione entro il 31 gennaio 2022. Insomma, tutto dovrà essere chiuso in un mese e mezzo, un arco di tempo davvero stretto”.

CHE COSA SCRIVE IL CORRIERE DELLA SERA SU BPER E CARIGE

“Bper vuole la banca pulita, per non intaccare il proprio patrimonio. La mossa potrebbe anche beneficiare dei crediti fiscali (Dta) in scadenza a fine anno ma che la manovra 2022 prevede di prorogare a giugno – ha scritto il Corriere della Sera – L’offerta dell’istituto guidato da Piero Montani è sostenuta dal ceo di Unipol Carlo Cimbri, interessato a espandere il perimetro della vendita di polizze”.

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